Con Breakfast club credo di avere terminato gli amarcord anni “80 che avevo trovato in qualche classifica online e che mi ero segnato.
Se il film mi era del tutto ignoto (strano per un film considerato un film di culto dell’epoca), il regista John Hughes non lo era affatto: si tratta infatti di colui che ha diretto Io e zio Buck, un classico degli anni “80 cui sono molto affezionato, e di cui ho recensito anche Un biglietto in due, decisamente meno riuscito.
Anche alcuni degli attori protagonisti non mi erano sconosciuti: infatti, ben tre di loro, infatti, Emilio Estevez, Judd Nelson ed Ally Sheedy, li avevo appena visti in St. Elmo's fire, altro cult di quegli anni, e l’ultima dei tre l’avevo vista anche in Wargames - Giochi di guerra.
A tal proposito, ne approfitto per evidenziare come Judd Nelson risulti molto più credibile in questo personaggio che non in quello interpretato in St. Elmo's fire.
Ma andiamo alla trama sommaria di Breakfast club: siamo a Chicago nel 1984, in un giorno in cui cinque studenti, Andy, Brian, John, Allison e Claire, vengono costretti per punizione a passare l’intera giornata chiusi nella biblioteca della scuola, sorvegliati, seppur non troppo bene, da un professore. Come compito, hanno da scrivere un tema intitolato “Chi sono io” (bel titolo per un tema).
Di estrazione e carattere molte diversi l’uno dall’altro, i cinque dapprima si scontreranno, soprattutto Ande e John, ma poi si apriranno gradualmente, riconoscendo le reciproche difficoltà di vita, finendo per diventare veri e propri amici… e anche qualcosa di più.
La sceneggiatura di Breakfast club è molto semplice, e anzi più che un film sembra quasi di assistere a una pièce teatrale, tanta poca è l’azione e con un’ambientazione quasi monotematica.
In questo contesto, va da sé che i dialoghi e i rapporti tra i personaggi assurgono a valore primario, e in questo senso il film se la cava, pur pagando dazio un po’ agli anni “80, un po’ al contesto giovanile e un po’ a certe forzature e ingenuità.
Nel complesso però i personaggi son ben caratterizzati (soprattutto quello di Ally Sheedy), molti dialoghi sono accattivanti, per quanto come detto a tratti ingenui o forzati, e nel complesso Breakfast club risulta essere un film adolescenziale ben fatto, descrivente sogni e paure dei ragazzini di allora.
Non a caso il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti, sorte toccata solo ai film che in qualche modo hanno caratterizzato il loro tempo, ed è indicato come il più alto del cinema adolescenziale statunitense degli anni “80.
Di mio, son contento di averlo visto, ma non credo lo rivedrò più.
Chiudo con una frase estratta dal film:
”Dovresti perdere più tempo a cercare di migliorare te stesso e meno a cercare di far bella figura con gli altri”.
Fosco Del Nero
Breakfast club - John Hughes (film commedia)
Titolo: Breakfast club (The breakfast club).
Genere: drammatico, commedia.
Regista: John Hughes.
Attori: Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald, Ally Sheedy, Paul Gleason, John Kapelos, Perry Crawford, Mary Christian, Ron Dean.
Anno: 1985.
Voto: 6.5.
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