Mi son messo a guardare Dune - Parte 1, film del 2021 diretto da Denis Villeneuve, pensando che si trattasse di un film unico dedicato al ciclo di Dune scritto da Frank Herbert, che conosco sin da adolescente ma che non ho mai letto.
Peraltro, avevo delle remore a guardarlo, pur appassionato alla storia in questione, dal momento ch’essa doveva reggere il difficilissimo confronto col Dune di David Lynch del 1984: un confronto certamente avvantaggiato relativamente ai mezzi tecnologici odierni, ma comunque ostico per via dell’atmosfera assai ispirante del film degli anni Ottanta.
Per non parlare del fatto che, spesso, i rifacimenti contemporanei perdono le qualità essenziali dei film più risalenti, sia nell’atmosfera generale che nei dialoghi. Si citi come esempio lo scempio fatto con Ghost in the shell, passato dall’essere un eccellente film d’animazione ricco di contenuti esistenziali all’essere un film di fantascienza di cassetta privo di qualunque spessore.
La mia paura era che fosse successa la stessa cosa a Dune.
Prima di commentare il film, anticipo che avevo già recensito due film del regista Denis Villeneuve, ossia Arrival e Blade Runner 2049, in modo non troppo elogiativo.
Passiamo ora alla trama sommaria di Dune, che ho poi scoperto essere solamente la prima parte di un dittico, di cui sta per uscire il secondo film: il pianeta Arrakis è conteso da molti, in quanto solamente in esso si estrae la “spezia”, che gli indigeni usano come sostanza sacra psicotropa e che in tutto l’universo conosciuto è utilizzata per i viaggi interstellari, altrimenti impossibili. Avendolo governato e sfruttato negli ultimi ottanta anni, la malvagia e laida famiglia degli Arkonnen si è oscenamente arricchita… salvo poi vedersi sfilare da sotto il naso il pianeta in questione, improvvisamente assegnato dall’Imperatore agli Atreides, i quali così si recano sul pianeta in questione, casata al completo, guidata dal Duca Leto Atreides (Oscar Isaac; Ex machina, Star wars 7 e seguenti), il cui figlio Paul (Timothée Chalamet; Don't look up) incarna una doppia eredità: da un lato è l’erede della linea di sangue degli Atreides, dall’altro lato è figlio di Jessica, una Bene Gesserit, sorta di setta femminile psico-spirituale che agisce dietro le quinte dell’Impero tirando i fili e disponendo le cose in un certo modo, secondo conoscenze e profezie.
Nel panorama si muove un variegato numero di personaggi, alcuni più o meno interessanti e meglio caratterizzati di altri: cito tra tutti Duncan Idaho, il “maestro d’armi” di Paul (Jason Momoa, indimenticabile Khal Drogo de Il trono di spade), e Chani (Zendaya… che leggo online essere cantante e ballerina, oltre che attrice), giovane ragazza fremen, che Paul ha a lungo sognato e che infine incontrerà su Arrakis.
Si fanno notare anche i personaggi interpretati da Dave Bautista e da Javier Bardem… ma il cast è buono in generale: per esempio, vi sono anche Charlotte Rampling e Stellan Skarsgård.
Nella storia, anche solo in questa prima parte, vi è molto: educazione, combattimenti, tradimenti, azione, politica, mondo interiore.
Soprattutto, vi è un livello estetico clamoroso, il quale da solo renderebbe il film meritevole di visione. Con mia sorpresa positiva, l’opera ha mantenuto se non proprio l’afflato esistenziale presente nel Dune di Lynch, molti spunti verbali interessanti, che riporto di seguito.
“Sono belli i sogni, ma le cose importanti accadono da svegli.”
“Non devo avere paura: la paura uccide la mente.
La paura è una piccola morte che porta all’annullamento.
Affronterò la mia paura e le permetterò di attraversarmi e, una volta passata, il mio occhio interiore ne seguirà il cammino.”
“I nostri piani si sviluppano in secoli.”
“Dirigete la politica dell’Imperium avvolti nell’ombra.”
“Per migliaia di anni abbiamo incrociato le linee di sangue per dare alla luce una mente potente tanto da superare spazio e tempo, passato e futuro, e che ci accompagni in un futuro migliore.”
“Il mistero della vita non è un mistero da risolvere, ma una realtà da sperimentare.”
“Un processo non si può comprendere arrestandolo. Dobbiamo seguire il flusso del processo, unirci a esso, fluire con esso.”
“Devi affrontare le tue paure.
Un amico ti aiuterà: seguilo.”
“Paul Atreides deve morire perché il Messia sorga.
Non spaventarti, non resistere.”
“Quando togli una vita, la togli a te stesso.”
“Ascendi, sorgi.”
Tutto ciò, tra sceneggiatura origianale, scenografia e fotografia curatissime, ottimi casting e recitazione e contenuti interessanti, fa del Dune - Parte 1 un film davvero eccellente: meno importante del suo predecessore in quanto a contenuti esistenziali, ma superiore in quanto a estetica e realizzazione tecnica... col non trascurabile vantaggio dei due film al posto di uno.
Fosco Del Nero
Titolo: Dune - Parte 1 (Dune: part one).
Genere: fantascienza.
Regista: Denis Villeneuve.
Attori: Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Zendaya, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Stephen McKinley Henderson, Chen Chang, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa, Javier Bardem.
Anno: 2021.
Voto: 8.5.
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