Ero convinto di aver già recensito nel blog Terapia d’urto, il film del 2002 diretto da Peter Segal, ma evidentemente ricordavo male… o forse effettivamente ne avevo scritto la recensione ma poi l’avevo perduta in qualche salvataggio difettoso del file word.
Ad ogni modo, eccoci qui: Terapia d’urto propone la coppia Adam Sandler-Jack Nicholson, ma non solo, giacché alla pellicola partecipano in veste di personaggi secondari altri buoni attori come Marisa Tomei e John Turturro, nonché degli altri come comparse: per esempio Woody Harrelson, Heather Graham, John C. Reilly.
Ecco la trama sommaria di Terapia d’urto: David Buznik (Adam Sandler; 50 volte il primo bacio, Zohan, Cambia la tua vita con un click, Racconti incantati) è un ragazzo in apparenza timido e beneducato, ma in realtà piuttosto frustrato e iracondo represso. Una catena di eventi apparentemente sfortunati, ma in realtà diretti da una regia dietro le quinte, lo porterà ad essere condannato a frequentare il gruppo di gestione dell’ira diretto dall’istrionico e anche un po’ luciferino Dottor Buddy Rydell (Jack Nicholson; Shining, Le streghe di Eastwick, Non è mai troppo tardi, L’onore dei Prizzi, Qualcosa è cambiato, L’ultima corvè), un uomo che ha davvero molti assi nella manica: idee, intuizioni, collaboratori in ogni settore della vita sociale.
Il secondo, manco a dirlo, sconvolgerà la vita del primo…
Terapia d’urto è molto più di quanto non sembri, giacché apparentemente sembra una commediola di genere comico e a tratti persino demenziale. In realtà, è un trionfo di precisione psicologica, e anzi potrebbe persino essere utilizzato come “testo di studio” in relazione al fenomeno della rabbia, che è un fenomeno che coinvolge il grosso della popolazione, facilmente identificabile nella categoria dei rabbiosi repressi (la società in verità incoraggia tale disequilibrio interiore).
Che il film non sia semplicemente un film comico lo testimoniano anche alcune sue battute, come le due seguenti, la prima peraltro tratta dal Talmud.
“Ovunque guardi, c’è qualcosa da vedere.”
“Noi procederemo quando tu sarai centrato.”
O come queste, che oscillano tra psicologia e umorismo.
“Ci sono due generi di persone irascibili: esplosive e implosive. Esplosivo è il genere di individuo che si mette a inveire contro la cassiera che non gli accetta i buoni pasto. Implosiva è la cassiera che rimane tranquilla giorno dopo giorno e alla fine spara e fa secchi tutti.”
“La rabbia è l’unica cosa di cui non puoi sbarazzarti perdendo le staffe.”
“Il sarcasmo è il cugino cattivo dell’ira”.
“Come fa un ciccione che pesa trecento chili e passa ad avere la faccia tosta di predicare l'autodisciplina?”
O anche quelle più esistenziali come la seguente:
“Vuoi che lui ti dica chi sei?”
“Non devi vergognarti di cercare di curare i tuoi mali: non è una debolezza.”
Consiglio dunque la visione di Terapia d’urto non solo perché è una commedia ben realizzata, e con un Jack Nicholson strepitoso, ma perché potrebbe essere un film utile e didattico per molti, se mentre lo si guarda (fuori) al contempo ci si guarda (dentro) e si vede cosa esso suscita.
L’unica scena un po’ ridicola è quella ambientata nel monastero, in presenza di monaci tutt’altro che realizzati, e anzi persone comuni… comuni come fa sempre piacere dipingerle a coloro che non hanno realizzato quel che hanno realizzato alcuni, e nemmeno lo comprendono (e per questo lo dileggiano).
Nel caso, buona visione.
Fosco Del Nero
Titolo: Terapia d’urto (Anger management.).
Genere: comico, commedia, psicologico.
Regista: Peter Segal.
Attori: Adam Sandler, Jack Nicholson, Marisa Tomei, John Turturro, Luis Guzmán, Allen Covert, Lynne Thigpen, Kurt Fuller, Jonathan Loughran (I), Krista Allen, January Jones, Woody Harrelson, Heather Graham, John C. Reilly.
Anno: 2002.
Voto: 7.5.
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