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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 14 agosto 2019

The signal - Will Eubank

Avevo trovato The signal in una lista online di film di fantascienza di valore, insieme ad altri che conoscevo e che valutato ottimi… ragion per cui mi son fidato dell’indicazione e mi sono visto il suddetto film.

Il quale, per la cronaca, è un film indipendente a basso costo, cosa che si nota in alcuni dettagli, per quanto il tutto sia molto ben mascherato.

Ecco la trama sommaria di The signal, diretto nel 2014 da tale Will Eubank, regista mai sentito: Nic, Jonah e Haley sono  tre studenti del MIT che effettuano un viaggio per accompagnare Haley in California, prospettiva che causa tensioni nella relazione sentimentale tra lei e Nic, costretti così a stare lontani per un anno, senza contare che il ragazzo si sente per lei un ostacolo per via della sua distrofia muscolare.
Tutto ciò smetterà di avere importanza quando i tre decideranno di fermarsi nel bel mezzo del deserto del Nevada, dove hanno rintracciato un hacker, tale Nomad, con cui da tempo si scambiano dispetti e sfide informatiche. Arriveranno nel punto di trasmissione del segnale nel bel mezzo della notte, ma vi troveranno solo una catapecchia abbandonata.
Quello che succede dopo è misterioso, e avvia una catena di misteri: la ragazza, rimasta in macchina, urla, i due corrono fuori e la vedono come ascendere in cielo, rapita da una qualche forza; poi svengono, e si ritrovano, ognuno per conto proprio, all’interno di una struttura militare-ospedaliera in chiaro stato di segretezza, prigionia e sperimentazione… tutte e tre cose poco incoraggianti.
La telecamera segue Nic, a cui il dottor Wallace Damon parla di un’entità extraterrestre (Nevada, Area 51), di un contagio avvenuto, del rischio di tornare in superficie e via discorrendo, rimanendo tuttavia sempre elusivo e poco chiaro.

Valutare The signal non è semplice: da un lato il film è di buona fattura, ed è ben eseguito, anche con soluzioni tecniche interessanti. Inoltre è ben recitato, ha una buona fotografia e un livello di tensione costante.
Dall’altro lato, però, si sente che si tratta di una produzione non troppo importante, si vede il cast ridottissimo (c’è Laurence Fishburne, il Morppheus di Matrix, tre ragazzini e poi basta), si assiste a continue domande senza spiegazioni, e anche nel finale vien spiegato poco. Insomma, tutta la tensione del film, tutte le domande e gli interrogativi, vengono quasi interamente frustrati, meccanismo psicologico che da spettatore non amo affatto, e che mi sa ogni santa volta di idee confuse mal dirette e tenute nella nebbia in modo da mascherare la pochezza di sostanza.

Peccato, perché c’erano le premesse per fare di meglio, a mio avviso.
In tal senso, nella valutazione preferisco sottolineare il “fattore nebbia”, caratteristico sempre di idee confuse, che non il fattore tecnico di buon livello.

Fosco Del Nero



Titolo: The signal (The signal).
Genere: fantascienza, thriller, psicologico.
Regista: Will Eubank.
Attori: Laurence Fishburne, Olivia Cooke, Beau Knapp, Sarah Clarke, Lin Shaye, Robert Longstreet, Brenton Thwaites, Jeffrey Grover.
Anno: 2014.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


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