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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 11 luglio 2023

A te che conosci l’azzurro del cielo - Tatsuyuki Nagai

Non mi ricordo per quale motivo mi fossi segnato A te che conosci l’azzurro del cielo, film d’animazione giapponese del 2019, quindi molto recente.
Forse, banalmente, lo avevo visto da qualche parte online, o consigliato o semplicemente descritto.

Sta di fatto che me lo son visto e che questa è la susseguente recensione.

Partiamo dalla trama, che parte come assai tipica, per poi evolvere in fantastica: siamo a Chichibu, un piccolo paese della prefettura di Saitama, da cui i giovani tendenzialmente vogliono andarsene perché non c’è granché.
Il film parte con una scena di parecchi anni prima, quando la giovane Akane inizia a prendersi cura della sorellina Aoi dopo la morte dei genitori in un incidente stradale… e con ciò rinuncia ad andare a Tokyo col fidanzato di allora Shinnosuke, il quale ci va da solo inseguendo il sogno di diventare un musicista professionista.
La storia riprende tredici anni più tardi, quando Aoi è una ragazza, Akane lavora nel municipio del paese e Shinno ritorna dopo una lunga assenza e un lungo silenzio… e ritorna in due forme differenti!

Una è lo Shinno più che trentenne che effettivamente è diventato un chitarrista di buona fama; l’altra è lo Shinno adolescente, cresciuto di nemmeno un giorno, che compare all’improvviso in un capanno fuori mano, dal quale peraltro non può uscire, come fosse una sorta di spirito relegato in quel posto.

Doppia complicazione: lo Shinno grande è ancora attratto da Akane, mentre lo Shinno piccolo inizia ad affezionarsi ad Aoi.

Lo dico in modo diretto: nonostante la buona realizzazione tecnica (disegni animati, fondali, colonna sonora, voci), A te che conosci l’azzurro del cielo è un prodotto puramente adolescenziale, nel senso che è piuttosto immaturo e che non propone bellezza, se non la bellezza visiva delle animazioni. 
Personaggi e dialoghi sono stereotipati e forzati, e nell’opera non c’è l’ispirazione delle grandi opere animate giapponesi.

A dirla tutta, il film mi ha discretamente annoiato per gli oltre 100 minuti di durata… il che non è certamente il massimo.

Non per niente, non avevo mai visto nulla di Tatsuyuki Nagai, regista per me esordiente e che terrò presente… ma in negativo.

Fosco Del Nero



Titolo: A te che conosci l’azzurro del cielo (Sora no aosa o shiru hito yo).
Genere: anime, fantastico, sentimentale.
Regista: Tatsuyuki Nagai.
Anno: 2019.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.




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