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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 24 settembre 2019

Ex machina - Alex Garland

Avevo trovato Ex machina inserito in una classifica dei migliori film di fantascienza degli ultimi decenni, e così me lo sono guardato.

Il fatto di avere in cabina di regina Alex Garland, un regista sì esordiente ma proveniente da ottimi lavori come sceneggiatore (The beach, Sunshine, Non lasciarmi28 giorni dopo), deponeva a favore del film, così come i numerosi premi e nomination conseguiti qua e là.
Tuttavia, Ex machina mi ha in parte deluso, e vado a spiegare perché.

Come prima cosa, però, tratteggiamo la trama del film, ambientato in un prossimo futuro, tanto da poter essere confuso con il presente: Caleb Smith, un giovane programmatore, vince il concorso della BlueBook tra i suoi dipendenti e ottiene la possibilità di andare a trascorrere un periodo presso la casa di Nathan Bateman, ricco ed eccentrico fondatore della stessa BlueBook, che nella storia è una sorta di colosso tipo Google.
L’obiettivo del concorso e della sua partecipazione è quello di testare un’intelligenza artificiale cui Nathan sta lavorando da molto tempo, al fine di stabilire se essa ha sviluppato una sua coscienza e dunque potrebbe passare per un essere umano vero e proprio.
Per rendere la cosa ancora più attendibile, l’androide in questione ha una forma umana, movenze umane, un’espressività facciale e vocale umana, e persino un’imitazione di organi sessuali che gli renderebbe possibile avere dei rapporti con un essere umano. Tale intelligenza porta il nome di Ava.
A completare gli abitanti della casa di Nathan, un eremo supertecnologico e superblindato costruito tra i fiordi norvegesi, c'è Kyoko, una bellissima ragazza giapponese con funzioni apparentemente da cameriera.

Essenzialmente Ex machina è un film su un’intelligenza artificiale che acquista consapevolezza di sé… quanto di più banale esista nella fantascienza.
Come sempre, se il canovaccio è banale, occorre che si distingua ed eccella la realizzazione, e in questo Ex machina ha un suo valore: tra lo scenario naturale della Norvegia e la bellezza degli interni della casa, nonché le protagoniste femminili, modelle e ballerine, il film non scarseggia quanto a bellezza.

Tuttavia, e purtroppo, storia e dialoghi non reggono, e anzi si dimostrano essi stessi un po’ banali, come è poco credibile la figura di Nathan, il giovane genio mix tra informatico e palestrato, e molto alla moda con la sua barba lunga… e pure mezzo alcolizzato.
Non regge nemmeno il finale, che ovviamente non svelo: poco credibile e anzi impossibile per le premesse del film.

Insomma, tutto il progetto mi è sembrato una scusa per la solita banalità sul punto fino al quale può o non può spingersi la scienza umana, e sul punto in cui può o non può ribellarsi la tecnologia macchina… e ovviamente una scusa per mostrare un ricco campionario di nudità o di accennata sessualità, giacché l’androide in questione ha un’aria molto sexy.

Se questa è la migliore fantascienza degli ultimi anni, beh, allora c’è da rammaricarsi per la vecchia fantascienza di valore… ma anche, son sicuro, per quella che verrà.

Chiudo la recensione con una frase interessante, almeno quella: “La sfida non è agire automaticamente. È trovare un’azione che invece non sia automatica. Che sia dipingere, respirare o parlare.”

Fosco Del Nero



Titolo: Ex machina (Ex machina).
Genere: fantascienza, drammatico, psicologico.
Regista: Alex Garland.
Attori: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno, Chelsea Li, Corey Johnson, Evie Wray, Deborah Rosan, Symara A. Templeman, Elina Alminas.
Anno: 2014.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


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