Nella lunga lista di film d’animazione che mi ero segnato c’era anche Nat e il segreto di Eleonora, un film del 2009 che aveva due caratteristiche evidenti: la prima era il target piuttosto infantile, e la seconda l’essere una produzione francese, elemento per me di gran valore, giacché la scuola francese di animazione ha prodotto film come I figli della pioggia, Azur e Asmar, La bottega dei suicidi, Le avventure di Zarafa, giraffa giramondo, Mune - Il guardiano della Luna, etc).
Anche se ad esser più precisi Nat e il segreto di Eleonora è una coproduzione franco-italiana, e al contrario l’Italia nel campo dell’animazione è a dir poco arretrata, anche per la vecchia tendenza nostrana di considerarla chissà per quale motivo, un genere per bambini.
In effetti, Nat e il segreto di Eleonora soffre proprio in tale elemento: è decisamente un prodotto per l’infanzia, che potrà piacere moltissimo ai bambini, per via delle immagini semplici e fumettose, per il tono ugualmente semplice e infantile, per la storia altrettanto semplice e lineare, ma che rischia di annoiare gli adulti.
Come prima cosa, comunque, vediamo in grande sintesi la trama del film, diretto nel 2009 da Dominique Monféry: Nat è un bambino che ha qualche difficoltà nella lettura, e che era al contrario abituato a sentir raccontare le storie dalla zia Eleonora, proprietaria di un’enorme biblioteca, con tutti i classici: da Alice nel paese delle meraviglie a Peter Pan, da Pinocchio a Cappuccetto rosso.
Un dì però la zia Eleonora muore, e lascia in eredità ai genitori di Nat la sua casa al mare, a Nat tutti i suoi libri, e alla sorella di Nat, Angelica, una bambola rossa.
Questi sono essenzialmente i personaggi della storia, cui si uniscono l’infido Ramazzatutto, che vorrebbe appropriarsi dei libri di Eleonora… e tutti i personaggi di fantasia suddetti, che rischiano di sparire se Ramazzatutto avrà successo nel suo intento, con Nat che cercherà dunque di sistemare le cose.
Parlando di Nat e il segreto di Eleonora è obbligatorio citare un altro film, per quanto a prima vista sembrerà strano: Ritorno al futuro. Difatti, il suddetto film d’animazione ne copia pari pari l’elemento-sfida centrale: qualcuno sparirà se entro un certo momento non viene compiuta un’azione. Cambiano ovviamente i personaggi e l’azione da compiere, ma il meccanismo è quello pari pari, e anzi mi meraviglia che sia stato proposto in modo così simile, assai vicino al plagio… o quantomeno alla pochissima originalità.
Ma ciò che non ho gradito troppo del film non è stato tanto questo elemento di copiatura, quanto il fatto, molto semplice, che il film è assai infantile, il che è cosa ben diversa dall’essere rivolto a un pubblico giovanile.
Anzi, Lewis, l’autore delle Cronache di Narnia, diceva che un buon libro per bambini è adatto anche agli adulti… è ovviamente è così, giacché esso conterrà qualità e insegnamenti, utili anche ai grandi.
Viceversa, libri e film per bambini, semplicemente perché sempliciotti e infantili, sono tutto un altro discorso, e di discostano molto da questo principio di “qualità universale”.
Ecco, Nat e il segreto di Eleonora si allontana da questo principio, essendo un’opera di intrattenimento per piccoli e nulla più. Ben fatta, intendiamoci, con bei disegni, ben colorata e animata, e con un pizzico di fantasia, ma nulla più, da cui la mia valutazione mediocre.
Fosco Del Nero
Titolo: Nat e il segreto di Eleonora (Kérity, la maison des contes).
Genere: animazione, fantasy, commedia.
Regista: Dominique Monféry.
Anno: 2009.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.
Genere: animazione, fantasy, commedia.
Regista: Dominique Monféry.
Anno: 2009.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.