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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 5 settembre 2023

La notte del giudizio - James DeMonaco

Mi sono accostato a La notte del giudizio per diversi motivi.

Il primo è che la trama pareva interessante: una società del futuro che, per diminuire la violenza generale, aveva istituito una sorta di notte di violenza gratuita, nella quale i repressi andavano in giro a massacrare chi trovavano per strada e le brave persone si rintanavano in casa, protette da sistemi di sicurezza all’avanguardia.

Il secondo è che il primo film aveva dato origine a una saga di buon successo, cosa che solitamente avviene quando c’è, almeno in partenza, una buona qualità.

Il terzo è che il protagonista della pellicola è Ethan Hawke, un attore che apprezzo molto e che solitamente è molto attento ai copioni cui aderisce: personalmente, l’ho visto in Predestination, Daybreakers – L’ultimo vampiro, L'attimo fuggenteWaking life - Risvegliare la vitaGattaca - La porta dell'universo, Valerian e la città dei mille pianeti… film la cui qualità media è altissima, per l’appunto.

Avevo quindi buone speranze anche per La notte del giudizio, ma son rimasto assai deluso.
Il film, in verità, non aveva molti motivi per essere girato.

Intanto, la premessa per cui istituzionalizzando e legalizzando la violenza, per quanto per un solo giorno all’anno, la violenza generale diminuisca è senza senso: quando la violenza viene legalizzata (sugli animali, sugli esseri umani, etc), aumenta a dismisura, non diminuisce.

Alcuni punti della sceneggiatura, inoltre, si rivelano essi stessi insensati: il figlio adolescente che, nella “notte del giudizio” fa entrare in casa un uomo insanguinato, col rischio che questi uccida (legalmente peraltro) tutta la sua famiglia; il padre che tiene il suddetto uomo legato, nonostante i piani siano cambiati e in quel momento sarebbe utile come difesa dell’abitazione contro il nemico invasore; il fidanzato della figlia che nella notte del giudizio cerca di uccidere il di lei padre, colpevole di non averlo accolto bene in famiglia (dopo l’omicidio probabilmente confidava di essere accolto meglio); i vicini di casa che si uccidono senza pensarci due volte, tanto in quella fascia temporale la violenza è legale (e i giorni dopo, come si vive tra conoscenti sapendo che Tizio ha ammazzato la figlia di Caio?).

Detto del non senso dell’intero film, passiamo alla trama: a seguito di un periodo di alta criminalità, alta disoccupazione e alta povertà, negli USA sale al potere il gruppo dei Nuovi Padri Fondatori d'America, i quali istituiscono una sorta di regime, molto severo in linea generale, ma permissivo nell’evento chiamato Sfogo, dodici ore di libertà e impunità assolute, durante i quali i servizi pubblici sono sospesi. Una volta istituito tale sfogo collettivo annuale, la criminalità e la violenza son diminuite, e parimenti la disoccupazione. Inoltre, lo “sfogo” aveva il “merito” di eliminare le fasce della popolazione più deboli e meno produttive: poveri, barboni, anziani, etc.
James Sandin è un padre di famiglia che, insieme alla moglie Mary, si rintana in casa con figlio e figlia in attesa che la notte del giudizio, col relativo sfogo collettivo, passi. Tuttavia, il figlio adolescente fa entrare in casa un uomo insanguinato che corre per il quartiere, mettendo in modo una serie di eventi alquanto inquietanti.

Onestamente, non capisco il motivo per cui questo film ha avuto dei seguiti: addirittura quattro. Al di là della violenza gratuita, e degli errori di concetto evidenziati, non c’è altro.
L’incipit di genere vagamente distopico è solo una scusa per mettere in scena una somma di scene piene di tensione e di violenza, tra sparatorie, sangue, torture e combattimenti… che forse è ciò che desiderano alcuni spettatori.

Una curiosità: come in Daybreakers – L’ultimo vampiro, il personaggio di Ethan Hawke si trova a scegliere tra un’alternativa per lui conveniente ma immorale, e una meno conveniente ma anche assai meno coraggiosa. In ambo i casi, essendo il protagonista della pellicola, sceglie la seconda opzione.

Fosco Del Nero



Titolo: La notte del giudizio (The purge).
Genere: distopico, drammatico.
Regista: James DeMonaco.
Attori:  Lena Headey, Ethan Hawke, Tom Yi, Chester Lockhart, David Basila, Peter Gvozdas, Tyler Jaye, Nathan Clarkson, Dana Bunch, John Weselcouch, Alicia Vela-Bailey, Rhys Wakefield.
Anno: 2013.
Voto: 4.5.
Dove lo trovi: qui.



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