Avevo già visto due film di Makoto Shinkai, regista giapponese di animazione, ed ero rimasto letteralmente impressionato per la bellezza visiva: ambientazioni spesso cittadine, ma anche tanto verde, cielo, pioggia, animazioni dei personaggi fluide e convincenti, giochi di luce incredibilmente belli.
Non avevo valutato capolavori 5 centimeters per second e Il giardino delle parole, i due film in questione, per mere questioni di sceneggiatura, giacché mancava loro una profondità importante, si rimaneva su temi un po’ sentimentaloidi e banalotti, che a mio avviso abbassavano un po’ il tono del lavoro di Shinkai.
Finalmente, con Kimi no nawa - Your name, ho iniziato a vedere quella profondità e quell’originalità che mancava ai film visti in precedenza, unite alla solita bellezza dei lavori di Shinkai, e difatti il risultato finale è decisamente più notevole.
Ecco la trama sintetica di Kimi no nawa - Your name (film non ancora importato in Italia, e infatti l’ho visto in lingua originale e con i sottotitoli in inglese): siamo nel Giappone del 2010 e seguiamo la vita di Mitsuha Miyamizu, una ragazza che vive nel piccolo paese di montagna di Itomori, non lontano da Tokyo e che sogna proprio Tokyo, e magari di vivere la vita di qualcun altro, visto che la sua non le piace.
Sarà accontentata: un giorno si sveglierà nel corpo di Taki Tachibana, un ragazzo che vive e lavora proprio a Tokyo, il quale a sua volta si sveglierà nel corpo di Mitsuha.
Non per sempre, bensì secondo periodi: vanno e vengono casualmente, ma ormai tanto spesso che i due prendono a lasciarsi l’un l’altro appunti su quello che hanno fatto, sugli impegni del giorno dopo, e ovviamente iniziano a influenzare le rispettive vite a seconda delle loro personalità.
Un giorno Taki prova a chiamare al cellulare Mitsuha (perché non lo abbiano fatto subito è un’enorme crepa nella storia, neanche considerata o spiegata) e scopre che non risponde e che, anzi, la ragazza risulta essere… non dico altro, se non che si parla di diversi "livelli" di esistenza.
Ho già detto che Your name è visivamente stupendo.
I due personaggi principali sono simpatici e gradevoli, ed è molto gradevole anche l’alternarsi dell’ambientazione tra la città, con le sue luci e il suo movimento, e la campagna, con il suo ritmo più lento e immerso nella natura.
La storia è fortemente fantastica, per certi versi poco credibile, e peraltro chiama in ballo non solo il trasferimento corporeo, ma anche diversi livelli temporali, comete che si schiantano sulla Terra (producendo effetti ben poco consistenti, a occhio) e altro ancora.
Questo è forse il suo punto debole, ma chiudendo un occhio su tale fattore ne esce fuori un film che è un’esperienza visiva notevole, finalmente gradevole anche nei contenuti.
La bellezza visiva delle opere di Makoto Shinkai, comunque, è un motivo sufficiente per vederle, e infatti, dopo aver già visto 5 cm per second, Il giardino delle parole e Your name (due mediometraggi e un lungometraggio), ho già in programma di vedere anche gli altri lavori da lui realizzati: Oltre le nuvole - Il luogo promessoci, Viaggio verso Agartha, Someone's gaze (due lungometraggi e un corto).
Anzi, pur ognuno con le sue specificità nel campo dell’animazione, Makoto Shintai è ora uno dei miei tre registi giapponesi preferiti: il primo è ovviamente Hayao Miyazaki (cui aggiungo il figlio in ottica familiare) e l’altro è Mamoru Hosoda.
Vedremo chi dei tre continuerà a produrre più opere belle… o se qualcuno sarà scalzato sul podio da qualcun altro.
Buona visione a chi vorrà.
Fosco Del Nero
Titolo: Your name (Kimi no nawa).
Genere: animazione, fantastico, sentimentale.
Regista: Makoto Shinkai.
Anno: 2015.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.