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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 5 novembre 2019

Under the skin - Jonathan Glazer

È davvero difficile riuscire a trovare un senso per Under the skin, il film diretto da Jonathan Glazer nel 2013 e basato sul romanzo Sotto la pelle, di Michel Faber.
E non parlo del senso del film, ossia la sua trama, ma del fatto che avesse senso girarlo. D’altronde, è stato girato di tutto, per cui anche questo non dovrebbe sorprendere.

L’unica cosa che dovrebbe sorprendere, forse, è che lo si trovi in qualche classifica tra i migliori film di fantascienza di tutti i tempi, cosa che per l’appunto mi aveva indotto a guardarlo pur senza conoscere il regista… o meglio, senza ricordarmi di lui, pur avendo visto tanto tempo fa Birth - Io sono Sean, mentre non avevo mai sentito il titolo del terzo film della sua breve filmografia, ossia Sexy beast - L'ultimo colpo della bestia (entrambe le cose mi avrebbero probabilmente dissuaso dalla visione).

Come prima cosa, ecco la sintesi della trama di Under the skin: a Glasgow, in Scozia, un motociclista recupera il corpo di una ragazza morta, che poi verrà spogliata da un’altra ragazza, la quale si veste con gli abiti della prima.

Questa seconda ragazza, chiamata Laura (una Scarlett Johansson mai così nuda, già vista nel blog in Scoop, Match point, Vicky Cristina Barcelona, The Island, Lucy e The prestige), è in realtà un’aliena, che passa il suo tempo girando per la città con un furgone, preferibilmente di notte e preferibilmente in quartieri un po’ degradati, adescando uomini grazie alla sua grande avvenenza. Una volta adescati, li conduce in una sorta di luogo onirico, dove essi diverranno una specie di carburante per le macchine degli alieni (l’uomo motociclista è anch’egli un alieno).
Un giorno, però, la ragazza conosce un ragazzo gravemente deformato nel volto: dapprima lo adesca, ma poi ne ha compassione e lo lascia andare. Da quel momento, in lei iniziano a crescere delle emozioni “umane”, e si apre ad esperienze emotive e sensoriali come mangiare una torta, girare nella natura, fare l’amore, etc.

Il film essenzialmente è questo, e riguarda il tema trito e ritrito dell’essere alieno che diventa umano: il concetto forse più antropocentrico e banale che possa esistere, affrontato peraltro in talmente tanti altri film che, per accostarsi ad esso in modo notevole, occorre farlo con una certa originalità.

Under the skin, per certi versi, la ha: il film, piuttosto lungo con i suoi 107 minuti, è lentissimo, privo di colonna sonora, quasi privo di dialoghi, e propone una notevole dose di bellezza visiva: non solo Scarlett Johansson, ma anche e soprattutto tanti bei panorami della Scozia, tra mare e montagna, tra alberi e neve che cade, tutto ciò confezionato in una fotografia piuttosto notevole.

Il problema è che il film ha una sceneggiatura piuttosto ridicola, finale compreso, non riesce affatto a risollevarsi dallo spunto di partenza assai banale, e anzi si fa ricordare per una forte pesantezza.
E infatti ha avuto uno scarso successo, sia di pubblico che di critica.

Non basta esser strani per essere belli.

Fosco Del Nero



Titolo: Under the skin (Under the skin).
Genere: fantascienza, psicologico, drammatico.
Regista: Jonathan Glazer.
Attori: Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin, Scott Dymond, Michael Moreland, Jessica Mance.
Anno: 2013.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.


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