The Truman Show è un film ormai storico.
Sia nel senso che si è guadagnato di diritto un posto tra i film più importanti e originali di sempre, sia nel senso che sono ormai passati dieci anni dalla sua uscita.
Per quei pochi che non sapessero cosa sia The Truman Show, sintetizzo in breve le premesse della storia: Truman Burbank è un giovane uomo che vive a Seahaven, un piccolo porto di mare.
Fin qui, tutto normale. Ma qual è l'inghippo?
Eccolo: Truman è nato in diretta televisiva e vive in un mondo del tutto artificiale, costruito esclusivamente per lui e per lo show che va in onda ventiquattro ore su ventiquattro.
Dunque le sue amicizie sono finte, il suo lavoro è finto, il suo matrimonio è finto.
Posto che egli vive in un mondo artificioso, era praticamente scontato che prima o poi qualche indizio della realtà sarebbe venuto fuori. Anzi, viene da chiedersi come mai il baldo giovane non abbia avuto dei sospetti in precedenza.
Ad ogni modo, tra apparecchi elettrici che cadono per strada, frequenze radio disturbate che descrivono i suoi spostamenti, genitori morti che riappaiono, ascensori finti, traffico che si materializza, strani incidenti nucleari e cosette simili, a Truman alla fine qualche dubbio viene, tanto che decide di andarsene via (e questo a dispetto della fobia dell'acqua e degli spostamenti che i creatori dello show si erano affettuosamente premurati di provocargli in tenera età).
Sta di fatto che alla fine se ne va davvero, scoprendo la finzione in cui era vissuto sino ad allora.
Così, lo show finisce e Truman acquista la libertà che non aveva mai avuto.
The Truman show è un prodotto assai originale e innovativo, specialmente per l'epoca in cui è stato prodotto: un mix tra il reality show e la soap opera, e questo prima che i reality divenissero popolari e di uso quotidiano.
In perenne sospensione tra la commedia e il genere drammatico, il film tiene lo spettatore anch'esso a metà tra il divertimento e la tristezza, il primo dovuto soprattutto alla verve di Jim Carrey e il secondo generato dalla riflessione sul destino del protagonista.
A proposito di divertimento, riporto la scritta di un poster appeso in un'agenzia di viaggi di Seaheven: "It could happen to you!" ("Potrebbe accadere a te!"), con sullo sfondo un aereo colpito da un fulmine. Un ben strano manifesto per un'agenzia di viaggi, uno dei tanti mezzi con cui il protagonista della storia veniva manipolato, generandogli fobie, paure, sensi di colpa... non troppo diversamente da come fa la comunicazione di massa odierna, per quanto in modo meno mirato che non in questo film, il quale comunque è un'eccellente metafora dello stato di prigionia-inconsapevolezza-addormentamento dell'uomo moderno.
E infatti il protagonista a un certo punto si chiede: "Chi sei tu? E io chi sono?".
E infatti il protagonista a un certo punto si chiede: "Chi sei tu? E io chi sono?".
Il film termina con lo show che si interrompe forzatamente, a causa della fuga di Truman, e con due dei suoi tipici spettatori (simbolo perfetto dell'uomo assopito e distratto) che si domandano subito: "Che danno adesso? Dov'è la guida tv?".
Leggiamo infine alcun altre citazioni tratte dal film, le quali anch'esse mostrano un Truman come simbolo di ogni uomo, il quale nasce addormentato ed a cui spetta il percorso di scoperta e risveglio. Di più: di fuga dalla propria prigione dorata.
"Tu hai mai la sensazione che la tua vita vada verso una precisa direzione?"
"Non esiste niente."
Leggiamo infine alcun altre citazioni tratte dal film, le quali anch'esse mostrano un Truman come simbolo di ogni uomo, il quale nasce addormentato ed a cui spetta il percorso di scoperta e risveglio. Di più: di fuga dalla propria prigione dorata.
"Tu hai mai la sensazione che la tua vita vada verso una precisa direzione?"
"Non esiste niente."
"Per quale motivo Truman non è mai riuscito a scoprire la vera natura del mondo in cui ha vissuto finora?"
"Noi accettiamo la realtà del mondo così come si presenta."
"Potrebbe andarsene quando vuole, se fosse qualcosa di più di una vaga aspirazione. Se fosse assolutamente determinato a scoprire la verità, noi non potremmo fermarlo. Truman preferisce la sua cella."
"Io chi sono?"
"Non c'era niente di vero."
Una curiosità finale: il film ha molti elementi in comune con il romanzo di Philip Dick Tempo fuori di sesto: ciò spiega parecchio del suo sottofondo di tipo coscienziale.
Fosco Del Nero
Titolo: The Truman Show (The Truman Show).
Genere: commedia, drammatico, surreale.
Regista: Peter Weir.
Anno: 1998.
Attori: Jim Carrey, Laura Linney, Noah Emmerich, Ed Harris, Paul Giamatti, Natascha McElhone.
Voto: 8.
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