Jin-roh - Uomini e lupi è un film d’animazione piuttosto particolare: di genere fantascientifico-ucronico-distopico, tira in ballo tanto elementi fantastici quanto la favola di Cappuccetto rosso, oscillando tra guerra, sentimenti e politica.
Ma partiamo dai nomi che lo hanno prodotto, che per quanto mi riguarda non sono grandissimi nomi: del regista Hiroyuki Okiura ho recensito tempo fa Una lettera per Momo, film d’animazione mediocre e tendenzialmente melodrammatico e melenso.
Dello sceneggiatore Mamoru Oshii, invece, nome più famoso, ho recensito Avalon, più interessante come esperimento ma non ottimamente riuscito, ma anche i ben più notevoli Ghost in the shell e Ghost in the shell 2, per i quali soprattutto è noto, oltre che per una lunga serie di episodi di tante serie animate giapponesi (Yattaman, Calendar Men, I predatori del tempo, Lamù la ragazza dello spazio, etc).
Globalmente parlando, siamo lontani dall’eccellenza dell’animazione nipponica, sarebbe a dire Miyazaki e Studio Ghibli, ma anche registi più giovani come Mamoru Hosoda e Makoto Shinkai (specie il primo dei due).
Andiamo alla trama di Jin-roh - Uomini e lupi: siamo nel Giappone degli anni “60, ma in una realtà parallela (ucronia) in cui la Germania ha vinto la Seconda Guerra Mondiale ed esercita una forte influenza sul Giappone, cosa visibile anche in una società molto militarizzata, politicizzata e iper-controllata (distopia).
Nonostante ciò, il popolo protesta ed è vicino ad una rivolta: oltre alla polizia normale, c’è anche la DIME, una divisione speciale addetta alla pubblica sicurezza metropolitana, specializzata in anti-sommosse e in caccia ai ribelli della Setta, considerati terroristi… laddove naturalmente questi ultimi considerano terroristi e assassini le milizie regolari, mentre loro sarebbero i buoni partigiani.
Il film segue due personaggi: il primo è Fuse, membro della DIME che entrerà in crisi dopo non essere riuscito a sparare a una bambina-partigiana-terrorista che stava per far esplodere una bomba suicida; l’altro è Kai, la sorella maggiore della bambina suicida, con la quale il ragazzo avvierà una relazione complicata e per certi versi imprevedibile, fatta di affetto da un lato e di doppi giochi dall’altro.
Il tutto immerso in un dramma umano, sociale e politico piuttosto intenso e pesante…
… il che è ciò che mi ha reso altrettanto pesante e noiosa la visione di Jin-roh - Uomini e lupi: purtroppo, quando gli autori si perdono dietro emotività e melodrammi al fine di confezionare prodotti ad alto tasso emotivo-sentimentale, i prodotti in questione risultano sempre di scarsa qualità, per quanto, come in questo caso, sostenuti da una grafica di buon valore e da una sceneggiatura originale.
Non migliora la situazione il fatto che la trama del film sia affiancata a quella di Cappuccetto Rosso, o quantomeno ad alcuni suoi episodi: il film rimane pesante e melodrammatico, e anzi i richiami fiabeschi non fanno che sottolineare il tentativo di melodrammatizzazione del tutto.
In conclusione, Jin-roh - Uomini e lupi è un film d’animazione che non ho gradito affatto e che lascio ad altre platee che non la mia.
E, questo punto, anche il nome di Hiroyuki Okiura verrà messi in disparte.
Fosco Del Nero
Titolo: Jin-ro - Uomini e lupi (Jinro).
Genere: animazione, anime, fantascienza, drammatico.
Regista: Hiroyuki Okiura.
Anno: 1999.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.