Ero arrivato a L’uomo con i pugni di ferro poiché da qualche parte nel web avevo letto di una buona recitativa di Russell Crowe.
Così, incautamente, avevo inserito il film nella lista di quelli da vedere.
Probabilmente non l’avrei fatto se ne avessi conosciuto il genere (azione, combattimento, splatter), o se avessi saputo che era l’esordio alla regia nientemeno che di un rapper, tale RZA, o che il film inizia con la frase “Quentin Tarantino presenta…”.
Ora, Quentin Tarantino è un regista di valore nel suo genere, ma le sue presentazioni, così come peraltro anche i suoi film, portano sempre in posti dove scorrono sangue e violenza a fiotti.
Questo lo trovo accettabile se accanto ad essi vi sono trama interessante, personaggi con una loro profondità, e molta bellezza visiva a livello di fotografia, come ad esempio in Kill Bill… ma decisamente meno accettabile se, al contrario, la trama è ridicola, la recitazione è ridicola (e come abbiano fatto Russell Crowe e Lucy Liu a prestarsi a tale progetto mi risulta un mistero), e tutto si basa unicamente su scene di combattimento e su sangue-violenza-splatter.
A conti fatti, L’uomo con i pugni di ferro è uno dei peggiori film che abbia mai visto… e ciò nonostante sia evidente la cura messa in quelli che avrebbero dovuto essere i suoi punti di forza (combattimenti e violenza, per l’appunto).
Ecco la trama sommaria: siamo nella Cina feudale, e seguiamo la vita del fabbro Taddeus Blacksmith (il tipico fabbro dell’era feudale cinese: di razza afroamericana, col nome latino e il cognome anglofono, e che per di più è il regista RZA, che si rivela pessimo attore oltre che pessimo regista… confido che come rapper sia meglio), il quale sogna di riscattare la sua concubina dalla proprietà di Madame Blossom (Lucy Liu), la tenutaria di un affascinante bordello.
Nella storia di inseriscono da un lato il cattivo di turno, tale Silver Lion (Byron Mann), nonché il buono di turno (buono si fa per dire), l’inglese Jack Knife (un Russell Crowe davvero in pessima forma), affiancato dall’altro buono, questo locale, Zen Yi (Rick Yune), che intende vendicare la morte del padre Golden Lion ad opera del traditore Silver Lion.
Intorno ad essi, tutta una pletora di personaggi minori, ovviamente tutti combattenti, chi forte e chi meno forte.
La trama sarebbe anche abbastanza lunga e ricca di personaggi, ma alla fine della fiera è tutta una scusa per mettere in scena combattimenti e violenza, a volte anche gratuita e visivamente disturbante come nella migliore tradizione di questo genere di film, comprese braccia amputate, pance squartate, e via discorrendo.
Che altro dire di L’uomo con i pugni di ferro e di RZA?
Io vi consiglierei di evitarli entrambi… a meno che non vi piaccia proprio questo genere di cose, nel quale caso pazienza e in bocca al lupo per il prosieguo della vostra vita.
Fosco Del Nero
Titolo: L’uomo con i pugni di ferro (The man with the iron fists).
Genere: azione, combattimento, drammatico.
Regista: RZA.
Attori: Russell Crowe, Cung Le, Lucy Liu, Byron Mann, Rick Yune, David Bautista, Jamie Chung, Pam Grier, Daniel Wu.
Anno: 2012.
Voto: 3.5.
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