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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 14 febbraio 2018

Gods of Egypt - Alex Proyas

Ci sono alcuni registi che seguo con interesse, e Alex Proyas è certamente tra questi.
E non potrebbe essere altrimenti, dopo che ha diretto film come Dark CityIo, robot e Il corvo.

Per cui mi sono deciso di vedere questo suo ultimo lavoro, datato 2016: Gods of Egypt, anche perché il trailer mi aveva incuriosito, parlando di dei e semidei più alti e potenti degli umani…
… il che peraltro riprende alcuni studi storiografici, quelli che danno credito a documenti come il Papiro di Torino e altri, i quali inseriscono presunte divinità come Osiride e Horus nella lista di reali regnanti dell’Egitto, e per tempi lunghissimi, giacché si diceva che tali pseudodivinità avessero anche il dono di una vita assai lunga.

Ma lasciamo perdere le teorie storiografiche, e veniamo al film: Osiride si è deciso ad abdicare in favore del figlio Horus (Nikolaj Coster-Waldau, ossia il Jaime Lannister de Il Trono di Spade), cosa che però non piace affatto a Seth (Gerard Butler; Rocknrolla), fratello di Osiride, che con un vero e proprio colpo di stato prende il potere, uccide il fratello, sconfigge e imprigiona Horus, e gli ruba pure l’amante, la dea Hathor (la bella Elodie Yung).
E non è finita, perché Seth ha progetti ancora più ambiziosi…
A mettersi in mezzo tra lui e i suoi progetti, Horus, privo di occhi e di poteri ma ancora vivo, e soprattutto la coppia umano-terrestre.mortale Bek (Brenton Thwaites; The Giver - Il mondo di Jonas, Oculus - Il riflesso del male) e Zaya (l’ugualmente bella Courtney Eaton).

Ora, a parte l’introduzione intrigante dal punto di vista di ricerche e teorie, il film in realtà non propone niente di particolare (a mi riferisco a Dark City e alla sua costruzione praticamente gnostica), e si limita ad essere un colossal hollywoodiano ricco di effetti speciali, di azione, di sentimenti e di un po’ di umorismo.

In questo senso, non ci si annoia, un po’ per l’enorme bellezza visiva che il film propone, un po’ per la sua grande vivacità.
Anche se il tutto, ad onor del vero, vien ricondotto a una doppia storia d’amore, quella tra i due mortali e quella tra i due dei.

Codeste vicende sono inserite nel contesto dell’Egitto degli dei e della mitologia egizia (ammesso che lo sia), pur con qualche libertà che il regista si è preso, da quel che ho letto.

Ma d’altronde lo scopo del film non credo fosse quello di una fedele riproposizione del mito, tale da soddisfare il più esigente degli egittologi, quanto quello di realizzare un film dinamico, non pesante, visivamente imponente e a tratti divertente… e devo dire che in questo senso il target è stato centrato, da cui la valutazione non esaltante, ma discreta.

Anche se, quando vedo questi film, mi chiedo se dietro non vi sia una ragione ulteriore per la loro realizzazione, come quella di mostrare al pubblico la coesistenza di uomini normali e di superuomini-semidei… cosa di cui hanno parlato praticamente tutte le antiche culture e gli antichi testi storici, per non parlare di impronte e scheletri enormi.
E se dietro la macchina da presa c’è chi ha messo su Dark City, beh, il dubbio viene amplificato.
Difatti, non crediate che ad Hollywood, ossia il settore mediatico più controllato e manipolato tra tutti, le cose succedano a caso.

Chiudo la recensione con una citazione interessante tratta da Gods of Egypt, dal sapore esistenziale:
“Sei stato indolente così a lungo da aver dimenticato che la vita di ogni Dio è un viaggio.
Se ti allontani dal tuo percorso diventi debole”.

Fosco Del Nero



Titolo: Gods of Egypt (Gods of Egypt).
Genere: fantastico, fantasy, mitologico.
Regista: Alex Proyas.
Attori: Nikolaj Coster-Waldau, Gerard Butler, Brenton Thwaites, Chadwick Boseman, Elodie Yung, Courtney Eaton, Geoffrey Rush, John Samaha, Paula Arundell, Alia Seror-O'Neill, Emily Wheaton.
Anno: 2016.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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