Ecco uno dei due film del momento (l’altro ovviamente è Avatar, che però non ho ancora visto): l’horror Paranormal activity, pellicola a basso costo, appena 15.000 dollari, e ad altissimi incassi, oltre 150 milioni di dollari… un bilancio decisamente non male.
Segnatamente, Paranormal activity è stato al centro di numerose polemiche di diverso segno: c’è stato chi lo ha giudicato troppo forte e violento per consentirne la visione ai minorenni, chi al contrario lo ha ritenuto ridicolo, chi lo ha giudicato un mero fenomeno di marketing… e a quanto pare c’è anche chi durante o dopo la visione è stato preda di malori…
Se avete dato un’occhiata al voto, avrete già visto un giudizio positivo, che ora andrò a motivare.
Dico subito, giusto per chiarezza, che ho visto la versione americana del film di 97 minuti, e non quella andata in onda nei cinema italiani, più corta di parecchi minuti e con un finale differente.
Peraltro, i finali del film non sono uno o due, ma addirittura tre: forse regista e produttori erano molto indecisi… o forse intendevano incoraggiare anche la vendita del dvd, che per l’appunto contiene uno dei tre finali.
Ad ogni modo, la versione che ho visto io è un buon film horror, che genera tensione per larga parte della sua durata e paura in alcuni frangenti finali.
Il regista Oren Peli (nella cui abitazione il film è stato girato in appena dieci giorni) strizza evidentemente l’occhio a due classici dell’orrore del passato, peraltro assai diversi tra loro per tematica e stile.
Uno è chiaramente L’esorcista: Paranormal activity ha la sua stessa evoluzione, con la storia che passa lentamente e ritmicamente da un contesto familiare tranquillo e quotidiano a una possessione demoniaca sfrenata e con epilogo drammatico.
Inoltre, in una delle scene tagliate nella versione “italiana” è mostrata proprio la scena di un esorcismo.
L’altro riferimento è, altrettanto chiaramente, The blair witch project, sia per la tecnica filmica della telecamera a mano, sia per il progetto low budget sapientemente amplificato a livello di marketing.
E, aggiungerebbero i maligni, anche per il fatto che ambo i film “promettono” molto, ma poi fanno vedere molto poco…
Ad ogni modo, ecco la trama di Paranormal activity: Katie e Micah sono una giovane coppia, e vivono in una villetta suburbana, nella quale fin da subito iniziano a manifestarsi strani episodi: oggetti che si spostano, rumori notturni, etc.
Tanto che il ragazzo, dopo aver saputo che anche nella casa natale di Katie era successo qualcosa di anomalo, culminato poi in un incendio devastante, decide di piazzare una telecamera in camera da letto.
Va da sé che l’apparecchio registrerà diversi fenomeni bizzarri, in una sorta di escalation di paura.
Come detto, considero Paranormal activity, al di là di battage pubblicitario e dei tagli nelle varie versioni, un buon film per il semplice fatto che in esso la tensione monta lentamente ma inesorabilmente, coinvolgendo lo spettatore fino al finale…
… beh, fino a uno dei tre finali, a dire il vero.
Qualche punto tuttavia mi ha lasciato perplesso per la sua poca coerenza interna: dalla quasi totale assenza di amici della coppia (qualche conoscente o parente avrebbe potuto andare a stare da loro, stanti quelle stranezze, o i due avrebbero potuto andare da altri) alla stupidità gestionale della situazione (si muovono le porte di notte? Ci sono impronte bianche in camera da letto? Le tavole ouija si incendiano da sole? Quando eri piccola uno spirito ha infestato casa tua, che poi è bruciata misteriosamente? C’è una tua foto bruciacchiata nella soffitta che nemmeno sapevamo di avere? Ma perché chiamare un consulente o chicchessia, facciamo tutto da soli s soprattutto rimaniamo da soli di notte, e persino con le porte spalancate!), al fatto che Micah rimane nella casa tra la ventesima notte e la ventunesima dopo tutto quello che era successo (solo perché la sua ragazza in evidente stato di catalessi gli ha detto che era tutto ok...).
Detto questo, il film è comunque buono, a mio avviso, e questo con tutti e tre i finali, anche se il mio preferito è quello del cadavere scaraventato.
Buona visione.
Fosco Del Nero
Titolo: Paranormal activity (Paranormal activity).
Genere: horror.
Regista: Oren Peli.
Attori: Katie Featherston, Micah Sloat, Amber Armstrong, Michael Bayouth, Mark Fredrichs.
Anno: 1997.
Voto: 7.5.
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