Avevo già visto Paprika - Sognando un sogno parecchi anni fa, talmente tanti che non avevo ancora aperto il blog Cinema e film, per cui Paprika ne era rimasto escluso.
Alla luce di un ricordo positivo, però, l’ho rivisto ora, ed ecco la recensione.
Intanto, si tratta di un film d’animazione, fatto assai normale in Giappone, laddove l’animazione è pane quotidiano e fa concorrenza ai film recitati, e anzi forse li supera persino, mentre in Occidente, e in Italia in particolare, il settore dei film d’animazione è parecchio carente.
Purtroppo, aggiungo io.
La seconda cosa che occorre dire è che Paprika appartiene a quel filone di film un po’ fuori di testa, di cui ugualmente il Giappone è ricco.
Tra i film recitati in carne e ossa, cito Yaji and Kita - The midnight pilgrims, probabilmente il film più bizzarro che abbia mai visto, mentre tra i film d’animazione cito Mind game, altro film che come Paprika si muove tra realtà e sogno, mischiando i due in modo non perfettamente chiaro.
E non mi metto a citare i film di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli, se no facciamo notte.
Anzi, no, almeno La città incantata lo cito, se no poi mi vengono i rimorsi.
In sintesi, ecco la trama di Paprika - Sognando un sogno: siamo in un non lontano futuro, in Giappone, quando viene inventata dal brillante ma un po’ disadattato Tokita una tecnologia in grado di far inserire le persone nei sogni altrui, la DC-Mini.
L’ambito dell’invenzione è la ricerca e la cura psicologica, ma presto la macchina viene rubata e utilizzata per fini negativi, mettendo a rischio la vita di tante persone.
Cercheranno di risolvere la situazione il detective Konakawa, e soprattutto Paprika, personaggio onirico che svolge la funzione di terapeuta dei sogni, aiutando le persone a superare i loro blocchi interiori… essenzialmente ciò che si voleva realizzare con la tecnologia suddetta.
Va da sé che un film con queste due premesse, ossia animazione e mondo onirico, si presta a una grande vivacità, sia di trama che visiva-uditiva-sensoriale, e difatti Paprika - Sognando un sogno è così… anche se, a dire il vero, si eccede perfino, risultando a volte un po’ confuso e poco ispirato, mentre d’altro canto la trama lineare, quindi quella del mondo di veglia, non convince appieno, e anzi pare un poco pretestuosa, ossia sembra un mero pretesto per metter su l’ambaradan degli effetti visivi-spettacolaristici dei sogni, piuttosto che una trama convincente e solida.
Insomma, il mio ricordo positivo di Paprika è stato in parte offuscato da questa nuova e probabilmente più matura visione.
Comunque, gli esperimenti filmici, seppur singolarmente possono non risultare graditissimi, spesso valgono la pena di esser visti, per cui nel caso fateci un pensierino.
Di mio, vedo che la valutazione attuale di Paprika coincide con quella dell’altro film di Satoshi Kon che avevo recensito, ossia The millennium actress, per cui probabilmente questo regista non fa per me… anche se ora che mi ricordo mi era piaciuto di più in Perfect blue, film però non recensito nel blog, per cui nel caso potrei dargli qualche altra chance.
Fosco Del Nero
Titolo: Paprika - Sognando un sogno (Paprika).
Genere: anime, animazione, fantastico, psicologico, drammatico.
Regista: Satoshi Kon.
Anno: 2006.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.