Non mi ricordo perché mi ero segnato il titolo de La tela di Carlotta, il film recensito quest’oggi sul blog.
Di sicuro non per il regista, visto che il nome di Gary Winick non mi diceva niente, e in effetti la sua filmografia non ha nulla di notevole.
Più probabile per la presenza nel cast della giovanissima Dakota Fanning, sorta di enfant prodige del cinema americano, che pur giovanissima ha già all’attivo un certo curriculum, tra cui film come Mi chiamo Sam, La guerra dei mondi, Push, i vari Twilight.
Ne La tela di Carlotta interpreta il ruolo della piccola Fern Arable, che si intenerisce di fronte al cucciolo più debole di una cucciolata di maialini e, piuttosto che destinarlo al macello come era intenzionato a fare il padre, praticamente lo adotta, iniziando un vero e proprio rapporto di amicizia.
Il maialino si chiama Wilbur, e insieme a lui conosceremo gli altri animali della fattoria degli Zuckerman, gli zii di Fern ai quali viene affidato il maiale una volta divenuto troppo grande per essere tenuto in casa.
E, sorpresa, si tratta di animali parlanti, molto umanizzati quindi: cavalli, mucche, oche, topi… e anche un ragno, che poi è la Carlotta del titolo del film.
I suddetti animali, presi a compassione per il destino dei maialini primaverili (e quindi anche di Wilbur), che normalmente non arrivano a vedere il Natale, cercano di escogitare un modo per salvargli la vita… e sarà proprio Carlotta la principale regista di tale disegno…
La tela di Carlotta è tratto dall’omonimo libro di E.B. White, scritto nel 1952 e diventato un classico per l’infanzia… che però io non conoscevo.
Tanto classico che era già stato girato, negli anni "70, un film tratto da esso, ovviamente meno tecnologico di questo, il quale sfruttando i mezzi moderni mischia recitazione e computer grafica per i vari animali parlanti.
Il risultato è un film veramente dolce, a tratti irresistibile, che dietro una storia fantastica e infantile nasconde principi esistenziali importanti: il rispetto per la vita in tutte le sue forme (il maiale, il ragno, etc), l’amicizia inter-razziale e inter-specie, la bellezza della natura, la bellezza e la specialità di ogni cosa, anche la più scontata e semplice.
A questo riguardo non posso non inserire nella recensione il dialogo con il padre durante il quale la bambina salva la vita al maialino appena nato.
"Che vuoi farci? Va' a dormire."
"Non lo ucciderai, vero?"
"È il più gracile. E ora vai a letto."
"No, non è giusto. Che colpa ha se è nato piccolo? Se nascevo piccola uccidevi anche me?"
"Certo che no: una cosa è una bambina e un'altra è un maialino gracile."
"Non c'è differenza; è ingiusto e scorretto. Come puoi essere così crudele?"
E aggiungo anche altre due citazioni.
A questo riguardo non posso non inserire nella recensione il dialogo con il padre durante il quale la bambina salva la vita al maialino appena nato.
"Che vuoi farci? Va' a dormire."
"Non lo ucciderai, vero?"
"È il più gracile. E ora vai a letto."
"No, non è giusto. Che colpa ha se è nato piccolo? Se nascevo piccola uccidevi anche me?"
"Certo che no: una cosa è una bambina e un'altra è un maialino gracile."
"Non c'è differenza; è ingiusto e scorretto. Come puoi essere così crudele?"
E aggiungo anche altre due citazioni.
"A volte quando prendi due cose ordinarie e le metti insieme al momento giusto, c'è la possibilità che le due cose diventino meno ordinarie."
"A quella primavera se ne aggiunsero molte altre, e tutto perché qualcuno, osservando una creatura umilissima, aveva colto la sua grazia, la sua bellezza e la sua nobità."
"A quella primavera se ne aggiunsero molte altre, e tutto perché qualcuno, osservando una creatura umilissima, aveva colto la sua grazia, la sua bellezza e la sua nobità."
In conclusione, La tela di Carlotta è un film che ha più di un motivo per essere visto, e che dunque consiglio ai miei lettori.
Nel caso, buona visione.
Fosco Del Nero
Titolo: La tela di Carlotta (Charlotte's web).
Genere: fantastico, commedia.
Regista: Gary Winick.
Attori: Dakota Fanning, Essie Davis, Kevin Anderson, Louis Corbett, Robyn Arthur, Julian O'Donnell.
Anno: 2006.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.