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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 24 aprile 2018

Segnali dal futuro - Alex Proyas

Il nome di Alex Proyas rimarrà per sempre scritto nella storia del cinema per via di due film: Il corvo, reso celebre dalla morte sul set di Brandon Lee, e Dark City, affascinante affresco fantascientifico che prende a piene mani dallo gnosticismo.

Sono poi seguiti altri film, anche di buon valore, come Io, robot, ma niente che abbia replicato i primi lavori di Proyas.
Che comunque, regista poco prolifico (un film ogni quattro o cinque anni), ogni tanto ci ha riprovato: gli ultimi due suoi tentativi sono stati Segnali dal futuro e Gods of Egypt, e la recensione di oggi si occupa del primo dei due.

Che ho guardato, nonostante la presenza in esso di Nicolas Cage, l’attore di Hollywood che ritengo più sopravvalutato… che probabilmente senza le sue forti parentele e amicizie nel mondo del cinema non avrebbe fatto una grande carriera, e che anzi non l’ha fatta nemmeno così: è vero che tendo ad evitarlo, ma l’unico buon film con lui protagonista che ho visto è stato Il ladro di orchidee.

Ad ogni modo, mettiamo da parte le preferenze personali e andiamo alla trama sommaria di Segnali dal futuro, film che oscilla tra fantascienza, horror, drammatico e psicologico, e che si iscrive nel filone delle storie apocalittiche da fine del mondo: John Koestler è un professore di astrofisica, ateo e cinico, provato nella sua fede interiore dal fatto di aver da poco perso la moglie in un incidente. Egli vive ora solo col figlio Caleb: se il padre è un po’ strano, col suo grugno da depresso cronico, il figlio non è da meno: ha bisogno di un apparecchio per sentire bene, e ogni tanto percepisce bisbigli e voci misteriose.
Proprio come, nello stesso luogo ma cinquant’ann fa, succedeva ad un’altra bambina: Lucinda Embry, bambina che sentiva voci misteriose che le dettavano cose e numeri, e che la mandavano a volte in trance, tanto da farla nascondere nella cantina della scuola a incidere la porta dall’interno con le unghie sanguinanti.
Il giorno in cui verrà aperta la capsula del tempo della scuola elementare che conteneva dei disegni sul futuro fatti dai bambini della scuola, a Caleb toccherà in sorte proprio il disegno di Lucinda, che però non è un disegno, ma una serie di numeri apparentemente senza senso.
Che però John a un certo punto scoprirà essere le date di tutti i maggiori disastri mondiali dei decenni passati (quindi quelli futuri della bambina di cinquant’anni prima), con tanto di preciso numero di morti scritto accanto.
E c’è una data finale a dir poco inquietante…

Il genere del film si è detto: fantascienza apocalittica con forti venature psico-drammatiche, e con inserimenti di poteri paranormali, preveggenza e telepatia.
E, anche qui, le figure “direzionali” che tanto piacciono a Proyas: stavolta, però, le presenze aliene non sarebbero malvagie, bensì benigne.

Il problema, però, è che Segnali dal futuro non si regge troppo bene sulle sue gambe: Nicolas Cage è troppo preso dalla sua espressione drammatica e pesante (pesante anche nel fisico e nel volto, invecchiato davvero male); non vi è nessun attore di spessore a prendersi il peso del film; la trama, dapprincipio interessante e promettente, si perde nella confusione di generi e negli stereotipi dell’uno e dell’altro genere; il film è di una pesantezza unica, e a tratti annoia parecchio; alcuni effetti speciali sono belli, mentre altri pacchiani; ma soprattutto, si ha la sensazione che il film ogni tanto scivoli nel ridicolo involontario, ed è una sensazione davvero pessima per un film che invece vorrebbe segnalarsi come film da un lato teso e dall’altro emozionante.
Lo stesso finale è grandemente deludente e inverosimile.

Insomma, Segnali dal futuro è un film che non merita la visione, e Alex Proyas è un regista che sembra aver già dato il meglio di sé… ma naturalmente spero di essere smentito.

Fosco Del Nero



Titolo: Segnali dal futuro (Knowing).
Genere: fantascienza, drammatico, horror, psicologico.
Regista: Alex Proyas.
Attori: Nicolas Cage, Rose Byrne, Chandler Canterbury, Lara Robinson, Ben Mendelsohn, Terry Camilleri, Adrienne Pickering, Liam Hemsworth, Danielle Carter.
Anno: 2009.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.

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