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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 22 marzo 2022

Downton Abbey - Michael Engler

Dopo essermi visto, e con gran gusto, le varie stagioni della serie televisiva Downton Abbey, non potevo non vedermi anche l’omonimo film realizzato alcuni anni dopo la conclusione della serie, la quale aveva lasciato in verità milioni di fan delusi, ma rinfrancati perlomeno dalla produzione cinematografica in questione, la quale ha avuto un notevole successo, con i suoi quasi 200 milioni di dollari di incassi.

Dico subito che, per quanto mi riguarda, il film è di qualità un poco inferiore rispetto allo sceneggiato televisivo, ma sufficiente per bissarne il valore.

Ecco in sintesi la trama del film Downton Abbey: siamo nel 1927, ossia un paio d’anni dopo le vicende della serie tv, e la tenuta di Downton Abbey va avanti, diretta ora dalla primogenita Mary (purtroppo, pettinata molto peggio di prima) e dal cognato Tom Branson (vedovo della defunta Sybil e nel mentre un po’ imbolsitosi). L’altra sorella, Edith, è felicemente sposata col Marchese di Hexam, mentre i vegliardi, ossia la Contessa Madre e oramai anche Conte e Contessa in carica, vivono serenamente la loro età avanzata… ormai parecchio avanzata per Violet Crawley-Maggie Smith.

Ciò che scuote l’intera Downton Abbey, nonché il paese che le gravita attorno, è la notizia della visita reale: Re George, sua moglie Mary, parenti stretti e servitù alloggeranno a Downton per una notte, di passaggio lungo il loro viaggio per lo Yorkshire.
È una grande notizia, ma la cosa causa diverse criticità: l’aspetto organizzativo generale, l’antico dissidio tra Lady Violet e la cugina Lady Bagshaw relativo a un’eredità, le passate velleità repubblicane e insurrezionali dell’irlandese Tom Branson, la pretesa della servitù reale di sostituire in toto la servitù di Downton, privandola così del piacere di organizzare e servire l’evento con le maestà britanniche, l’inesperienza del nuovo maggiordomo Barrow, rimpiazzato per un paio di giorni da Carson, ch’era andato in pensione alla fine della serie televisiva.

Insomma, queste sono le scuse per metter su un’altra volta lo spettacolo di Downton, con la sua bellezza e la sua eleganza. Per tale spettacolo, che dura circa due ore, è stata fatta la scelta di orientarsi con decisione verso la commedia, trascurando la parte drammatica dello sceneggiato televisivo, la quale era in verità ben forte (guerra e convalescenziario, giovani morti in incidenti automobilistici, violenze sessuali, prigione, maternità scandalose e quindi nascoste, etc). Nel film il peggio che c’è è un arresto in un club per omosessuali, nonché un modesto e incerto tentativo di regicidio.

Assolutamente da citare, in tali piccoli scontri, la contesa tra Lady Violet e Lady Bagshaw… ossia rispettivamente la Professoressa Mc Granitt e Dolores Umbridge di Harry Potter e l'Ordine della Fenice: impossibile non ipotizzare che la cosa sia stata voluta, anche considerando la genesi anglosassone di ambo i prodotti.

Come detto, complessivamente ho gradito il film Dowton Abbey, per quanto meno della serie tv. Anzi, serie e film hanno molto da insegnare, al popolino, a livello di eleganza, compostezza, disciplina e arguzia. Dal passato, comprese le classi sociali del passato, occorre prendere il meglio e mettere da parte il peggio… ma non metter da parte tutto quanto, il che sarebbe un approccio alquanto infantile.

Fosco Del Nero



Titolo: Downton Abbey (Downton Abbey). 
Genere: commedia.
Regista: Michael Engler.
Attori: Hugh Bonneville, Jim Carter, Michelle Dockery, Elizabeth McGovern, Maggie Smith, Imelda Staunton, Penelope Wilton, Tuppence Middleton, Joanne Froggatt, Stephen Campbell Moore, Laura Carmichael. 
Anno: 2019.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.



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