La recensione di questa volta è dedicata a un film d’animazione che ha riscosso un grande successo in tutto il mondo, tanto da arrivare all’agognata statuetta dell’Oscar: sto parlando di Wall-E, film realizzato nel 2008 da Pixar Animation Studios in collaborazione con Walt Disney Pictures e diretto da Andrew Stanton, già regista di Alla ricerca di Nemo.
Probabilmente sarò impopolare nel giudicarlo, posto che, in mezzo a tanti 9 che ho trovato su internet, assegnati a tale film, io mi limito a un più modesto 6.5, e nemmeno troppo entusiastico, per i motivi di seguito elencati.
Ma cominciamo dalla trama: nel 2105 la Terra viene evacuata a causa di un eccesso di produzione di rifiuti, fatto che l’aveva resa inabitabile.
Vengono prese dunque due decisioni:
- il pianeta viene del tutto abbandonato dalla razza umana,
- viene lasciato sul globo un esercito di robot incaricati di ripulirlo, in attesa di un rientro dell’umanità.
Nel 2805, tuttavia, l’umanità è ancora nello spazio sulle sue navi spaziali, mentre sulla Terra, dopo ben 700 anni, solo un robottino è rimasto in funzione: Wall-E, acronimo che sta per Waste Allocation Load Lifter Earth-Class.
La sua routine è piuttosto monotona, come peraltro i primi venti minuti del film: va in giro e deposita dei cubi di rifiuti gli uni sugli altri, tanto da aver costruito delle specie di grattacieli.
La sua unica compagnia è uno scarafaggio squittente (fatto che non contribuisce a migliorare la prima parte del film, specie se lo si vede mentre si mangia...).
La monotona vita di Wall-E viene cambiata dall’arrivo di un’astronave, che lascia sul pianeta Eve, un robot molto più tecnologico che ha il compito di cercare una prova della sostenibilità della vita sulla Terra dopo tanti anni.
Non a caso, l’acronimo stavolta è Extraterrestrial Vegetative Evaluator.
Sta di fatto che i due simpatizzano, e che Wall-E seguirà Eve, una volta riportato sull’astronave madre, dove da centinaia di anni vivono gli uomini, in pigrizia fisica e mentale, tanto da lasciare dei dubbi su chi siano gli essere umani e chi i robot.
Tecnicamente parlando, il film è molto ben fatto, e su questo non c’è nulla da dire.
Anche se la prima parte dell’animazione è composta da panorami e colori tristi e morti, ben poco gradevoli.
Ok, è stato fatto apposta, ma in tal modo 20 minuti passano lentamente…
Il successivo messaggio, invece, quello dell’umanità meno umana dei robot, è piuttosto banale e demagogico, come molto facile è il sentimentalismo di cui sono stati dotati i robot… ma solo alcuni, fatto peraltro tecnologicamente difficile anche solo da immaginare…
Se si aggiunge poi pure il contenuto ecologista, con la Terra distrutta dall’inquinamento umano, siamo a tre elementi piuttosto banali, che vanno avanti per tutto il film in modo altrettanto scontato e banale.
Non nego che le avventure di Wall-E e Eve, e in primis il loro rapporto praticamente da innamorati, non strappino un sorriso, ma il tutto si ferma lì: il film, in sostanza, è composto dall’ottima realizzazione tecnica e da qualche scena toccante (come quella del ballo nello spazio).
Per il resto, un po’ di banalità e un po’ di umorismo.
E, in definitiva, a mio avviso un film poco più che sufficiente, ma nulla di più.
Molto meglio, per rimanere in tema animazione e Pixar, Alla ricerca di Nemo, oppure Monster & Co.
Fosco Del Nero
Titolo: Wall-E (Wall-E).
Genere: animazione, commedia, fantascienza.
Regista: Andrew Stanton.
Anno: 2008.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.