Dopo aver visto gli ultimi tre film della produzione di Leonardo Pieraccioni (Finalmente la felicità, Un fantastico via vai, Il professor Cenerentolo), tutti e tre non all’altezza dei suoi primi (e secondi) lavori, ho deciso di rivedermene qualcuno dei primi, sia perché visti prima di aprire il blog e quindi non ancora recensiti, sia per verificare che il non essere all’altezza degli ultimi fosse un fatto oggettivo oppure un mio ricordo del passato.
Ecco così che arriva sul blog la recensione di Fuochi d’artificio… che peraltro all’epoca non era uno dei miei film preferiti tra quelli di Pieraccioni.
Cominciamo subito con la trama sommaria del film: il film si apre con il protagonista, Ottone (Leonardo Pieraccioni), che in un’ambientazione turistico-tropicale racconta a uno psicanalista gli eventi bizzarri della sua vita, e si chiude con la medesima ambientazione. Nel mentre, c’è il racconto del protagonista, che racconta allo psicanalista la sua vita, le donne che gli hanno girato intorno e come è andato a finire.
La storia si apre con il tradimento e l’abbandono della fidanzata storica di Ottone, Mara (Anita Caprioli), e con Ottone che si rifugia dalla sua amica del cuore Barbarina (Barbara Enrichi), fidanzata col romano e romanesco Er patata (Roberto Brunetti), nonché dalla loro vicina Demiù (Mandala Tayde). Dopo una lunga serie di appuntamenti infruttuosi, il ragazzo conoscerà la bellissima Luna (Vanessa Lorenzo), di cui si innamorerà all’istante, ricambiato.
Dopo l’iniziale luna di miele, si scopriranno però gli scheletri nell’armadio, che lo porteranno tra le braccia di altre donne, tra cui la sua collega di lavoro Lorenza (Claudia Gerini), a lungo corteggiata dallo strambo amico di Ottone Germano (Massimo Ceccherini)… e non dico altro per non svelare troppo.
Mi limito a evidenziare i cameo di Bud Spencer e di Alessandro Haber, e anche le particine di Gabriella Pession e Milena Miconi, che rendono Fuochi d’artificio un film ad alto tasso di bellezza femminile, persino più degli altri film di Pieraccioni, che pur non hanno mai avuto carenze in questo senso.
Fuochi d’artificio, venuto subito dopo il successo clamoroso de Il ciclone, lo ha essenzialmente bissato come incassi, ma non del tutto come gradimento, e a ragione.
Rimane comunque un’ottima commedia umoristica, piena di battute e di gag, con certe ingenuità ma essenzialmente con tutto quanto serve e con i tempi giusti.
Presenti tutti i cliché di Pieraccioni: il tradimento, l’uomo comune a cui capita la top model di turno, gli amici strani, protagonisti piuttosto popolani, un lavoro anomalo, la felicità sentimentale finale.
È tutto confermato: non solo i cliché ma la qualità del cinema di Pieraccioni. Gli ultimi lavori sono nettamente inferiori ai suoi primi, e non era solo un ricordo di tarda adolescenza.
Visto che ormai ci sono, me li riguarderò tutti per averli recensiti sul blog, via, compreso I laureati, l’unico film del regista toscano che non ho mai visto.
Fosco Del Nero
Titolo: Fuochi d’artificio.
Genere: commedia, comico, sentimentale.
Regista: Leonardo Pieraccioni.
Attori: Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Vanessa Lorenzo, Mandala Tayde, Claudia Gerini, Bud Spencer, Barbara Enrichi, Claudio Santamaria, George Hilton, Alessandro Haber.
Anno: 1997.
Voto: 7.
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