In questo 2010 ho recensito pochi film d'animazione, e precisamente (in ordine di recensione): il dark Renaissance, il drammatico Valzer con Bashir, il divertente Wallace & Gromit, il simpatico Up, lo sperimentale A scanner darkly, il magnificente Avatar, il fantasioso Alice in wonderland e il brillante Happy feet (nella categoria non inserisco gli anime, che considero un genere a parte).
Neanche uno al mese, quindi… andiamo a inspessire la categoria con Monster house, film di animazione del 2006 diretto da Gil Kenan, regista che abbiamo incontrato di recente con Ember - Il mistero della città di luce, un fantasy non inguardabile ma nemmeno trascendentale.
Monster house, tra l’altro, è il secondo film, dopo il più famoso Polar express, ad usare la tecnica della performance capture, con la quale è possibile usare ogni singola espressione degli attori nelle successive animazioni.
Una produzione d’avanguardia, dunque, che peraltro vanta i nomi di Steven Spielberg (Incontri ravvicinati del terzo tipo, ET, Lo squalo) e Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, Contact, La leggenda di Beowulf… e mi piace citare anche la collaborazione in Interstate 60, un film che sono certo in futuro avrà il riconoscimento che merita), per l’appunto produttori esecutivi del film.
Chiudiamo la lista dei “crediti” con la nomination agli Oscar del 2006.
Passiamo ora alla trama di Monster house, tutto sommato semplice: in un apparentemente tranquillo rione di periferia di una città statunitense, tutta villette e prati assai curati, c’è una nota stonata: la casa del signor Nebbercracker, tanto brutta quanto lui è antipatico e spaventoso, specialmente per i bambini della zona, come Dj, che gli abita innanzi, o Timballo, suo amico che ronza spesso in zona.
Un bel giorno, però, il signor Nebbercracker ha un infarto e viene portato via dall’ambulanza…
… pur tuttavia, la casa disabitata continua a dare segnali di vita, sotto forma di telefonate o di porte che si aprono.
Per di più, oltre agli oggetti spariscono anche le persone, come il fidanzato della bambinaia di Dj, il quale si metterà ad indagare insieme a Timballo e a Jenny, una scout girl assai sveglia che i due conosceranno per caso e coinvolgeranno nelle loro indagini.
La grafica del film è molto carina e accattivante, assai fumettosa e colorata, oltre che fluida.
I personaggi sono simpatici e caratteristici… e peraltro nel trio di punta ricordano il più noto trio Harry Potter-Ron-Hermione (il primo sveglio e portato alle indagini, il secondo imbranato e simpatico, la terza intelligente e acuta).
La trama, come detto, si rivela piuttosto semplice, e in sostanza si tratta del vecchio stereotipo horror della casa infestata, affrontata però da un punto di vista parodistico, e difatti Monster house fa parecchio ridere, puntando sia sulla gag visive sia sull’umorismo concettuale (che è quello che personalmente apprezzo di più).
Non è un capolavoro del cinema, ma è un buon film d’animazione-commedia che si fa guardare molto volentieri e che nella sua nicchia si merita un bel 7 (e chi segue il sito con costanza sa che non regalo i voti…).
Fosco Del Nero
Titolo: Monster house (Monster house).
Genere: animazione, commedia, comico, fantastico, grottesco.
Regista: Gil Kenan.
Anno: 2006.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.