Tra i classici degli anni “60, ma ormai quasi “70, mi mancava da ri-vedere un super-classico, film per famiglie per generazioni intere: Un maggiolino tutto matto, il quale peraltro ha dato luogo a seguiti e remake di vario tipo.
In cabina di regia c’è Robert Stevenson, il medesimo regista di Mary Poppins, Darby O'Gill e il re dei folletti, Pomi d'ottone e manici di scopa, Il fantasma del pirata Barbanera, FBI - Operazione gatto: in questi ultimi due, come in Un maggiolino tutto matto, il protagonista è l’attore Dean Jones, al tempo volto quasi ufficiale della Disney, mentre l’antagonista è David Tomlinson, che invece in Mary Poppins e in Pomi d’ottone e manici di scopa aveva un ruolo positivo, per quanto un poco burbero.
Ecco la trama sommaria di Un maggiolino tutto matto, il quale, tecnicamente, è un film fantasy, dal momento che c’è un’autovettura che magicamente si muove per proprio conto e ha una propria volontà… e che volontà: Jim Douglas è un pilota la cui carriera pare ormai agli sgoccioli, tanto che gli viene consigliato a chiare lettere di ritirarsi. Egli vive insieme al suo amico Tennessee Steinmetz, un ometto bislacco che ogni tanto racconta qualche aneddoto dei suoi viaggi in Tibet.
Avendo distrutto la sua macchina, il pilota si reca presso un concessionario per acquistarne un’altra: come prima cosa viene attirato dalla bella commessa Carole Bennet, come seconda viene adocchia una bella macchina sportiva, e come terza si scontra col proprietario del salone, Peter Thorndyke, il quale è un pilota anch’egli.
È proprio presso il concessionario che fa la sua apparizione colui/colei che poi verrà ribattezzato Herbie, un vecchio maggiolino che a quanto pare ha dato problemi al suo precedente acquirente. E non si fatica a crederlo, visto che ben presto si scopre che la macchina in questione ha una sua volontà, e a quanto pare la sua volontà è stare con Jim, con i due che inizieranno presto a partecipare a gare sportive… col malevolo Thorndyke come avversario.
Un maggiolino tutto matto è il classico film per famiglie di quegli anni, un genere purtroppo sparito nel corso del tempo: positivo, brillante, fantasioso, dolce e vivace al tempo stesso, e con qualche criticità-avversità da superare, nonché un’idea originale di fondo.
Inoltre, e questo non me lo ricordavo dalle antiche visioni di bambino, il film contiene anche qualche frase di valore, spesso derivante dall’esperienza tibetano-buddhista del coinquilino del protagonista, come le seguenti.
“Aiutatemi, sono prigioniera.”
“Siamo tutti prigionieri, non esistono vie d’uscita.”
“Noi esseri umani potevamo fare qualcosa di buono in questo mondo… invece niente.
Adesso ci tocca lasciare il posto a un altro tipo di civiltà.”
“Ero in piena contemplazione: vedevo le cose come sono.”
“La fretta è spreco.
Lo spreco è una ciotola spaccata che non avrà mai riso.”
“Un uomo saggio disse una volta: quando arrivi all’ultima pagina, chiudi il libro.”
Fosco Del Nero
Titolo: Un maggiolino tutto matto (The love bug).
Genere: fantasy, fantastico, commedia.
Regista: Robert Stevenson.
Attori: Dean Jones, Buddy Hackett, Joe Flynn, Benson Fong, Michael Lee, David Tomlinson, Iris Adrian, Andy Granatelli.
Anno: 1969.
Voto: 7.5.
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