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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 5 aprile 2023

The protector - Binnur Karaevli

Ho iniziato a guardare la serie tv The protector per due motivi:
1. è ambientata a Istanbul, città assai fascinosa in cui son stato durante il periodo universitario.
2. proponeva una trama teoricamente assai ricca, fatta di confraternite segrete, poteri speciali, addestramento, etc.

Purtroppo, dopo un discreto abbrivio, la serie è scemata via via nella qualità, già non trascendentale nei primi episodi, per poi scivolare in toni piuttosto adolescenziali.

Andiamo con ordine, partendo dalla trama: Hakan è il figlio adottivo di un commerciante del bazar di Istanbul, ma sogna qualcosa di più. In particolare, sogna di diventare come Faysal, un uomo che si è fatto da sé mettendo su un importante impero economico. 
Così, partecipa a un colloquio presso la sua azienda, tenuto dalla bella Leyla, di cui si invaghirà di lì a poco.
Tuttavia, le attrazioni sentimentali, come i suoi progetti di vita, passeranno in secondo piano nel momento in cui la sua vecchia vita verrà sconvolta: scoprirà infatti di essere l’erede, il Protettore di un antico lignaggio, i Leali, che da secoli lotta contro i cosiddetti Immortali, essere umani che effettivamente sono immortali, il cui progetto è distruggere Istanbul e l’intera umanità.
Hakan viene così addestrato a rivestire il suo ruolo di Protettore, pur tra molte difficoltà, a cominciare dal suo carattere fumantino e piuttosto infantile.
 
Sulle prime, la figura del protagonista un po’ guascone è simpatica, fino a che era controbilanciata dal suo mentore, dalla sua guardia del corpo e dagli addestramenti, che in avvio erano anche e soprattutto interiori.
La cosa però è durata poco, e il tutto è rapidamente scivolato verso l’adrenalina tipicamente adolescenziale (come stato di coscienza, non necessariamente a livello anagrafico), diventando, oltre che noioso, anche davvero poco convincente.

In particolare, il dare continuamente in escandescenze da parte di Hakan, il quale pensa sempre di saperne più di tutti, risulta alla lunga ridicolo, oltre che monotono.
Anche la conversione della figura di Zeynep, da addestratrice/guardia del corpo tutta d’un pezzo a innamorata fragile ed emotiva, risulta davvero debole, a livello di sceneggiatura… un po’ come tutto quanto.

Peccato, perché concettualmente le premesse erano buone… anche se, fino a che non vedrò una produzione Netflix che davvero propone temi evolutivi, in luogo delle tipiche energie da anime bambine, non ci crederò.

Per la precisione, ho smesso di guardare The protector al quarto episodio della terza stagione. Mi son “perso” dunque la parte finale della terza e tutta la quarta… ma davvero era diventato davvero troppo stupido, con tanto di propaganda covid messa in mezzo. 
Della serie, dunque, si salva l'inizio e basta... peccato, perché vi erano dei discreti elementi di partenza.

Fosco Del Nero



Titolo: The protector (Hakan: Muhafiz).
Genere: serie tv, fantastico, drammatico.
Ideatore: Binnur Karaevli .
Attori:  Çagatay Ulusoy, Ayca Aysin Turan, Mehmet Kurtulus, Okan Yalabik, Hazar Ergüçlü, Saygin Soysal, Burcin Terzioglu. 
Anno: 2018-2020.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.



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