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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 6 novembre 2019

Vero come la finzione - Marc Forster

Vero come la finzione è la prova provata che si può ancora essere originali, nonostante tutti i libri e tutti i film che sono stati prodotti: il film di Marc Forster, anzi, lo è partendo da un’idea tutto sommato semplice, quella per cui a un certo punto il protagonista della storia inizia a sentire una voce che narra la sua storia, ossia racconta esattamente quello che sta facendo.

Andiamo allora subito alla trama, per avere un’idea più completa di Vero come la finzione: Harold Crick (Will Ferrell; Melinda e Melinda, Zoolander, 2 single a nozzeStarsky & Hutch) è un agente del fisco super-preciso, un tipo che conta il numero dei gradini delle scale e il numero dei movimenti dello spazzolino da denti, e che sa eseguire complicate operazioni matematiche mentalmente. La sua vita scandita e noiosa riceve una bella scossa nel momento in cui, proprio mentre una mattina sta contando le spazzolate dello spazzolino da denti, inizia a sentire una voce, la quale descrive esattamente quello che egli sta facendo, come fosse un narratore che racconta una storia. Un narratore onnisciente, che a un certo punto, in una di quelle “visite casuali”, gli preannuncia la sua imminente morte.
Come presumibile, la vita di Harold salta un po’ per aria: inizialmente credutosi pazzo, egli si rivolge poi a un esperto di trame, il professor Jules Hilbert (Dustin Hoffman; Tootsie, I heart huckabees - Le strane coincidenze della vita, Ishtar, Il laureato, Piccolo grande uomoRain man), il quale gli farà da consulente in quella bizzarra vicenda.

Vicenda in cui entreranno, pur a titolo assai diverso, due donne: la prima è Ana Pascal (Maggie Gyllenhaal; Donnie Darko, Il ladro di orchidee, Crazy heart), e la seconda è Kay Eiffel (Emma Thompson; Casa Howard, Molto rumore per nulla, Nel nome del padreHarry Potter e il prigioniero di Azkaban).

Non anticipo cosa avviene nel film e cosa infine si rivela essere la voce che sente Harold, e mi limito ora a lasciare un mio commento.
Detto dell’originalità dello spunto iniziale, va necessariamente sottolineata anche l’originalità e direi persino la brillantezza della regia: allo spettatore più legato a inquadrature classiche potrebbe anche non piacere, ma io l’ho trovata adorabile, specialmente abbinata alla voce fuori campo del narratore.
Anche la figura di Harold Crick, pur se meno originale (un uomo iper-mentale e super-matematico), è efficace, e ben portata avanti da Will Ferrell. Mi è piaciuta molto meno invece Maggie Gyllenhaal, tanto che avrei affidato il suo ruolo a qualche altra attrice, ma fa niente.
Molto bene Dustin Hoffman, ma non è una novità, e bene anche Emma Thompson, che comunque non mi fa impazzire in generale.

Un appunto personale: un film con un tale spunto di partenza avrebbe facilmente potuto avere un contenuto di genere esistenziale, o quantomeno una morale, che invece mancano del tutto: c’è solo la storia.

Nel complesso, ho assai apprezzato Vero come la finzione, film originale e molto ben diretto… anche se una volta concluso rimane il dubbio del fatto che avrebbe potuto esser un film più importante.

Fosco Del Nero



Titolo: Vero come la finzione (Stranger than fiction).
Genere: commedia, drammatico, surreale.
Regista: Marc Forster.
Attori: Will Ferrell, Maggie Gyllenhaal, Dustin Hoffman, Queen Latifah, Emma Thompson, Tom Hulce, Tony Hale, Denise Hughes, Linda Hunt.
Anno: 2006.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.


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