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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 24 marzo 2021

Café de flore - Jean-Marc Vallée

Comincio la recensione di Café de flore con una confessione: a un certo punto del film ho pensato che la protagonista avesse i denti come Vanessa Paradis, cantante francese famosa un paio di decenni addietro, anche per la sua relazione giovanile con Jonnhy Depp, all’epoca entrambi bellissimi…
… salvo rendermi poi conto che l’attrice in questione era davvero Vanessa Paradis, invecchiata non troppo bene. Neanche male, intendiamoci, ma sfiorita e intristita, per così dire. Anche se forse il personaggio che stava interpretando ha influito su tale sensazione.

Torniamo alle basi del film: Café de flore è un film francese girato nel 2011 da Jean-Marc Vallée ed essenzialmente è un film drammatico, per quanto non manchino altre venature: quella sentimentale dapprima, e quella esistenziale poi.

Di seguito sintetizzo trama sommaria, che peraltro non solo segue due filoni differenti, ambientati in luoghi ed epoche differenti, ma che procede a rapidi salti avanti e indietro nel tempo, soprattutto in relazione al filone principale, costringendo lo spettatore a stare bene attento, pena il non capire cosa sta succedendo.

Il film parte nel 2011 nel Canada francese, a Montreal, e segue le vicende di Antoine (Kevin Parent), un dj di successo, della sua ragazza Rose (Évelyne Brochu), della sua ex moglie Carole (Hélène Florent) e delle due figlie che la coppia ha avuto insieme, le quali vivono una settimana col padre e una settimana con la madre; l’ex moglie è ancora innamorata di lui e soffre per la situazione (con tanto di sonnambulismo e incubi notturni), la nuova compagna dell’uomo teme la figura della rivale, le figlie hanno mal digerito la nuova situazione e l’uomo stesso, nonostante una vita formalmente di successo, percepisce un certo disagio interiore. Di tale storia vedremo molti spezzoni, a volte anche di pochi secondi, nel passato più o meno lontano, compresa l’adolescenza dei due ragazzi appena conosciutisi.
La seconda storia è ambientata nella Parigi del 1969, e vede come protagonista Jacqueline (Vanessa Paradis) e suo figlio Laurent, un bambino con la sindrome di down. Anche qui ci sposteremo spesso nel tempo, ma in modo sempre lineare, dalla nascita del bambino fino all’epilogo della loro storia.
Tali due vicende sembrano completamente slegate tra loro, tanto nel tempo quanto nello spazio, ma poi si scoprirà che…

Café de flore è un bel film: girato bene, ben recitato, con una buona tensione in ambo i filoni narrativi; è un po’ sempliciotto per come le due vicende vengono collegate (nel senso che la tematica esistenziale della reincarnazione viene usata in modo piuttosto naif), ma pazienza.
Nel film peraltro ha una grande importanza la musica, sia per il mestiere del protagonista maschile, sia per lo stile registico del film, che a tratti sembra un videoclip.

Bella la Parigi di fine anni “60, e molto bello l’amore-dedizione della madre verso il figlio disabile… anche se pure questo è trattato in modo superficiale, giusto per far finire il film in un certo modo, dal momento che l’amore-cura che c’era di base non poteva portare a quella conclusione se non in modo incoerente.

Ne deriva che Café de flore ha valore più come film che come spunti educativi-didattici, casomai avesse inteso fornirne, e che dal primo punto di vista è apprezzabile più che dal secondo.

Fosco Del Nero



Titolo: Café de flore (Café de flore).
Genere: drammatico, sentimentale, surreale.
Regista: Jean-Marc Vallée.
Attori: Vanessa Paradis, Kevin Parent, Hélène Florent, Evelyne Brochu, Joanny Corbeil-Picher, Rosalie Fortier, Evelyne de la Chenelière, Émile Vallée, Chanel Fontaine, Michel Dumont, Linda Smith.
Anno: 2011.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.



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