Il film che recensisco oggi è decisamente particolare (ma ormai suppongo che i miei lettori si saranno abituati a recensioni di film un po’ particolari): parlo de Il pianeta verde.
Intanto, comincio col dire che si tratta di un film francese del 1996, diretto da Coline Serreau e di genere surreale-fantastico.
Non è certamente il primo film francese che compare su Cinema e film, e anzi ci sono già passati i vari La cena dei cretini, Una top model nel mio letto, Il favoloso mondo di Amelie, Lezioni di felicità, etc.
In particolare, ho visto Il pianeta verde dietro suggerimento di un’amica… e il suggerimento si è rivelato azzeccato, posto che si tratta di un film al contempo profondo e divertente (la gestualità tipica del cinema francese, dal mio punto di vista, lo rende ancora più divertente).
Ecco in breve la sua trama: Mila è una giovane vedova che vive con i suoi cinque figli sul Pianeta verde, una sorta di oasi ecologica i cui abitanti vivono in pieno accordo con la natura e hanno raggiunto un livello di sviluppo mentale e spirituale notevole. Tra le altre cose, essi possono comunicare telepaticamente, con il semplice ausilio dell’acqua (utilizzata evidentemente come conduttore).
Una volta all’anno, e questa è la scena iniziale, la comunità si riunisce per fare il punto della situazione e per mandare i suoi inviati nei vari pianeti al fine di monitorarne lo sviluppo sociale e di effettuare scambi di conoscenze.
Sulla Terra, sfortunatamente, non ci vuole andare nessuno, data la fama negativa del posto: violento, sporco, invivibile, con la civiltà terrestre pesantemente in ritardo rispetto a quelle più evolute, tanto che non è insolito che i popoli finiscano per prendersela con quelli che vengono mandati per aiutarli (viene citato anche Gesù).
Alla fine, Mila si offre volontaria, e nella Parigi di oggi sarà protagonista di numerose scene divertenti, spesso giocate sull’ambiguità di ciò che per noi è realtà, mentre per Mila è un’assurdità incomprensibile.
Occorre dire che spesso le osservazioni della donna sono ineccepibili e in ciò il film si rivela estremamente didattico. Tra i vari elementi presi in esame, la follia dell'inquinamento urbano, la follia dell'alimentazione carnea, la follia del sistema sociale basato sulla ricchezza monetaria... nonché tante piccole scene che si rivelano piuttosto impattanti dati il loro semplice dire la verità (la scena del rossetto, per esempio) o interessanti dal punto di vista energetico-spirituale (per esempio, il fatto che le coscienze più evolute, interagendo con quelle più grossolane, ne influenzino lo stato coscienziale... per quanto nel film la questione sia esagerata a scopo umoristico).
Sostanzialmente, dunque, lo spunto del film è di tipo social-comportamentale, quasi spirituale (specialmente l’incipit del film tradisce tale vocazione), mentre la storia poi si evolve in una commedia godibile e spigliata.
In conclusione, Il pianeta verde è un ottimo film, che può essere visto sia come ironico atto di accusa alla società odierna, sia come divertente (molto divertente) intrattenimento cinematografico.
Buona visione.
Aggiungo, in conclusione, alcune frasi tratte dal film.
"Se parli con qualcuno, automaticamente questo mette in moto il suo livello di coscienza."
"Non è possibile... che cos'è, un'esposizione di cadaveri?
Ne taglia un pezzo e lo dà a una signora."
"Dopo l'era industriale, da noi ci sono stati i grandi processi.
Chi fabbricava prodotti nocivi per la salute degli umani, degli animali e delle piante è stato accusato di genocidio e crimini contro il pianeta. Le industrie agroalimentari e chimiche, i fabbricanti di armi, tabacco e alcol. Le industrie farmaceutiche e nucleari, i costruttori di automobili, gli architetti, medici e politici che si erano arricchiti lasciando fare."
"È stata la guerra civile... e poi il boicottaggio."
"Boicottaggio?"
"Tutto quello che era stato nocivo per la salute non si comprava più, o si buttava. Fu l'arma vincente: senza vendite, niente potere. L'esercito e la polizia erano impotenti."
Fosco Del Nero
Titolo: Il pianeta verde (La belle verte).
Genere: commedia, fantastico, surreale.
Regista: Coline Serreau.
Attori: Vincent Lindon, Coline Serreau, Philippine Leroy-Beaulieu, Marion Cotillard, James Thierree, Samuel Tasinaje, Catherine Samie, Claire Keim.
Anno: 1996.
Voto: 8.
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