Preso dall’entusiasmo della ri-scoperta di Mary Poppins, film che avevo visto molte volte, e sempre con piacere, ma che nell’ultima visione mi ha lasciato qualcosa in più, mi sono affacciato a un altro grande classico del passato, di qualche anno successivo, con peraltro del medesimo regista (Robert Stevenson) e con il medesimo attore protagonista (David Tomlinson, che passa dal banchiere George Banks al mago Emelius Browne): Pomi d’ottone e manici di scopa.
Il film è sempre Disney, come detto il regista è sempre lo stesso, e anche il genere del film in sostanza è il medesimo: una commedia brillante accompagnata da molte canzoni, e da un certo umorismo…
… purtroppo, però, il risultato finale è ben diverso.
Pomi d’ottone e manici di scopa, pur partendo da un’idea interessante, non ha che una minima parte del carisma di Mary Poppins.
Un po’ per la stessa Mary Poppins, visto che Julie Andrews si dimostra ben più carismatica di Angela Lansbury (che per chi non lo sapesse è la notissima Signora in giallo, che peraltro ho già recensito in un altro film di quegli anni: il divertente Come sposare una figlia); un po’ per la colonna sonora, decisamente meno brillante di quella dell’illustre “predecessore”; ma, soprattutto, per l’energia di fondo che anima i due film.
Così come Mary Poppins ha dietro un valore e un’energia di un certo livello, Pomi d’ottone e manici di scopa è invece mero intrattenimento, e la differenza è notevole… e difatti è stata notevole anche la differenza di successo dei due film, pur essendosi conquistato anche il secondo uno spazietto.
Ad ogni modo, accenno ora alla trama per coloro che non conoscessero Pomi d’ottone e manici di scopa, che peraltro si basa su due romanzi di Mary Norton: siamo nell’estate del 1940, in piena seconda guerra mondiale. Il governo britannico decide, per proteggerli, di sfollare i bambini dalle città alle campagne, ed è così che i tre fratelli Paul, Carrie e Charlie vengono dati in custodia a Eglentine Price, bislacca donna che vive nel paese di Pepperinge Eye.
La donna non è strana solo nell’apparenza, ma anche nella sostanza, e presto si rivelerà una strega. Anzi, un’apprendista strega che sta seguendo un corso di magia per corrispondenza... con i tre bambini peraltro assai felici di esser coinvolti nelle sue avventure.
Pomi d’ottone e manici di scopa è un film certamente vivace, che si ricorda facilmente anche per il connubio tra recitazione e animazione, certamente assai innovativo per quei tempi, ma, come detto, non lascia nulla di più di un ricordo simpatico.
Certo, c’è di peggio, ma non so se rivedrò più questo film… mentre è sicuro che Mary Poppins attraverserà altre volte la mia strada.
Fosco Del Nero
Titolo: Pomi d’ottone e manici di scopa (Bedknobs and broomsticks).
Genere: fantastico, commedia, musicale.
Regista: Robert Stevenson. Attori: Angela Lansbury, David Tomlinson, John Ericson, Roddy McDowall, Reginald Owen, Sam Jaffe.
Anno: 1971.
Voto: 6.
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