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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 7 febbraio 2024

Ladro lui, ladra lei

Son passato dalla trilogia di Poveri ma belli, conclusasi con Poveri milionari, a un altro classico di quel periodo: Ladro lui, ladra lei.
Gli anni, anzi, sono esattamente quelli: si va dal 1957 di Poveri ma belli al 1959 di Poveri milionari, passando per Ladro lui, ladra lei, datato 1958.

Gli ultimi due film citati hanno un’altra cosa in comune: l’attrice Sylva Koscina, allora sorta di sex symbol nazionale.
Quanto al regista Luigi Zampa, di lui finora ho recensito solamente un film, un altro classico con Alberto Sordi: Il vigile.

Ma veniamo alla trama di Ladro lui, ladra lei, il quale alla fine non è altro che una commedia semplice, con qualche venatura sentimentale ma più tendente al film comico: Cencio è il discendente di una stirpe di ladri, fieramente orgogliosa di esserlo, il quale va avanti tra furti, truffe e soggiorni al carcere di Regina Coeli, in cui è praticamene di casa.
Cesira è la  sua vicina e amica d’infanzia, anch’ella coinvolta in truffe di vario tipo… ma desiderosa di cambiare vita e di sistemarsi al meglio. Con tale intento va a lavorare come commessa, trovando però solamente dei datori di lavoro interessanti ad approfittarsi di lei, essendo una ragazza molto avvenente.
Anche il commerciante di stoffe Raimondi, che sulle prime gli era parso una brava persona, si allarga un po’ troppo, cosa che conduce al licenziamento e a una serie di eventi truffaldini di vario tipo.

Diciamo due cose: Ladro lui, ladra lei è un bel film, semplice ma gradevole e divertente. Sordi, talentuoso sin da giovane, regge la baracca quasi da solo, pur se aiutato da diversi comprimari.

La seconda cosa da dire è che il film non fa un bel quadro dell’Italia di allora, madre di quella di adesso (il frutto non cade lontano dall’albero): nelle periferie è pieno di gente che cerca di rubare e truffare; in centro è pieno di commercianti borghesi che non pagano le tasse e che si approfittano delle loro dipendenti; le dipendenti stesse cercano di sfruttare al meglio la loro situazione.

Inoltre, il presentare come il più simpatico il ladro inveterato, o comunque il disonesto che abusa del suo potere sugli altri (evento molto frequente nella carriera di Sordi, dal vigile al medico), è (probabilmente stato) a dir poco diseducativo.

Purtroppo i più trascurano il potere delle forme di intrattenimento, col risultato che oggi siamo arrivati alla propaganda di Netflix e in generale dei canali televisivi.

Ad ogni modo, Ladro lui, ladra lei è un film di valore, piacevole da vedere e interessante come testimonianza storica (vengono citati anche gli stipendi di alcune figure del periodo). Inoltre, è del tutto privo di volgarità, nell’eloquio e nelle scene, il che non è poco a paragone di quel che viene prodotto oggigiorno.

Fosco Del Nero



Titolo: Ladro lui, ladra lei.
Genere: commedia.
Regista: Luigi Zampa. 
Attori: Alberto Sordi, Sylva Koscina, Ettore Manni, Mario Riva, Anita Durante, Nando Bruno, Vinicio Sofia, Memmo Carotenuto, Carlo Delle Piane, Fausto Guerzoni, Mino Doro, Ada Colangeli, Antonio Acqua, Marisa Merlini, Mario Carotenuto.
Anno: 1958.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui



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