Tempo fa avevo recensito un film di Michel Ocelot, ossia Kirikù e la strega Karabà, delizioso film di animazione diretto nel 1998 da e vincitore di diversi premi internazionali…
… nonostante diverse difficoltà distributive a causa del tentativo di censura che ha subito a causa della mise perfettamente realistica dei personaggi femminili della storia, tutti a seno nudo come si conviene a delle donne di tribù africane.
Quest'oggi bissiamo con il suo seguito: Kirikù e gli animali selvaggi.
Kirikù è un bambino speciale: piccolissimo, è tuttavia dotato di grande rapidità, nonché di un’intelligenza di diverse spanne al di sopra di qualunque altro abitante del villaggio.
Tale sua diversità (fisica e mentale), peraltro, gli provoca qualche derisione, che tuttavia egli supera di slancio a furia di prodezze, spesso fondamentali per la sopravvivenza stessa del villaggio.
Alla fine del primo film, avevamo lasciato Kirikù mano per mano con l’ex strega Karabà, e improvvisamente cresciuto fino ad altezze normali.
Giocoforza, un eventuale secondo film su Kirikù avrebbe dovuto tornare indietro nel tempo, pena la perdita del vero Kirikù, ossia il bambino-nanetto.
Kirikù e gli animali selvaggi, dunque, si situa, temporalmente parlando, durante la storia del primo film, di fatto raccontando vicende marginali rispetto alla prima storia, col piccolo Kirikù stavolta alle prese non tanto con la strega, quanto con diversi animali che turbano la pace sua o del villaggio.
Abbiamo così a che fare con una iena, con un bufalo, con una giraffa… oltre che ovviamente con la solita strega Karabà e i suoi feticci.
Pure Kirikù e gli animali selvaggi, come il suo predecessore Kirikù e la strega Karabà, si dimostra fresco e gradevole, anche se alcuni fattori lo penalizzano rispetto all’ottimo predecessore:
- come quasi tutti i “numeri due”, è meno originale,
- ha un’ottica “micro”, laddove invece Kirikù e la strega Karabà raccontava una trama quasi epica, col confronto diretto tra Karabà e il villaggio… qua invece siamo di fronte a piccole sventure come un racconto andato a male, dei vasi di terracotta rotti, etc,
- sconta qualcosa anche a livello di particolari, che poi particolari non sono, come per esempio la colonna sonora, meno brillante rispetto al primo film.
Insomma, con Kirikù e gli animali selvaggi siamo sempre sopra la sufficienza, ma stavolta in modo meno netto.
Se avete visto il primo episodio, tuttavia, difficilmente resisterete alla tentazione di vedere anche il secondo.
Fosco Del Nero
Titolo: Kirikù e gli animali selvaggi (Kirikou et les bêtes sauvages).
Genere: animazione, commedia, surreale.
Regista: Michel Ocelot, Bénédicte Galup.
Anno: 2005.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.