Online avevo letto pareri positivi su un vecchio film di fantascienza, L’astronave degli esseri perduti, per cui me lo sono visto.
Preciso di non conoscere né regista, né attori, e quindi di averlo visto “pulito”, per così dire, senza riferimenti o aspettative di alcun tipo.
Ecco la trama de L’astronave degli esseri perduti, film girato nel 1967: a Londra si stanno svolgendo dei lavori per l’ammodernamento della metropolitana, quando viene ritrovato un teschio, e poi altri teschi e parti di scheletri. I lavori vengono allora sospesi e vengono convocati sul posto gli archeologi, guidati dal paleontologo Matthew Roney, i quali a loro volta troveranno qualcosa di ancor più strano, ossia un materiale sconosciuto, che si rivelerà essere quello di una sorta di missile o navicella spaziale. A quel punto vengono sospesi i lavori degli archeologi e viene affidato tutti ai militari, capeggiati dal Colonnello Breen, uomo particolarmente ottuso e già scontratosi col più brillante Professor Quatermas.
I tre discuteranno a lungo su cosa sia quell’artefatto dal materiale sconosciuto… nonché i vari corpi insettoidi che sono stati trovati al suo interno, simili a locuste lunghe circa mezzo metro.
Il Colonnello pensa che sia un razzo tedesco fatto dai nazisti (fa ridere come per circa mezzo secolo gli statunitensi abbiano scaricato qualsiasi cosa sui nazisti… e lo fanno ancora oggi, peraltro), allo scopo di terrorizzare la popolazione, mentre il Professor Quatermas, congiuntamente col paleontologo, ha sviluppato un’altra teoria, ben più audace: si tratta di una razza aliena che, scacciata da Marte cinque milioni di anni prima, si è recata sulla Terra per cercare di sopravvivere, ma, non trovando un ambiente ad essa adatto, ha cercato perlomeno una sopravvivenza traslata, modificando una razza di primati trovata sul pianeta e trasferendole parte dei suoi ricordi (a quanto pare l'idea di una razza aliena che in un passato ha interagito l'ominide terrestre non è nuova e anzi è abbastanza radicata nell'inconscio umano).
Il quartiere in cui è stata trovata la navicella, peraltro, è sempre stato conosciuto per le manifestazioni demoniache, vengono a scoprire i ricercatori in questione, mentre la zona era nota fin dall'antichità per i fenomeni diabolici che vi avvenivano.
Insomma, sembra che l’artefatto per qualche motivo veicolasse l’energia di odio e paura portata dagli alieni sulla Terra… col rischio che lo faccia di nuovo ora che è stata riaperta.
L’astronave degli esseri perduti ha una trama sufficientemente elaborata e interessante, però pecca in modo importante su diversi fronti: l’aspetto tecnico di effetti speciali e dintorni è ridicolo, specie visto con gli occhi di oggi, e certi punti di vista insostenibili per la loro deficienza, quale quello del Colonnello Breen ma in generale dei politici che decidono il da farsi, rendendo la storia estremamente inverosimile, persino più del corpo di insetti super-intelligenti e capaci di costruire navicelle spaziali potentissime, ma privi di mani o qualsivoglia arto utile a comporre e realizzare oggetti materiali (il che dice qualcosa non sull'intelligenza degli insetti, ma su quella dei creatori del film).
Insomma, L’astronave degli esseri perduti si inscrive in quel filone fantascientifico degli anni "50 e "60 parecchio ingenuotto e semplicistico, qua ravvivato un po’ dal filone secondario orrorifico, che però non si regge in piedi visto in modo imparziale e non con gli occhi di qualche nostalgico.
La conclusione è che non mi vedrò gli altri film dedicati al personaggio del Professor Quatermas.
Fosco Del Nero
Titolo: L’astronave degli esseri perduti (Quatermass and the pit).
Genere: fantascienza, drammatico.
Regista: Roy Ward Baker.
Attori: Duncan Lamont, James Donald, Andrew Keir, Barbara Shelley, Julian Glover, Bryan Marshall, Peter Copley, Edwin Richfield.
Anno: 1967.
Voto: 4.
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