Quest’oggi recensisco un film che ha avuto un grande successo lo scorso anno: Twilight.
Per chi non lo sapesse, si tratta di un film di genere fantastico, e che peraltro si presenta con i connotati dell’horror, essendo una storia sui vampiri.
Tuttavia, è di un film che in realtà lascia decisamente da parte l’aspetto orrorifico del tipico cliché sul vampirismo, per fare largo spazio al romanticismo e al sentimentalismo adolescenziale.
In tal senso, appare evidente la mano femminile di Catherine Hardwicke, già regista di Thirteen.
Ecco in breve la trama di Twilight: Isabella Swan (Kristen Stewart, attrice di cui sono certo sentiremo parlare in futuro), che tuttavia si fa chiamare Bella (forse in allegorica contrapposizione con la Bestia vampiro), si trasferisce da Phoenix, dove viveva con la madre, nella piccola cittadina di Forks, dove invece vive il padre.
Qui conosce Edward Cullen, un suo coetaneo diciassettenne di cui si innamora praticamente all’istante, essendo peraltro apparentemente ricambiata.
Ma Edward è strano: di un pallore cinereo, freddo al tatto, dagli occhi cangianti, forte e veloce oltre ogni immaginazione, appartenente peraltro a una famiglia molto chiacchierata.
La ragazza non ci metterà molto (grazie a una rapida ricerca su Google: i tempi che cambiano) a comprendere la reale situazione, e poi…
Come detto, Twilight ha avuto molto successo, specialmente tra il pubblico giovanile, come era plausibile che fosse, visto che è un film con protagonisti ragazzi e girato per un pubblico di ragazzi.
Probabile, invece, che gli appassionati storici di vampiri e affini rimangano un po’ delusi da questa pellicola, visto che la componente orrorifica è recessiva a favore di quella sentimentale, e visto che alcuni punti sono stati, dal romanzo originario e successivamente dal film, drasticamente rivisitati.
Per esempio, ai vampiri la luce non fa male, ma semplicemente fa loro brillare la pelle (un effetto molto glamour), ragion per cui non si mostrano quando vi è un sole acceso (cosa comunque rara nel piovoso nord del Nord America); ognuno di loro ha poteri particolari (per esempio, Edward non è particolarmente forte, ma è molto veloce e legge nel pensiero); di notte non dormono (tanto che nelle loro camere nemmeno hanno i letti… punto tra l’altro molto discutibile, perché certamente così non agevolano la mimetizzazione tra gli umani).
Alcune scene peraltro eccedono nell’americanismo, come la partita di baseball della famiglia Cullen (credo sia la prima volta nella storia della letteratura e del cinema che si vedono dei vampiri giocare a baseball), o come il ballo di fine anno (con lei che offre il collo a lui: molto romantico).
In generale, comunque, la trama è semplice e non particolarmente strutturata.
Tra gli elementi di potenziale disturbo si aggiunga anche un finale forse eccessivamente sospensivo, che lascia una sensazione di incompiutezza.
L’originalità stessa della storia non è il massimo: infatti, la ragazza umana che si innamora del vampiro buono (sarebbe a dire di un vampiro che ha rinunciato per etica a mangiare gli uomini) sa molto di Buffy.
A questo riguardo, da citare assolutamente una frase di Edward: "Io e la mia famiglia ci consideriamo vegetariani: sopravviviamo grazie al sangue degli animali".
Il senso del suo discorso è chiaro, anche se fa ridere considerando che la definizione di vegetariano è "colui che mangia vegetali".
Ad Edward andrebbe detto anche (frase successiva) che i vegetariani non mangiano tofu e sono perfettamente soddisfatti della loro dieta, tanto quanto un ex fumatore che ha sconfitto definitivamente il fumo è soddisfatto del fatto di non fumare più (diverso è ovviamente il caso del fumatore o del drogato in astinenza che sta ancora lottando contro la sua dipendenza).
Ma non pretendiamo troppo da un film destinato ai ragazzini.
A questo riguardo, da citare assolutamente una frase di Edward: "Io e la mia famiglia ci consideriamo vegetariani: sopravviviamo grazie al sangue degli animali".
Il senso del suo discorso è chiaro, anche se fa ridere considerando che la definizione di vegetariano è "colui che mangia vegetali".
Ad Edward andrebbe detto anche (frase successiva) che i vegetariani non mangiano tofu e sono perfettamente soddisfatti della loro dieta, tanto quanto un ex fumatore che ha sconfitto definitivamente il fumo è soddisfatto del fatto di non fumare più (diverso è ovviamente il caso del fumatore o del drogato in astinenza che sta ancora lottando contro la sua dipendenza).
Ma non pretendiamo troppo da un film destinato ai ragazzini.
Tra i punti forti del prodotto, invece, da citare l’ottimo casting (in particolare la scelta dei due protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson, veramente "a profilo"), la buona recitazione e una fotografia, un montaggio e una colonna sonora all’altezza.
Il giudizio finale su Twilight è quello di un discreto film, che però, almeno a pare mio, avrebbe potuto essere molto migliore con pochi accorgimenti.
Fosco Del Nero
Titolo: Twilight (Twilight - The Twilight saga 1).
Genere: drammatico, horror, sentimentale.
Regista: Catherine Hardwicke.
Attori: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Billy Burke, Taylor Lautner, Peter Facinelli, Nikki Reed, Ashley Greene, Anna Kendrick, Jackson Rathbone, Elizabeth Reaser, Cam Gigandet, Edi Gathegi.
Anno: 2008.
Voto: 6.5.
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