Questa è la seconda volta che guardo I guardiani della notte, che sul sito paradossalmente è recensito dopo il suo seguito, I guardiani del giorno (che invece ho visto solo una volta, di recente).
Ambo i film sono stati tratti dai romanzi di Sergej Luk'janenko, che sono stati un caso editoriale in Russia e in buona parte del mondo, generando poi la conversione dei film, anch’essi russi, i quali hanno tuttavia ottenuto un riscontro contrastante.
Ma andiamo subito alla trama de I guardiani della notte: la realtà in cui viviamo, quella ordinaria, non è l’unica: vi è anche un realtà parallela, il "Crepuscolo", della quale sono consapevoli poche persone, dotate di poteri particolari.
Da tempi immemori, a cavallo tra tali due realtà, le forze della luce e delle tenebre sono state in lotta per prevalere l’una sull’altra, fino a quando, consapevoli di una possibile reciproca distruzione, è stato siglato il patto, che prevedeva il mantenimento di un equilibrio tra le forze in campo.
Tale equilibrio è garantito dai Guardiani della Notte, che sono composti dalle forze della luce e controllano che durante la notte le tenebre non violino il patto, e dai Guardiani del Giorno, composti al contrario dalle forze delle tenebre e che controllano che durante il dì a violare l’accordo non sia la luce.
La profezia narra che tale equilibrio precario sarà rotto a favore di una delle due fazioni dall’Eletto, il quale, a sua volta in bilico tra le due parti, ne sceglierà una.
La trama pare promettente, e difatti è possibile che i libri di Sergej Luk'janenko mi piacciono, ma il film onestamente non mi pare troppo ben riuscito.
È soltanto parziale il buon esito di dipingere una Mosca contemporanea cupa e gotica, letteralmente pullulante di maghi buoni e vampiri cattivi, come è riuscito solo in parte il motteggio di fondo per cui “anche nella luce vi è un po’ di male e nelle tenebre un poco di bene”, che poi sa molto di yan-yang cinese, più che di cultura russa.
I guardiani della notte, inoltre, è ibrido anche nel tono di fondo della vicenda, che è presentata come un fantasy ma che non lo è, e che rimane in bilico (tutto è in bilico in questa opera, a quanto pare) tra commedia e film drammatico.
In generale si nota la caratura da film a basso budget, anche se, a essere sinceri, qualche scena d’effetto c’è.
Il punto nodale, purtroppo negativo, non è tanto la spettacolarità delle scene (a me di ciò importa poco), quanto il fatto che:
- la storia è spesso confusa e narrata in modo poco efficace,
- i dialoghi sono tutt’altro che ficcanti e profondi e i personaggi non certo memorabili.
Forse non è un caso che I guardiani della notte abbia avuto decisamente meno successo del romanzo omonimo, tanto che, per rimanere a casa nostra, il film ha incassato pochissimo.
Ma anche degli incassi, a dirla tutta, a me importa poco; mi importa decisamente di più della qualità, e purtroppo ne I guardiani della notte non ce n’è troppa.
Ad ogni modo, il film è vedibile, e magari può anche soddisfare la curiosità di come i russi possono cimentarsi nel cinema fantastico.
Fosco Del Nero
AGGIORNAMENTO del 07/03/24: mi sono rivisto ambo i film, I guardiani della notte e I guardiani del giorno, dopo aver letto gli omonimi libri da cui sono stati tratti. Come avevo supposto anni prima, i film non valgono minimamente i romanzi in questione, assai più efficaci nella narrazione e convincenti nella caratterizzazione dei personaggi. Quel che è peggio, è che sono cambiati fatti e trama, e che l'atmosfera generale è del tutto diversa; anche i protagonisti e i loro rapporti sono largamente modificati, per motivi che francamente non comprendo.
Insomma, tanto i romanzi sono appassionanti, quanto i film sono poco efficaci... e anche un po' pacchiani, nonostante gli sforzi profusi. Col senno di poi, l'unica cosa buona dei film in questione è stata farmi conoscere Verka Serduchka, presente nella colonna sonora del secondo film con una sua famosa canzone.
Titolo: I guardiani della notte (Nocnoj dozor).
Genere: fantastico.
Regista: Timur Bekmambetov.
Attori: Konstantin Khabenskiy, Vladimir Menshov, Mariya Poroshina, Valeriy Zolotukhin, Galina Tyunina, Yuriy Kutsenko, Ilya Lagutenko, Viktor Verzhbitskiy, Aleksey Chadov, Rimma Markova.
Anno: 2004.
Voto: 5.
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