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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 20 ottobre 2021

Tutti pazzi per amore - Ivan Cotroneo

Dal momento che non guardo la televisione in senso classico, ma la utilizzo solo come schermo su cui proiettare quello che voglio, non seguo le serie televisive che danno in onda in uno specifico momento. Tuttavia, anni fa incrociai la serie tv Tutti pazzi per amore e, dal momento che mi sembrava interessante e originale, me ne appuntai il nome in attesa di un momento futuro più propizio… che è arrivato di recente.

Le basi: Tutti pazzi per amore è una serie televisiva ideata da Ivan Cotroneo, realizzata tra il 2008 e il 2012 e consistente di tre stagioni di 26 episodi ciascuna.
Il suo genere è quanto mai multisfaccettato: di base è una commedia, ma ha un’altrettanto forte componente sentimentale, come suggerisce lo stesso titolo; vi sono però altre componenti: quella musicale (ogni due per tre salta fuori una canzone o un balletto), quella surreale (le scene dello studio televisivo, il paradiso, i pensieri detti ad alta voce in scene alternative, etc); non mancano anche momenti di tipo drammatico, ma sono una netta minoranza.

La storia inizia quando s’incontrano le famiglie Giorgi e Del Fiore, le quali vanno a vivere nello stesso piano di un palazzo romano: Paolo Giorgi (Emilio Solfrizzi) è un quarantenne con una figlia sedicenne, Cristina (Nicole Murgia), mentre la madre è morta; Laura Del Fiore (Stefania Rocca-Antonia Liskova) è una trentottenne con due figli, il sedicenne Emanuele (Brenno Placido) e la settenne Nina (Laura Calgani); il padre dei due vive negli Stati Uniti ed è omosessuale.
Paolo lavora in un ufficio pubblico, mentre Laura, inizialmente inoccupata, trova lavoro presso un giornale femminile, Tu donna, in cui conosce Monica, Rosa, Maya, Lea ed Elio (la prima diventa la sua migliore amica). Il migliore amico di Paolo è invece Michele (Neri Marcorè), grande rubacuori e suo collega di lavoro che però presto si licenzia per aprire un ristorante.

I personaggi da citare sarebbero tuttavia numerosissimi. Tra i principali abbiamo la sorella di Laura Stefania, col marito Giulio, la madre delle due Clelia, col marito Mario, il fratello di Michele Adriano, le zie Sofia e Filomena, Viola, Raoul, Ermanno, Natascia, Camilla, Riccardo, Giampaolo, Elisa, Eva, i ragazzi della squadra di pallanuoto allenata da Paolo.

Come dimenticare inoltre la signorina Carla e il Dottor Freis, meta-personaggi al di fuori della storia?

Sarò sintetico: la prima stagione di Tutti pazzi per amore è fantastica: originale, brillante, ben recitata e ben diretta, piena di belle trovate. 
Anche la seconda stagione si mantiene su buoni/discreti livelli, anche se inizia a vedersi qualche forzatura (per esempio si inizia ad abusare degli stratagemmi come le reazioni verbali alternative, i sogni, le canzoni).
La terza stagione è invece un mezzo disastro: le trovate originali e brillanti son quasi del tutto sparite, la trama diviene a tratti ridicola, i personaggi smentiscono se stessi non comportandosi in modo coerente col loro profilo e così via. Deve essere successo qualcosa a livello di ideazione di episodi o di regia, altrimenti il peggioramento netto non si spiega. Non a caso la serie è stata interrotta a quel punto, nonostante l’augurio interno al racconto in senso opposto (il giornale femminile rischiava di chiudere per le vendite peggiorate, ma si salva all’ultimo… cosa evidentemente non riuscita alla serie tv).

Al peggioramento generale certamente ha contribuito il continuo cambio di cast e di personaggi, che in misura ridotta può essere utile a mantenere vivace una storia, ma che in misura eccessiva rende il tutto inverosimile (vedasi ad esempio i tre grandi amori di Monica, ognuno dei quali dipinto come amore della vita e poi svanito in una bolla di sapone, a volte senza nemmeno spiegazioni).
Il passaggio tra la prima e la seconda stagione da Stefania Rocca ad Antonia Liskova a mio avviso non ha giovano troppo alla serie, così come la sparizione di Neri Marcorè, e nemmeno il tono sempre più infantile (emotivamente infantile) degli eventi e dei comportamenti dei personaggi... forse il principale protagonista dello scadimento di qualità: praticamente tra adulti e bambini non c’è differenza in termini di intelligenza e tutti si comportano in modo immaturo.
Ridicole anche certe trovate come i bambini emo.

Alla fine la valutazione data a Tutti pazzi per amore è una media tra l’8 della prima stagione, il 6.5 della seconda e il 3.5-4 della terza.
Davvero un peccato, dal momento che si trattava, in origine, di un prodotto italiano ben confezionato, originale e brillante. Memorabili alcune scene, come il ballo con musica sudamericana, il ballo con musica indiana, il ballo al ritmo di “Macho man”.

Tra i vari, da citare il cameo di Dario Argento nel ruolo di un terribile professore liceale.

