Come prima cosa, una piccola introduzione linguistica: si dice "viavai" e non "via vai", e quindi il film recensito quest'oggi avrebbe dovuto intitolarsi Un fantastico viavai, con la grafia corretta e non con quella sbagliata con cui è stato pubblicizzato.
Veniamo ora a noi: i film di Leonardo Pieraccioni mi son sempre piaciuti: da Il ciclone in poi (dico da Il ciclone perché non ho mai visto I laureati, che comunque per fama positiva penso di poter aggiungere al gruppo) il regista toscano ha sempre prodotto film di buon valore, ironici, leggeri e dissacranti, e a loro modo rappresentativi dei tempi.
Questo, almeno, fino a Ti amo in tutte le lingue del mondo; dopo di esso, son seguiti due film decenti ma non imperdibili, ossia Una moglie bellissima e Io & Marilyn.
Dopo di essi, ho praticamente smesso di seguire Pieraccioni, salvo decidere adesso di ridargli una chance, nonostante fama, incassi e gradimento nettamente in calo (in particolare, gli esiti al botteghino sono in discesa libera).
Avevo così pensato di vedermi tutti e tre i film mancanti, ossia Finalmente la felicità, Un fantastico via vai e Il professor Cenerentolo, anche se la visione del secondo dei tre mi sta già facendo vacillare nella mia decisione.
Difatti, Un fantastico via vai è in assoluto il più brutto dei film di Pieraccioni che ho visto, e per distanza.
Non c’è nemmeno da discutere su battute, gag, situazioni e personaggi: pare semplicemente che il regista abbia perso il tocco, o banalmente che sia terminata l’ispirazione, o ancor più banalmente che sia invecchiato dentro ancora prima che fuori (elemento il quale peraltro è il perno centrale del film).
Tra l’altro, gli è cambiata parecchio la voce, cosa strana.
Ma andiamo alla trama sommaria di Un fantastico via vai: Arnaldo Nardi (Leonardo Pieraccioni), un banchiere di 45 anni, è in crisi con la moglie Anita (Serena Autieri), che, sospettando un suo tradimento, in realtà inesistente, gli intima di non presentarsi più a casa. L’uomo, pur innocente, decide di dar seguito all’invito di sua moglie e si cerca una camera in affitto presso un appartamento di studenti: in assenza di concorrenti di livello umano, verrà preso proprio lui, per quanto un po’ anzianotto.
Egli così conoscerà Camilla, Anna, Marco ed Edoardo, ed entrerà a far parte delle loro vite, tra gravidanze, studi, ambizioni, relazioni personali, etc.
Da citare anche i personaggi dei due colleghi di Arnaldo, Esposito e Giovannelli, interpretati dai comici Marco Marzocca e Maurizio Battista.
Piccole parti inoltre per Giorgio Panariello e per Massimo Ceccherini, vecchi compagni di riprese di Pieraccioni.
In buona parte abbiamo molti topos di Pieraccioni: una coppia in crisi, degli amici mezzo fuori di testa, un gruppo di giovani, battute e gag varie, la voce fuori campo del protagonista…
… eppure manca la verve e la freschezza delle origini e dei successi di Pieraccioni. Anzi, si riesce nell’impresa di rendere poco divertenti pure le due spalle prese da Zelig, nonché di essere pacchiani e banali molto spesso.
Forse mi guarderò anche gli altri due film recenti, ma non ho buone sensazioni.
Fosco Del Nero
Titolo: Un fantastico via vai.
Genere: comico, commedia.
Regista: Leonardo Pieraccioni.
Attori: Leonardo Pieraccioni, Serena Autieri, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Marianna Di Martino, Chiara Mastalli, Giuseppe Maggio, David Sef, Alice Bellagamba, Massimo Ceccherini, Giorgio Panariello.
Anno: 2013.
Voto: 4.5.
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