Non sono mai stato un grande fan della famiglia Muccino, regista e attore, e anzi finora l’unico prodotto di Gabriele Muccino che avevo visto era l’italianissimo L’ultimo bacio (piaciutomi discretamente, tra l’altro, nonostante una certa fanciullezza d’animo), in cui si agitavano i vari Giovanna Mezzogiorno, Stefano Accorsi, Martina Stella, Stefania Sandrelli, etc.
Non mi sarei pertanto visto Sette anime, nonostante la presenza in esso dell’ottimo Will Smith, attore che apprezzo fin dai tempi di Will il principe di Bel Air, se non mi fosse stato consigliato per i suoi contenuti evolutivo-esistenziali.
Che in realtà non ci sono, e francamente il fatto che vi siano persone che scambiano film drammatici come Sette anime o Gran Torino o Samsara per film evolutivo-esistenzial-spirituali fa notare quanto poco si sia capito del percorso evolutivo e dei principi dell’esistenza.
Ma mettiamo da parte questo discorso e andiamo al film in se stesso: Sette anime è un film drammatico, che racconta anzi a storia di più drammi che in qualche modo confluiscono nella stessa direzione.
Il protagonista principale è Tim Thomas (Will Smith; Io sono leggenda, Hitch - Lui sì che capisce le donne, Men in black, Hancock, After Earth, La leggenda di Bagger Vance… questi ultimi due sì film dai contenuti esistenziali), un giovane uomo dall’aria piuttosto malinconica che va in giro in qualità di agente del fisco a parlare con persone con problemi di debiti al governo per analizzarne la situazione…
… ma in realtà interessandosi a loro in modo decisamente più forte.
Fra di esse, c’è Emily Posa (Rosario Dawson; Sin City, Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini, Guida per riconoscere i tuoi santi, Men in black 2), una giovane donna con problemi di cuore, che rischia di morire entro breve tempo se non si trova un donatore compatibile.
Tra gli altri personaggi di rilievo, da citare Ezra Turner (Woody Harrelson; Benvenuti a Zombieland, A scanner darkly - Un oscuro scrutare, Hunger games, Larry Flynt - Oltre lo scandalo), anche lui con seri problemi fisici per via della sua cecità.
Il tema dei problemi di salute è per l’appunto centrale in Sette anime e nella vita del suo protagonista Tim Thomas, che si intuisce da subito aver attraversato un qualche dramma umano, e la cui storia personale viene descritta man mano grazie a sporadici flashback.
Il film prende e scorre via con buon ritmo, anche grazie alle virtù sceniche di Will Smith e di Rosario Dawson, belli e bravi.
Anche se, a conti fatti, la trama è davvero poco verosimile e anche eccessivamente drammatica, e anzi punta proprio tutto sul fattore dramma e tristezza, cosa in sé affatto positiva (le energie basse sono energie basse anche se le infiocchetti con nastri dorati).
Sette anime, e questo occorre riconoscerlo, è comunque un film di buona fattura, e pertanto si merita una sufficienza.
Titolo: Sette anime (Seven pounds).
Genere: drammatico, sentimentale.
Regista: Gabriele Muccino.
Attori: Will Smith, Rosario Dawson, Woody Harrelson, Barry Pepper, Michael Ealy, Bill Smitrovich, Elpidia Carrillo, Robinne Lee.
Anno: 2008.
Voto: 6.
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