Donnie Darko è l’emblema di come un film possa veicolare concetti (e quindi energie, e quindi qualcosa che influenza chi lo guarda) di un certo tipo senza che il pubblico se ne accorga… e magari senza che se ne accorga persino un pubblico che ha a disposizione più informazioni rispetto all’“uomo della strada”.
Ecco, in sintesi, la trama di Donnie Darko nella sua essenza: un ragazzino dall’energia molto bassa, la cui vita oscilla tra la depressione e gli psicofarmaci (e che sguazza tra idee pacchiane e bassi desideri sessuali, come confessa lui stesso sotto ipnosi), un giorno viene contattato da una voce cavernosa, personificata da un personaggio dall’apparenza un po’ mostruosa, che inizia a dirgli cosa fare.
Da quel punto in poi, Donnie viene come posseduto dalla suddetta voce cavernosa, che gli fa compiere atti vandalici e violenti: appiccare incendi ad appartamenti, devastare scuole, procurarsi armi, e lo porta infine ad assassinare qualcuno (e ciò spesso senza che egli si ricordi nulla, segno di una possessione perfetta, quella facilitata per l’appunto dall’uso di droghe e farmaci, che rendono il soggetto energeticamente debole e attaccabile).
E, si noti, in tutto ciò Donnie non sa minimamente cosa sta succedendo, nonostante le sue infantili ricerche sui viaggi nel tempo… ricerche che peraltro lo portano a Nonna Morte, nome che è tutto un programma.
D’altronde, che il film Donnie Darko parli di energie non ci sono dubbi: lo stesso Donnie vede le energie uscire dai corpi degli esseri umani, e inoltre in alcuni punti si parla molto chiaramente della scelta energetica cui è chiamato ogni singolo essere umano, ossia quella tra amore e paura (tra energia positiva ed energia negativa, viene detto testualmente). Tuttavia, tale concetto è messo in ridicolo, e attribuito a un personaggio, sorta di guru all’americana, il quale in seguito risulta essere un pedofilo (svalutazione ad personam tipica dei disinformatori, per la cronaca)…
… proprio grazie all’intervento di Donnie Darko, che facendo esattamente ciò che gli dice di fare la voce provoca un incendio in un’abitazione, e inoltre devasta la sua scuola con un’inondazione d’acqua (acqua e fuoco, come se vi fosse bisogno di lavare e purificare), e inoltre uccide, ma stavolta da “sveglio”, grazie a una pistola che il suo sé alterato gli aveva procurato e messo diligentemente in tasca (cosa che si dice delle persone soggette al controllo mentale).
La contrapposizione fondamentale nella storia è quindi quella tra il ragazzino dall’energia debole e squilibrata, vittima di depressione e psicofarmaci, posseduto da un’entità esterna dalla voce demoniaca, che compie atti violenti e poi si dimentica ciò che ha fatto, caso di possessione perfetta, e il guru che invita le persone ad abbracciare l’amore e ad allontanare la paura (ciò che a dire il vero è quanto hanno detto tutti i maestri spirituali di tutti i tempi), ma che è messo in ridicolo sia dalla questione della pedofilia, sia dalla sua seguace, una persona dall’aria cretina e presuntuosa (la quale in effetti è uno dei personaggi più tonti e ottusi che la storia del cinema ricordi, in questo senso molto ben riuscito).
Tutto ciò sponsorizzato dall’occhio che vede tutto, simbolo principale degli Illuminati e della manipolazione mentale (che è il vero argomento del film), spesso presente in produzioni musicali o cinematografiche dall’energia molto bassa, per l’appunto. Per gli appassionati di statistica, ciò può rappresentare un caso una o due volte, ma non quattrocento.
Sempre a proposito di coincidenze, il regista Richard Kelly si è impegnato poi in film su tematiche come terrorismo, droga, gioco d’azzardo, pornografia, guerra, problemi psicologici, entità demoniache, logge segrete. Praticamente, tutte o quasi le tematiche care agli Illuminati, ma forse è un caso anche questo.
Altre cose curiose.
I 28 giorni prima della fine del mondo (altra tematica di taglio molto esoterico) corrispondono al ciclo lunare di 28 giorni, e non sono un periodo casuale.
