Non sono mai stato appassionato alla leggenda di Re Artù, Merlino, tavola rotonda, Sacro Graal e via discorrendo, pur con poche eccezioni.
La prima, cronologicamente parlando, è il film d’animazione Disney La spada nella roccia, il quale tuttavia è molto leggero e non affronta affatto il centro della leggenda celtica.
L’ultima, cronologicamente parlando, è il romanzo di Marion Zimmer Bradley Le nebbie di Avalon.
La volta di mezzo è la miniserie televisiva, composta in pratica di due film, Merlino, che ho visto un paio di volte ma sempre prima dell’apertura del blog. Con la terza volta, viene anche la recensione.
L’anno di realizzazione è il 1998 e il regista dietro la macchina da presa è Steve Barron, figura cinematograficamente trascurabile e più nota per i video musicali (Billie Jean di Michael Jackson per dirne uno, ma anche Madonna, Dire Straits, Culture Club, Paul McCartney, ZZ Top, etc) che non per i film.
Se il regista in questione cinematograficamente ha prodotto poco, perlomeno ci ha regalato questa miniserie di due film, per la quale ho da subito avuto un debole, anche per il ricco e valido cast che la anima: Sam Neill, Miranda Richardson, Helena Bonham Carter, Martin Short… ma anche Isabella Rossellini, Lena Headey, Rutger Hauer.
Cast evidentemente ricchissimo, con i vari attori che hanno partecipato, da protagonisti, a prodotti del calibro di Dune, Fight Club, L'uomo bicentenario, Ladyhawke, Blade runner, Il trono di spade, Velluto blu, etc.
Cast evidentemente ricchissimo, con i vari attori che hanno partecipato, da protagonisti, a prodotti del calibro di Dune, Fight Club, L'uomo bicentenario, Ladyhawke, Blade runner, Il trono di spade, Velluto blu, etc.
Ecco la trama sintetica: la Regina Mab (Miranda Richardson), regina del vecchio mondo celtico e della vecchia magia, notando che sempre meno persone credono ancora in quel mondo, decide di allevare una figura capace di risollevare le sorti della vecchia magia, che sta venendo sempre più schiacciata dall’avanzante cristianesimo. Aiutata dal suo assistente Frick (Martin Short), dà vita a un bambino, Merlino (Sam Neill), che da lì in poi alleverà e addestrerà come mago.
Le divergenze tra i due, però, porteranno a una separazione tra la regina e il mago, la quale segnerà le sorti di tante persone e di un intero popolo. Tra i personaggi di volta in volta manovrati, dall'uno o dall'altra, vi sono Re Artù (Paul Curran) e Ginevra (Lena Headey), Lancillotto (Jeremy Sheffield) e Morgana (Helena Bonham Carter), Lady Nimue (Isabella Rossellini) e altri ancora, in una sorta di eterno dualismo e di opposti disegni e obiettivi.
Stanti i numerosi avvenimenti, nonché la lunga durata dell’opera qualora la si voglia concepire come unico film (siamo sulle tre ore), è impossibile sintetizzare tutto in modo agile.
Mi limito a sottolineare come la leggenda di Artù, Merlino, Mab, Morgana e soci sia assai incerta e indistinta, tanto che non vi è una sola versione ufficiale, ma tante versioni, comprensive di valori assai diversi dei personaggi (si pensi alla figura di Morgana, a volte buona e a volte cattiva, a volte potente e a volte marionetta).
Ignorerò quindi tale fattore, rimanendo solo nell’ambito prettamente filmico e narrativo.
In questo senso, Merlino a me piace molto, e anzi lo trovo, oltre che visivamente bello, anche emotivamente intenso, e persino didattico: non sono enunciati principi esistenziali, ma il tutto sa molto di storia di formazione e di sviluppo di saggezza, per i personaggi e per gli spettatori, alle prese con paure, desideri personali, attaccamenti, passioni, amore, visioni miopi e visioni più lungimiranti: una bella sintesi del percorso interiore di ogni singolo essere umano.
Se pure l'opera non ha una genesi didattica, tuttavia qualche frase di valore ogni tanto spunta, come le seguenti.
“Studiai giorno e notte. Imparai a distinguere le forze invisibili che governano questo nostro mondo e riuscii a penetrare i segreti che esistono sotto le superfici e dietro gli specchi.”
“Io voglio che tu usi il potere che hai dentro.”
“Re giusto, re cattivo… tu giudichi troppo, troppo in fretta.
Imparerai.”
“Qui ho trovato la pace: nella preghiera e nella meditazione.
Una pace che non avevo mai conosciuto e che va oltre la mia comprensione.”
“Il suo regno inizia ora nel sangue, e si concluderà un giorno alla stessa maniera.”
“Era come il sogno: il sogno di un sogno.”
In conclusione, Merlino è un film, o più precisamente una miniserie televisiva, di ottima fattura: sconta un poco il fattore tecnologico, visto che oramai è vecchio di oltre vent’anni, ma si difende comunque bene per la qualità che porta nonché per alcune scelte registiche interessanti.
Fosco Del Nero
Titolo: Merlino (Merlin)
Genere: fantasy.
Regista: Steve Barron.
Attori: Sam Neill, Miranda Richardson, Helena Bonham Carter, Martin Short, John Gielgud, Rutger Hauer, James Earl Jones, Isabella Rossellini, Paul Curran, Lena Headey, Jeremy Sheffield, Mark Jax, John McEnery, Thomas Lockyer.
Anno: 1998.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.