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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 20 maggio 2020

Il bambino d’oro - Michael Ritchie

Il film recensito oggi è Il bambino d’oro.

In vita mia ho visto davvero pochi film di Eddie Murphy, e infatti nel blog finora non ce n’era recensito manco uno.
Non che l’attore mi fosse antipatico, ma semplicemente non mi diceva niente con tutto quel ridere e quelle battute un po’ scontate e popolari.

Al regista Michael Ritchie invece è andata un poco meglio: nel blog figura il suo Lo strizzacervelli, commedia che peraltro mi era anche piaciuta abbastanza.

Siamo nel 1986, cosa evidente negli abiti, nella musica e nell’atmosfera generale, anche se gli anni “80 cercano di farsi un po’ da parte per lasciare campo al Tibet e ai suoi misteri, sotto forma di un bambino dai poteri esp.

Ecco la trama de Il bambino d’oro, film che si muove tra commedia, fantastico e azione: Chandler Jarrell (Eddie Murphy) è un investigatore specializzato nel ritrovamento di bambini scomparsi, che sta indagando sul caso di una ragazza sparita, tale Cheryl. Il caso in questione farà incrociare la sua strada con quella di Kee Nang (Charlotte Lewis), una bella donna che chiede la sua consulenza per il caso di un bambino rapito. Non si tratta però di un bambino normale, ma di un piccolo monaco buddhista dotato di poteri straordinari… come li detiene il suo rapitore, tale Sardo Numspa (Charles Dance; il Tywin Lannister di Trono di spade e il nonno-magnate di O.C. - Orange County… ma qui molto più giovane).
Abbiamo quindi i buoni da una parte, sorretti dall’umorismo leggero di Chandler e dalla dinamicità attraente di Kee, e i cattivi dall’altra, capitanati da Sardo… che è più cattivo di quanto sembri.

Veniamo al commento de Il bambino d’oro: intanto, un film che ha come protagonista negativo uno che di nome si chiama Sardo comincia già male… e purtroppo il film non si risolleva mai, dimostrandosi esattamente quello che sembra fin dal suo avvio: un film leggerissimo, per un target di pubblico ampio, che si muove tra azione e umorismo, tutto di livello piuttosto basico, e che utilizza la religione buddhista come escamotage per mettere su uno spettacolo di tipo fantastico. Il che sarebbe esattamente come se in India, Cina o Giappone inscenassero la religione cattolica come qualcosa oscillante tra stranezza, superstizione e mitologia.
Beh, per certi versi lo sarebbe, ora che ci penso.

Torniamo al film: Il bambino d’oro è simpatichino e offre qualche momento di leggero divertimento, nonché qualche scenario visivamente bello, ma non va oltre questo… e oltre la risata del doppiatore di Eddie Murphy. Avrebbe anche qualche contenuto interessante dal punto di vista esistenziale, tra reincarnazioni e proiezioni astrali, ma le cose sono appena citate e comunque trattate in modo esclusivamente spettacolarizzato, per cui qualunque ipotesi di valore in questo senso decade alla base.
Vedete voi se il prodotto vi interessa.

Fosco Del Nero



Titolo: Il bambino d’oro (The golden child).
Genere: commedia, fantastico, azione.
Regista: Michael Ritchie.
Attori: Eddie Murphy, Charlotte Lewis, Charles Dance, J.L. Reate, Victor Wong, Randall 'Tex' Cobb, James Hong, Shakti Chen, Tau Logo, Tiger Chung Lee, Pons Maar, Peter Kwong.
Anno: 1986.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


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