Ricapitolando i film dei fratelli Coen visti finora, abbiamo Il grande Lebowski (che adoro da tempo), Fargo (che non mi è dispiaciuto), Burn after reading (che non mi ha entusiasmato) e Fratello, dove sei? (che al contrario ritengo strepitoso).
Abbiamo oggi un nuovo candidato: A serious man, film del 2009… che è preceduto da un racconto yiddish senza nessun collegamento con la trama del film, inserito come introduzione alla cultura ebraica (lo yiddish, altrimenti detto giudeo-tedesco, è la lingua parlata dagli ebrei originari dell’Europa centro-orientale).
Andiamo subito alla trama sintetica: siamo nel 1967, nel Mid West americano, e Larry Gopnik è un professore di fisica dalla personalità piuttosto semplice e dimessa. Tanto semplice e dimessa che molti si approfittano di lui, che dunque ha parecchi guai da affrontare.
A cominciare dalla moglie Judith, che ha chiesto il divorzio per risposarsi con tale Sy Ableman, e proseguendo col fratello Arthur, sorta di semi-genio semi-demente alle prese con scommesse, polizia e sistemi di previsione matematici.
Anche i suoi due figli non sono da meno: Danny ruba soldi per comprarsi la droga, mentre Sarah li ruba per potersi permettere la plastica al naso.
Come se non bastasse, Larry deve affrontare le richieste e poi le accuse di un suo allievo coreano e del suo genitore.
Come sempre, Joel ed Ethan Coen non ci risparmiano bizzarrie e situazioni surreali, stavolta in salsa ebrea, con tanto di citazioni bibliche e interventi di rabbini: Larry ne consulterà addirittura tre per chiedere un consiglio esistenziale per quello che è un periodo a dir poco ingarbugliato della sua vita (il più giovane dei tre, peraltro, è interpretato da Simon Helberg, diventato famoso con The Big Bang Theory… e pure lì era ebreo, guarda la coincidenza).
Alla fine della fiera, A serious man ha due valenze: da un lato quella del grottesco, e dall’altro quella più psicologica, che si addentra nella morale, nel giudizio, nel senso della vita, nelle aspettative…
… che sono quasi sempre deluse, ben rappresentate in questo senso dal tornado che si intravede alla fine del film.
Film che, sarò sincero come sempre, non mi ha fatto impazzire e che, anzi, mi ha fatto notare come i film più brillanti dei fratelli Coen (almeno, tra quelli che ho visto io, e ovviamente a parer mio), siano tra i più risalenti, mentre i più recenti sono quelli che mi hanno deluso.
In questo caso, abbiamo una sorta di psicodramma col sorriso tirato sulle labbra, ricco di personaggi quasi tutti umanamente discutibili o deboli… certamente un panorama umano non entusiasmante.
Accompagnato da situazioni improbabili e surreali, che in questo caso non mi hanno divertito.
Insomma, io rimango su Il grande Lebowski e Fratello, dove sei? (e Fargo a seguito).
Fosco Del Nero
Titolo: A serious man (A serious man).
Genere: commedia, drammatico.
Regista: Joel Coen, Ethan Coen.
Attori: Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Adam Arkin. Aaron Wolff, Jessica McManus, Brent Braunschweig, David Kang, Simon Helberg.
Anno: 2009.
Voto: 5.
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