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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 26 gennaio 2011

Vai e vivrai - Radu Mihaileanu

Radu Mihaileanu non è un regista particolarmente prolifico, visto che al suo attivo ha appena quattro film (più il quinto in uscita).
Tra questi quattro, però, un paio di film importanti, come Train de vie o Il concerto, che ho recensito di recente, apprezzandolo molto tanto quanto il più risalente e celebre Train de vie.

Ho deciso dunque di provarci anche con Vai e vivrai, film del 2005 e ambientato tra Sudan e Israele (e in Francia in piccola parte).

Vai e vivrai è la storia di Shlomo, un bimbo etiope che la madre, pur di far sfuggire alla povertà e ai pericoli dei campi profughi dell’Africa, fa passare per ebreo, consegnandolo a un’altra donna, che ha da poco perso suo figlio e che si presterà all’inganno a fin di bene.

Difatti, israeliani e statunitensi, all’interno dell’Operazione Mosè (1984), stanno portando gli ebrei etiopi in Israele, offrendo loro prospettive di vita decisamente migliori.

Tuttavia, la finta madre muore di malattia poco dopo il trasferimento, e Shlomo è costretto ad affrontare tutto da solo, non riuscendo a nascondere preoccupazione e aggressività.
Finirà che sarà dato in adozione a una famiglia israeliana... di sinistra e non praticante, mentre Shlomo, che neanche è ebreo, protrae a lungo la sua finzione religiosa.

Vai e vivrai, come d’abitudine di Mihaileanu, propone molti paradossi: in Sudan è una fortuna essere ebrei, e c’è gente che si finge tale.
In Israele il finto ebreo viene dato in adozione a una famiglia non ebrea, ma lui continua a fingere di appartenere a quella religione, e tutto questo mentre gli ebrei israeliani (che a quanto pare in Africa erano più fortunati dei conterranei cristiani) discriminano e perseguitano gli ebrei non puri come Shlomo, giungendo al paradosso degli ebrei razzisti verso i presunti non ebrei, cosa che rende chiaramente l’idea di quanto folle possa diventare l’essere umano quando gli è stata riempita la testa di nozionismo su religioni, razze, culture, etc.

Ad ogni modo, a differenza degli altri due film citati, Vai e vivrai perde l’aspetto giocoso-ironico del regista, rimanendo un film esclusivamente drammatico, e peraltro privo sia di dialoghi ficcanti sia di personaggi interessanti.

Il tutto, anzi, rischia di annoiare parecchio lo spettatore, visto che il film manca di potere di intrattenimento e anzi, visto che accompagna il suo protagonista dall’infanzia fino al matrimonio, risulta sfilacciato e non organico.

Alla fine della fiera, Vai e vivrai di Radu Mihaileanu si limita ad essere una pellicola di denuncia di un particolare momento e caso storico, ma senza assurgere al livello di film di livello; meglio dunque orientarsi nel caso su Train de vie o su Il concerto, ben più ispirati.

Fosco Del Nero



Titolo: Vai e vivrai (Va, vis et deviens).
Genere: drammatico.
Regista: Radu Mihaileanu.
Attori: Yaël Abecassis, Roschdy Zem, Moshe Agazal, Sirak M. Sabahat, Moshe Abeba.
Anno: 2005.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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