Il "guru" Cunningham è identificato già nel nome, visto che “cunning” in inglese vuol dire “scaltro, astuto, subdolo”, ciò che rivela già in partenza l’obiettivo di chi ha creato il film, ossia ridicolizzare il percorso di evoluzione spirituale.
Darko richiama evidentemente il termine “dark”, che significa “oscuro”, ulteriore conferma delle energie basse e oscure in cui si muove il personaggio in questione. Il quale, a proposito, in un punto legge una sua poesia in cui si parla di mostri che ghermiscono bambini e che si nascondono nel profondo.
A proposito di profondità, abbiamo l’espressione “cellar door”, ossia la “porta della cantina”, che rappresenta la via di accesso per il mondo inferiore e oscuro, gli inferi della persona.
A proposito di profondità, abbiamo l’espressione “cellar door”, ossia la “porta della cantina”, che rappresenta la via di accesso per il mondo inferiore e oscuro, gli inferi della persona.
A inizio film si vede la scritta “Dove è Donnie?”, come se Donnie non fosse in casa; e infatti non c’è, non è presente, è altrove, si è perso da qualche parte e qualcuno ha preso il suo posto.
Tornando ai cognomi, la seguace cretina del guru porta il cognome "Farmer", che significa “contadino”, anche questo a rimarcare la sua anima sempliciotta di contadina che si beve l’insegnamento di amore del guru pedofilo.
Ancora: ad inizio film vien fatto vedere il libro It di Stephen King, noto libro horror (dalla vibrazione bassissima: una vera e propria messa in scena dei liquami psichici umani), viene citato Edgar Allan Poe, altro autore dell’orrore, e inoltre vengono citati i film La casa e L'ultima tentazione di Cristo, il primo un altro horror (che parla di possessioni...) e il secondo per sottolineare per l’ennesima volta che si sta parlando di energie interiori, ossia di spiritualità, e di tentazioni dell'animo. D’altronde si accenna anche all’ego riflesso e al guardare nello specchio e attraverso lo specchio, altri concetti tipici delle tradizioni esistenzial-spirituali (per non farci mancare niente, viene citato anche l’Anticristo).
Viene citato anche il racconto The destructors (I distruttori) di Henry Graham Greene, la cui biografia è tutto un programma: lo scrittore soffriva di un disturbo bipolare della personalità (problemi psichici); era fratello di un direttore della BBC (mezzi di comunicazione di massa); era sposato con sua cugina (sposalizio tra consanguinei, vi dice niente?); faceva parte di una famiglia di banchieri (famiglie di banchieri, vi dice niente?); era depresso e in cura da uno psichiatra (ancora problemi psichici); ha tentato il suicidio diverse volte (sofferenza e mal di vita); studiò al Balliol College, famoso per essere un centro di formazione e reclutamento degli Illuminati (vi dice niente? A proposito, nel film ogni tanto si vede George Bush senior); fu accusato di pedofilia nientemeno che dall’attrice Shirley Temple, a sua volta nota per i suoi interessi esoterici (pedofilia, vi dice niente?); condannato per la cosa, scappò in Messico, girò il mondo e poi si trasferì in Svizzera (vi dice niente?), dove morì. Ovviamente è curioso che si citi un personaggio di tal risma, così come si cita Lolita (ancora pedofilia) di Stanley Kubrick, altro personaggio tristemente vicino a quel mondo, morto in modo sospetto mentre terminava Eyes wide shut, film di denuncia delle logge-sette massonico-segrete.
E, giusto en passant, la fase cruciale della storia avviene il giorno di Halloween, la festa dei morti, giorno che da sempre è additato di avere energie particolari (è in quel giorno che Donnie vede e segue le energie che escono dalle persone, note nella cultura yoga come "tubi astrali" e nello sciamanesimo huna come "fili aka", e seguendole dà un indirizzo alla sua esistenza).
Tutto questo, mentre lo spettatore viene distratto dalle diatribe televisive sui partiti da votare, dal gossip o dalle simpatie-antipatie personali… ciò che è esattamente quello che succede alla quasi totalità delle persone, a proposito del giorno dei morti-addormentati; infatti Donnie quando è posseduto-guidato va in giro da addormentato. Ed egli è esattamente questo: il simbolo di tutti gli uomini non viventi-morti-addormentati, distratti dalla vita, aventi un’energia interiore bassa, e quindi facilmente attaccabili e manipolabili.
