È sempre difficile giudicare un film amatoriale, girato da dei giovani con un budget praticamente inesistente (su internet ho letto 200 euro, figuratevi) perché, se sono ovvie certe limitazioni, comunque si sta valutando un prodotto, che peraltro è anche in vendita, per cui comunque si esige un poco di qualità o comunque di creatività.
Il film recensito quest’oggi rientra proprio in questa categoria: La mano infernale, diretto da Lorenzo Buscaino nel 2012 e liberamente ispirato dal racconto di William Wymark Jacobs La zampa di Scimmia.
Il cast, ovviamente di attori non professionisti e anzi molto caserecci, si regge in sostanza sulle due figure di Eros Bosi e Lorenzo Acquafredda.
Ma bando alle ciance e passiamo alla trama: il film parte con una ripresa ambientata nel passato, con due giovani che stanno seppellendo un misterioso oggetto dentro una sacca.
Il fatto che la sacca si muova, un improvviso fulmine, suoni lugubri nonché la tensione dei due personaggi fanno pensare a un oggetto assai pericoloso.
Dopo questa scena, si va al presente, e conosciamo subito i due protagonisti della storia: uno è Sebastian (Eros Bosi), un giovane alle prese con bollette e problemi lavorativi, mentre l’altro è Fux (Lorenzo Acquafredda), altrettanto giovane ma più orientato allo studio.
Le vicende si movimentano quando Sebastian, un giorno, trova per caso proprio l’oggetto che era stato sepolto tanto tempo prima, che si rivelerà essere prima un bozzolo e poi una mano esaurisci-desideri.
Ovviamente le cose non saranno rose e fiori…
Tanto per cominciare, non si può non apprezzare la voglia, l’impegno e la passione di chi, con pochissimi mezzi, riesce a confezionare un film che ha una sua coerenza e struttura, per quanto decisamente amatoriale. Per cui, in questo senso, complimenti e auguri per i prossimi lavori.
D’altro canto, non si può nemmeno non sottolineare alcune criticità del film.
Passi l’assenza di mezzi e di tecnologia, però per alcune cose non occorre avere dei finanziamenti dietro: per esempio alcuni dialoghi a dir poco ingenui e irrealistici, nonché dei repentini cambi di pettinatura e di aspetto fisico, dovuti certamente a un lasso di tempo tra una ripresa e un’altra… ma certamente brutti da vedere in un film, almeno si sarebbe potuto cercare di avvicinare le due pettinature, per dire, senza passare da Balotelli al topo di biblioteca.
Ingenue anche molte recitazioni, con alcuni personaggi secondari che proprio non riuscivamo a stare davanti a una telecamera… invece i due attori principali se la sono cavata, pur nei limiti di un tentato horror dalle venature surreali e a tratti comiche.
In particolare, un po’ per la parlata e un po’ per l’energia, risulta divertente Lorenzo Acquafredda, mentre Eros Bosi, se meno divertente del collega, appare più realistico.
Altra critica: alcune scelte narrative sono assolutamente discutibili, ma questo è un po’ un problema di molti horror… genere in cui, si sa, i protagonisti se la vanno a cercare al di là di ogni intelligenza e buon senso.
In conclusione, La mano infernale è un film simpatico che regala un’ora spensierata e gradevole, pur con tutte le limitazioni di un film assolutamente amatoriale-artigianale.
Vedremo se il successivo lavoro, Passepartout, presenterà miglioramenti.
Vedremo se il successivo lavoro, Passepartout, presenterà miglioramenti.
Fosco Del Nero
Titolo: La mano infernale.
Genere: horror, surreale.
Regista: Lorenzo Buscaino.
Attori: Eros Bosi, Lorenzo Acquafredda, Annalisa Mancuso, Mauro Pietrini, Andrea Buscaino, Carlo Buscaino.
Anno: 2012.
Voto: 5.5.
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