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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 14 luglio 2020

L’uomo invisibile - James Whale

L’uomo invisibile, diretto nel 1933, finisce al terzo posto dei film più risalenti recensiti su Cinema e film, dopo Faust (1926) e Metropolis (1927). Per la cronaca, seguono a qualche distanza Susanna (1938), Scandalo a Filadelfia (1940), Il filo del rasoio (1946), La vita è meravigliosa (1946) e Il grande sonno (1946). Da lì in poi si va agli anni “50 e “60, con molti più rappresentanti.

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Herbert Wells e diretto da James Whale, specializzato in produzioni dell’orrore… per quanto possano definirsi orririfici i film di quei tempi all’occhio dello spettatore contemporaneo.

Aggiungiamo anche che il film è piuttosto breve, visto che dura appena 70 minuti, e che si situa all’interno del genere della fantascienza.

Ecco in sintesi la sua trama: in una locanda di un villaggio inglese giunge uno straniero che chiede una stanza per la notte. La cosa è strana sia perché si è fuori stagione sia perché l’uomo è completamente nascosto da abiti, cappello e fasce: di lui in pratica non si vede niente. 
Dopo poco tempo si scoprirà che si tratta di un uomo invisibile, e che si tratta del Dottor Jack Griffin, il quale per via dei suoi esperimenti è diventato invisibile, nonché pazzo, ebbro di furia omicida e di smania di potere, che non tarderà a riversare sulla comunità.
La quale reagisce in modo allarmato, per quanto sulle prime piuttosto impotente nei confronti di un uomo che non si vede…

Curiosamente, ho apprezzato L’uomo invisibile più per l’aspetto tecnico del film, che ha una regia e una fotografia molto pulite, e che inoltre riesce a barcamenarsi piuttosto bene con degli effetti speciali che all’epoca (parliamo di quasi novant'anni fa, ormai…) non dovevano essere affatto semplici. Inoltre è sempre bello vedere le ambientazioni di altri tempi, usanze e culture.
Tuttavia, ciò che avrebbe potuto essere brillante allora quanto oggi, ossia la psicologia dei personaggi e i dialoghi, è piuttosto deludente e semplicistico, e anzi per tutto il film aleggia quasi un tono da commedia, che inevitabilmente impedisce che la tensione si alzi. Forse al tempo si preferiva così, ma di fatto tono generale ed eventi cozzano parecchio.

Da cui la mia valutazione tiepida, a dispetto delle celebrazioni di cui è stato omaggiato il film… che però non mi sono mai interessate. E non è una scusante l’età del film: i grandi capolavori rimangono tali nel tempo, ma i grandi capolavori hanno una solidissima base a livello di sceneggiatura, ambientazione, personaggi e dialoghi, cosa che ne L’uomo invisibile manca.

Fosco Del Nero




Titolo: L’uomo invisibile (Invisibile man).
Genere: fantascienza, thriller.
Regista: James Whale.
Attori: Gloria Stuart, Claude Rains, William Harrigan, Henry Travers, Una O'Connor, Dwight Frye, Forrester Harvey, Dudley Digges, Holmes Herbert, E.E. Clive, Walter Brennan, John Carradine.
Anno: 1933.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.


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