Frequencies mi era stato segnalato come film interessante a livello di contenuti evolutivo-spirituali, un papabile per la mia lista ad hoc (Film che aprono la mente… o il cuore), tuttavia, pur essendo interessante come contenuti, non si è rivelato adatto in tal senso.
Andiamo come prima cosa a tratteggiare la trama di Frequencies: in una realtà ipotetico-alternativa, ogni persona, sin dall’infanzia, è testata affinché si conosca con precisione la sua vibrazione, una frequenza specifica che la rende tendenzialmente fortunata o sfortunata… al di là di intelligenza, talenti, cultura o altro ancora.
Quando si mettono vicini due persone assai distanti come vibrazioni, una dalla frequenza altissima e l’altra dalla frequenza molto bassa, accadono problemi, proprio come se la natura si ribellasse a quella forzatura e si mettesse in moto allo scopo di risolvere quel “conflitto” (solitamente generando guai per gli individui a vibrazione bassa): è questo il caso di Marie e Zak, due bambini di un collegio opportunamente testati… e allontanati, come è tutto tendenzialmente indirizzato secondo la frequenza di fondo.
Tuttavia Zak, il quale prova un forte interesse per la sua compagna di scuola, nonostante non possa rimanere in sua presenza per più di un secondo prima che accadano problemi di vario tipo, non si dà per vinto e cerca a lungo un sistema per sconfiggere quello che sembra un ingiusto destino.
In effetti, l’intero film ruota sul concetto di destino-predeterminazione, anche se lo fa in modo mentale e coscienzialmente infantile, e non secondo l’ottica del progresso spirituale tipica delle tradizioni evolutive.
In tal senso, Frequencies non si dimostra un prodotto valido dal punto di vista “didattico”.
Lo è però dal punto di vista cinematografico: è originale, interessante e registicamente accattivante.
La spiegazione teorica che adduce per spiegare il fenomeno delle frequenze e il loro potere (persino manipolatorio-impositivo, con tanto di governi a lavorarci sopra, da secoli) è molto semplicistica, nonché poco convincente, ma non importa: l’aspetto più importante del film è quello umano-relazionale-sentimentale, non quello cognitivo-evolutivo-spirituale.
Fosco Del Nero
Titolo: Frequencies (OXV - The manual).
Genere: fantascienza, sentimentale.
Regista: Darren Paul Fisher.
Attori: Daniel Fraser, Eleanor Wyld, Owen Pugh, Dylan Llewellyn, Georgina Minter-Brown, Tom England, Charlie Rixon, Lily Laight, Ethan Turton, David Broughton-Davies.
Anno: 2013.
Voto: 7.
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