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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 27 maggio 2020

Dead man - Jim Jarmusch

Dead man è il secondo film diretto da Jim Jarmusch che vedo,  dopo Broken flowers.
Il primo non mi aveva entusiasmato, così come non mi ha entusiasmato il secondo, pur catturando una stretta sufficienza.

Andiamo subito a leggere la trama sommaria di Dead man, film del 1995 con un giovanissimo Johnny Depp (accompagnato da altri nomi importanti allora oppure oggi come John Hurt, Crispin Glover, Alfred Molina, Gabriel Byrne… e c’è pure Iggy Pop): siamo nell’America di fine 800, tra cowboy, saloon, treni e nativi, quando il giovane William Blake (Johnny DeppLa nona portaI pirati dei Caraibi - La maledizione della prima lunaIl mistero di Sleepy HollowAlice in wonderlandEd WoodDark shadowsLa sposa cadavere, Edward mani di forbice), che si chiama proprio come il noto poeta, arriva nella desolante cittadina di Machine, forte di una lettera d’assunzione presso la ditta di tale John Dickinson, il quale è una sorta di boss del paese. Gli viene però preannunciato che si tratta di un’azienda poco affidabile, e difatti il ragazzo si trova appiedato, senza lavoro, senza soldi e senza sapere dove andare.
Il destino giungerà in suo soccorso, e in qualche modo egli si troverà sì ferito e fuggitivo, ma con una nuova carriera tra le mani, assistito dal grosso nativo indiano Nessuno… ma anche inseguito da tre sicari assassini.
Man mano che passa il tempo, il giovane smette i panni del timido contabile che era stato prima del viaggio, e indossa sempre più quelli del pistolero tutto d’un pezzo e lesto di pistola, fino al finale della storia.

Dead man è considerato un western sui generis, ed è inevitabile che sia così: intanto essendoci protagonista Johnny Depp non avrebbe potuto essere un western normale; ma tutto quanto è particolare, dalla colonna sonora alla sceneggiatura, dall’atmosfera alle battute.
Il tutto vorrebbe forse assumere i connotati di un western onirico, o forse anche “esistenziale”, ma in questo devo dire che non ha troppo successo.
È curioso, sì, e per certi versi interessante, e certamente propone personaggi insoliti, dal killer cannibale al trio di pistoleri omosessuali (oddio, forse ho sbagliato esempi), e inoltre ha ottimo gioco con il suo bianco e nero e la sua fotografia curata, ma non è un film imperdibile, diciamo, che non si distingue per nulla se non per la buona fotografia e lo stile vagamente surreale.
Ah, e anche per i peggiori nativo-americani della storia del cinema, dal momento che è stato scelto di mettere nei loro posti attori non nativi.

In conclusione, ho apprezzato Dead man per alcune cose, mentre per altre no, e in generale mi ha lasciato perplesso che alcuni considerino tale film un capolavoro. Ma forse solo perché è anomalo e alcuni celebrano le cose anomale per il solo fatto che sono tali, dimenticandosi che quella è una questione di differenze orizzontali, mentre occorre badare soprattutto alle differenze di tipo verticale.

Detto che non sono stato folgorato sulla via di Damasco, Jim Jarmusch avrà una terza e ultima occasione con Solo gli amanti sopravvivono; in caso di esito negativo, pazienza e cari saluti.

Chiudo con due frasi del film che mi sono segnato.

“Le cose che sono simili in natura finiscono per assomigliarsi.”

“Con chi stai viaggiando?”
“Con Nessuno.”
“Dove sei diretto?”
“Non lo so.”

Fosco Del Nero



Titolo: Dead man (Dead man).
Genere: avventura, western, commedia.
Regista: Jim Jarmusch.
Attori: Johnny Depp, Lance Henriksen, Gary Farmer, Alfred Molina, Crispin Glover, Michael Wincott, Eugene Byrd, John Hurt, Robert Mitchum, Iggy Pop, Gabriel Byrne, Jared Harris, Mili Avital.
Anno: 1995.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.


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