Tra parentesi, ad Halloween Donnie si veste da scheletro-morto, per l'appunto.
Tra parentesi, ad Halloween Donnie si veste da scheletro-morto, per l'appunto.
A proposito di manipolazione mentale e di stato di ipnosi-addormentamento, Donnie dentro il motore caduto in casa sua vede una spirale, simbolo per l’appunto dello stato di ipnosi. Non per niente egli si sottopone a sedute di ipnoterapia, a certificare il fatto che si sta parlando di ipnosi... seppur in un altro senso.
Sempre a proposito di controllo mentale, dopo che Donnie, addormentato e immemore, allaga la scuola, scrive per terra “Loro me lo fanno fare”. Controllo mentale, per l’appunto.
Il bello è che la psichiatra di Donnie a un certo punto gli chiede “Sei mai stato ipnotizzato?”.
Come se ciò non fosse sufficiente, e ancora a precisare le cose, uno dei capitoli del film (nella versione estesa del film) si intitola “L’essere vivente manipolato”, mentre un altro “Il morto manipolato”.
In questo senso, la domanda più importante del film la fa Gretchen: “Per quanto tempo ho dormito?”.
Ma anche il padre di Donnie dice una cosa interessante: “Hanno paura di quelli come te, perché quegli stronzi sanno che sei più sveglio di loro” (ossia, c’è qualcuno che si preoccupa se tu sei troppo sveglio).
Curioso come in questo film si parli tanto di essere svegli, di essere addormentati, di ipnosi e di manipolazione... non era un film di fantascienza sui viaggi nel tempo?
Curioso come in questo film si parli tanto di essere svegli, di essere addormentati, di ipnosi e di manipolazione... non era un film di fantascienza sui viaggi nel tempo?
Insomma, il discorso è sempre quello, ed è crescita personale, anche se non sembra: state attenti alle energie cui vi sottoponete, perché esse diventano parte di voi e quindi della vostra vita.
In conclusione, ecco il mio consiglio: quando vi accostate a un film o a un romanzo, ma in generale a qualunque cosa, badate alla sua energia. Se non siete capaci di intuirla da soli, badate allora a cosa essa contiene: in questo caso, abbiamo morte, inganni, pedofilia, bullismo, psicoterapia, farmaci, possessione e assassinio (e qualche storiella aggiuntiva per distrarre lo spettatore).
State dunque attenti alle energie cui vi sottoponete, perché esse diventano parte di voi e quindi della vostra vita; anzi, esse divengono voi stessi, e voi divenite loro (cioè, formati da loro, che è la stessa cosa).
Questo, ovviamente, a meno che voi non siate centrati e sereni come energie interiori, nel qual caso le energie esteriori, per quanto basse, non possono farvi niente, ed anche a questo serve la consapevolezza.
Per chiudere, elenco alcune frasi del film, alcune già evidenziate nell'articolo e altre no.
"Svegliati!"
"Un giorno ho guardato nello specchio... non semplicemente nello specchio ma attraverso lo specchio, e in quell'immagine ho visto il mio ego riflesso."
"Per quanto ho dormito?"
"Ogni creatura sulla Terra quando muore è sola."
"La ricerca di Dio è assurda?"
"Perché indossi quello stupido costume da uomo?"
Fosco Del Nero
p.s. Da un punto di vista tecnico, tra sceneggiatura e realizzazione registica, Donnie Darko è un bel film… ma anche lo zucchero industriale-saccarosio è dolce e non per questo fa bene, anzi fa male. Come si dice: è bianco, è dolce e uccide. Vale lo stesso per alcuni film.
Titolo: Donnie Darko.
Genere: fantastico, drammatico, commedia, surreale.
Regista: Richard Kelly.
Attori: Jake Gyllenhaal, Maggie Gyllenhaal, Jena Malone, James Duval, Beth Grant, Drew Barrymore, Patrick Swayze, Mary McDonnell, Holmes Osborne, Daveigh Chase, Katharine Ross, Noah Wyle.
Anno: 2001.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.