Di recente ho saputo dell’esistenza di un film di fantascienza del 1997 che sembrava interessante e, nonostante si trattasse di un film poco conosciuto e di non rilevante successo, ho comunque deciso di vederlo, sia per la trama apparentemente interessante, sia per alcuni personaggi di rilievo, a partire dal regista, Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit), fino alla protagonista principale, Jodie Foster (tra gli altri, Il silenzio degli innocenti).
Il film in questione è Contact, ed è stato tratto da un romanzo di Carl Sagan.
Contact racconta la storia di Ellie Arroway (Jodie Foster), una bambina da sempre affascinata dall’astronomia e dall’ignoto, passione che, coniugata alla sua elevata intelligenza (tra l’altro è socia del Mensa, il club dei superintelligenti), la porta fino al Progetto Seti, ossia il progetto statunitense di ricerca di vita e segnali extraterrestri nello spazio.
La domanda “siamo soli nell’universo?” acquisirà una sua risposta quando la stessa Ellie trova un segnale ripetuto, che si scopre poi essere composto da diversi elementi, tra i quali un filmato di Hitler, ma soprattutto un progetto di costruzione di un fantascientifico apparecchio, che secondo molti avrebbe messo in contatto le due specie.
Ne deriva, come facile immaginare, una sorta di business mondiale intorno alla suddetta tecnologia, con la dottoressa Arroway che se ne trova ora al centro, ora defilata, ora di nuovo al centro….
Contact è un colossal sui generis.
Da un lato abbiamo tutti gli elementi della grande produzione: un regista di livello, attori di livello (oltre a Jodie Foster, da segnalare anche Matthew McConaughey), effetti speciali all’altezza, una scenografia rilevante, una trama ambiziosa.
Dall’altro, però, abbiamo anche degli elementi in qualche modo depotenzianti, e che forse hanno contribuito al non eccessivo successo, sebbene lo abbiano reso profondo e non superficiale: il contrasto filosofico-esistenzialistico tra fede e ragione, il dilemma interiore della protagonista, la tematica aliena affrontata in modo certo non commerciale, e anzi quasi intimistico.
Nel mezzo, peraltro, si trova anche il tempo di inserire una storia d’amore, delle vicende di palazzo e la riflessione sulla nostra società.
Contact a me è piaciuto, per quanto non sia un film trascinante e anzi in alcuni punti un poco lento; tuttavia, è un buon prodotto, imperdibile per gli amanti della fantascienza.
Fosco Del Nero
Titolo: Contact (Contact).
Genere: fantastico, drammatico, fantascienza.
Regista: Robert Zemeckis.
Attori: Jodie Foster, Matthew McConaughey, Angela Bassett, David Morse, James Woods, John Hurt, Rob Lowe, Tom Skerritt.
Anno: 1997.
Voto: 7.
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