Fosco Del Nero

ADDENDUM DEL 5 OTTOBRE 2024: approfitto di una nuova visione della serie, a distanza di diversi anni dalla prima, per aggiungere qualcosa... purtroppo, qualcosa di brutto, che sulle prime non avevo notato (o che avevo notato ma sottovalutato: non ricordo).
A posteriori, difatti, mi risulta evidente che nella serie in questione venivano introdotte, seppur in modo leggero (certamente più leggero delle serie americane Netflix, tanto per fare un nome), certe tematiche della suddetta agenda. 
Vado a fare un elenco sommario: il solito femminismo dilagante (e gli uomini sono tutti deboli, traditori, inaffidabili o succubi... o più cose tra queste contemporaneamente), la solita tendenza alla sessualizzazione precoce (adolescenti e bambini compresi... e viene ripreso pure un quadro raffigurante bambini seminudi, fatto che è meglio non commentare) e di basso profilo (praticamente tutti gli adulti della serie), la solita mancanza di consapevolezza (per cui i ragazzini, persino i figli, parlano da pari a pari con gli adulti/genitori, cosa che può avvenire solo in una società del tutto stupida e inconsapevole), la solita tendenza a sminuire o scoraggiare la famiglia tradizionale (modelli familiari fallimentari se non proprio ridicoli), l'adozione di extracomunitari come anche il matrimonio con extracomunitari, l'omosessualità presentata come fatto normale (coppia gay, coppia lesbica e bisessualità, per non farsi mancare niente), la poligamia proposta come ipotesi di relazione ugualmente normale, la forte tendenza materiale/egoica e letteralmente nessun elemento spiritual/esistenziale (se non la versione ridicola della religione delle due zie, atta a sminuire quella che dovrebbe essere la parte più importante dell'esperienza umana)... e senza dubbio varie altre cose che ora non mi vengono in mente.
Altre cose francamente ridicole:
- l'abbinamento emo/veganesimo, totalmente sballato (gli emo hanno disequilibri psichici e sono tendenti alla morte e all'aspetto oscuro dell'esistenza; i vegetariani/vegani sono propensi alla vita e rifiutano di uccidere animali, e in ciò dimostrano di avere meno squilibri della media umana),
- la messa in ridicolo del personaggio donna più femminile, dolce ed elegante (il quale anch'esso parte in un modo, coerente, ma poi diviene totalmente incoerente per giustificare la trama, mentre le protagoniste centrali son praticamente tutte delle sgallettate che di femminile hanno ben poco),
- le donne malmenano sempre gli uomini (psicologicamente e a volte anche fisicamente), che subiscono e non reagiscono (così imparano a far parte del patriarcato bianco!),
- ogni tanto si intravedono simboli del mondo finto-democrratico: bandiere arcobaleno, effigi di personaggi  affiliati al mondialismo, etc (ulteriore riprova della "provenienza"),
- lo stile della serie diviene sempre più antiestetico e volgare: il modo in cui le quattro donne della rivista si presentano in chiesa, per un matrimonio, è emblematico del livello di eleganza (bassissimo) raggiunto dall'opera nella terza stagione (ma i sintomi c'erano già prima, per quanto più controllati); curiosamente, la serie si dà di continuo arie di intelligenza e cultura... quando palesa un livello di intelligenza/coscienza, come già detto, molto ridotto, praticamente adolescenziale,
Ma, tra tutte, forse la cosa più grave è la solita applicazione ottusa del principio del "bisogna accettare tutto e tutti" con la quale certi poteri stanno cercando di sovvertire i valori tradizionali: nella serie, per esempio, i genitori - modelli umani del tutto inconsapevoli, sorta di adolescenti cresciuti solo alle anagrafe - accettano qualunque atteggiamento e comportamento dei figli, anche se palesemente squilibrato, come se loro non avessero la responsabilità (umana, psicologica, persino karmica) di educare i loro figli indicando loro i modelli migliori... altro che "accettiamo tutto quanto perché siamo di mentalità moderna".
Insomma, per quanto in modo soft (la serie iniziava sedici anni fa ed era proposta a un pubblico certamente più tradizionalista di quello statunitense), certe tematiche venivano già proposte... in perfetto stile finestra di Overton.
A proposito di tale tematiche, a certificare ulteriormente la provenienza della serie, un manifesto che invita a fermare il cambiamento climatico (che non esiste come evento prodotto dall'uomo e che fa parte del disegno dell'agenda mondialista... il quale infatti negli anni/decenni seguenti ha mostrato di aver totalmente infettato la televisione pubblica).
Peccato, perché in molte cose Tutti pazzi per amore, soprattutto nella prime due stagioni, propone anche tanta bellezza e tante trovate originali.



Titolo: Tutti pazzi per amore.
Genere: serie tv, commedia, sentimentale, musicale, surreale.
Ideatore: Ivan Cotroneo.
Attori: Stefania Rocca, Emilio Solfrizzi, Neri Marcorè, Carlotta Natoli, Sonia Bergamasco, Francesca Inaudi, Irene Ferri, Marina Rocco, Corrado Fortuna, Luca Angeletti, Clizia Fornasier, Laura Calgani, Nicole Murgia, Marco Brenno, Ariella Reggio, Pia Velsi, Luca Calvani, Carla Signoris, Piera Degli Esposti.
Anno: 2008-2012.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.



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