Il candidato di oggi è H2, di Mitsuru Adachi.
Originariamente su questo blog recensivo anche libri, così come fumetti e gruppi musicali, tuttavia dopo un poco di tempo ho dirottato i libri su Libri e romanzi… e quanto ai fumetti, indeciso sul fatto di far prevalere l’elemento visivo o quello scritto, ho optato per la prima soluzione tra le due. Dunque, su Cinema e film sono rimasti anche i fumetti, così come artisti musicali, per quanto ambo le categorie son decisamente poco frequentate: la seconda ormai è caduta in prescrizione, mentre della prima si vede qualcosa ogni tanto…
… essenzialmente grazie al fatto di aver scoperto da grande Mitsuru Adachi, di cui ho recensito in abbastanza rapida serie Rough, Touch, Miyuki, Slow step, Misora per sempre e quest’oggi H2.
Rough e Touch, va da sé, sono il top della produzione del mangaka nipponico, seguiti a mio avviso da Miyuki prima, e poi Slow step e Misora per sempre, ultimi nella graduatoria ma comunque discreti fumetti.
Come si inserisce in tale classifica H2, che poi è il manga più lungo con i suoi 34 volumi italiani?
Si inserisce grossomodo a metà gruppo: Rough e Touch sono molto lontani, e probabilmente gli è superiore anche Miyuki, anche se il tutto è molto soggetto al gusto individuale, mentre a mio avviso Slow step e Misora per sempre stanno un poco sotto.
L’idea che mi ero fatto è che Adachi si esprima meglio nelle opere medio-lunghe piuttosto che in quelle brevi, composte da pochi volumetti… e anche H2 ha confermato tale sensazione, per quanto purtroppo esso difetti di un fattore non da poco: l’originalità.
Siamo ancora alle prese con baseball, amici d’infanzia e triangoli amorosi; evidentemente l’autore non riesce-riusciva a creare altro, il che è un peccato e ovviamente un grosso limite.
Quel che è peggio è che questo è il manga in cui la parte del baseball ha più spazio in assoluto, con le partite che occupano buona parte dei volumetti proposti; piuttosto noioso per chi non segue il baseball (ossia tutto il mondo a parte Usa e Giappone). Psicologia e rapporti tra i protagonisti hanno così meno spazio a disposizione, e infatti il tutto sembra piuttosto sacrificato contando l’ampiezza dell’opera.
Davvero un peccato, perché il tocco grafico è quello solito di Adachi, molti personaggi sono ben caratterizzati e interessanti (forse più i secondari del principali, anche se molti di essi ricalcano personaggi di precedenti manga), e di spunti ce ne sono tanti.
H2, tuttavia, più che un’opera originale e brillante mi è sembrata una compilazione generale del lavoro e delle tematiche di Adachi, quasi una sorta di auto-tributo.
Ecco la trama del fumetto: Hiro Kunimi e Hideo Tachibana sono amici d’infanzia, ed entrambi sono giovani promesse del baseball scolastico. Insieme a loro giocava anche Atsushi Noda, che finisce nella scuola di Hiro, l'istituto Senkawa, il quale non ha un club di baseball. Hideo invece va al Meiwa, che ha un club di baseball già piuttosto forte.
Il triangolo sentimentale classico è completato da Hikari Amamiya, amica d’infanzia di Hiro che proprio Hiro ha presentato a Hideo, col quale la ragazza si è fidanzata… nonostante piaccia anche a Hiro, che però nella nuova scuola conosce la simpatica e sbadata Haruka Koga.
Da H2 mi attendevo qualcosa in più, per quanto non mi abbia deluso in senso totale, e infatti la valutazione dell’opera è comunque discreta.
Certo che, come detto, Touch e Rough stavano su altri livelli.
Fosco Del Nero
Titolo: H2.
Genere: manga, commedia, sport, sentimentale.
Autore: Mitsuru Adachi.
Anno: 1992-1999.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.
Genere: manga, commedia, sport, sentimentale.
Autore: Mitsuru Adachi.
Anno: 1992-1999.
Voto: 7.
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