Dal momento che il primo film di Star trek, Il futuro ha inizio (primo si fa per dire: in realtà era l’undicesimo complessivo dedicato al mondo di Star trek, ma primo per cronologia e nella gestione di J.J. Abrams) mi era piaciuto, sono passato al secondo, Into darkness.
In cabina di regina, c’è sempre J.J. Abrams, diventato celebre per la serie televisiva Lost (ma anche per Fringe, e ricordo anche Star wars - Il risveglio della forza), e gli attori sono tutti confermati, da Chris Pine a Zachary Quinto, da Zoe Saldana a Simon Pegg.
Tra i nuovi, introdotti lo stagionato Peter Weller (Il pasto nudo, Screamers - Urla dallo spazio) e il più fresco Benedict Cumberbatch (Doctor Strange).
Ecco in sintesi la trama di Star trek - Into darkness: siamo nel 2259 quando il Capitano Kirk viene sollevato dal suo incarico e l’Enterprise gli viene sottratta, per gravi violazioni delle regole della Federazione. Non solo: viene separato da Spock, assegnato a un’altra nave e a un altro comandante.
Tuttavia, la sua perizia e il suo intuito, unito a una situazione d’emergenza, lo porterà a comandare di nuovo l’Enterprise, ovviamente con Spock al suo fianco. E Nyota Uhura e il Dottor McCoy e Montgomery Scott e Pavel Chekov e Hikaru Sulu. Tutto l’ensamble, insomma.
L’emergenza è data dal risveglio di Khan, un uomo geneticamente modificato trecento anni fa, reso una sorta di superuomo, super-forte, super-intelligente, e pure super-pericoloso, il quale cercherà di svegliare anche i 72 membri del suo equipaggio, anch’essi superdotati, esperimenti falliti, o troppo ben riusciti, e successivamente ibernati.
A tale pericolo se ne aggiungerà un altro, meno atteso, che tuttavia qua non svelo per non rivelare troppo della trama.
Into darkness prosegue sulla scia del precedente Star trek: di fatto Abrams con essi ha trasformato l’universo di Star trek in qualcosa di più vicino a Star wars, ma con più leggerezza e umorismo... una via di mezzo tra Star wars e un film-commedia su supereroi. Qua non ci sono super-poteri, ma in compenso vi è una super-tecnologia, usata di fatto come super-poteri, e sovente in modo poco credibile e naif: abbiamo così dottori che resuscitano i morti, navi enormi che effettuano manovre improbabili, minuscole navette da trasporto che se ne vanno a zonzo nel cosmo per distanze enormi.
E ancora, continuando l’elenco delle “improbabilia”, abbiamo l’Enterprise in orbita attorno alla Terra che non appena si spengono i motori precipita sul pianeta; abbiamo enormi navi spaziali costruite senza che nessuno ne sappia niente tranne che una sola persona; abbiamo un individuo che riesce a nascondere 72 corpi umani ibernati in altrettanti siluri e poi a farli caricare su una astronave non sua senza che nessuno se ne avveda; abbiamo il fatto che pericolosi criminali non vengano eliminati ma ibernati, come a garantirsi problemi futuri.
E soprattutto abbiamo un intreccio di intenti, tra Khan e l’Ammiraglio, altrettanto improbabile e a tratti incomprensibile; o meglio, semplicemente insensato in relazione allo scopo di fondo.
Insomma, Star trek - Into darkness esagera con una sceneggiatura un po’ campata per aria, buona per metter su un film rutilante e parecchio dinamico, ma decisamente poco strutturata…
… e soprattutto, ancora più lontana come stile dalla serie televisiva di Star trek di quanto lo era stato il precedente film, anch’esso piuttosto distante; tanto che molti fan storici non hanno affatto apprezzato.
Tuttavia, si era capito già dal primo film, queste opere di J.J. Abrams non vanno concepite come fedeli omaggi al vecchio universo di Star trek, ma come riletture contemporanee atte ad attrarre il vasto pubblico, e non tanto a compiacere i vecchi fan, che difatti in buona misura ne son rimasti delusi.
Il film si fa notare così per effetti speciali impressionanti, per la bellezza di panorami, colori e costumi, per il ritmo vivace e i dialoghi altrettanto vivaci, per una regia audace.
Molto meno, devo dire, per la coerenza della sceneggiatura e per l’originalità, e anche per una certa melodrammaticità… che diventa ridicola quando va a coinvolgere Spok, il freddo insensibile per antonomasia.
In generale, ho gradito anche il secondo film, ma nettamente meno del primo.
Menzione per l’incipit, davvero accattivante per colori, costumi, montaggio e spettacolarità.
Ora è il turno del terzo episodio (terzo di questa mini-serie, altrimenti sarebbe probabilmente l'ottantesimo), ossia Star trek - Beyond.
Ora è il turno del terzo episodio (terzo di questa mini-serie, altrimenti sarebbe probabilmente l'ottantesimo), ossia Star trek - Beyond.
Fosco Del Nero
Titolo: Star trek - Into darkness (Star trek - Into darkness)
Genere: fantascienza, azione, commedia.
Regista: J.J. Abrams.
Attori: Chris Pine, Zoe Saldana, Zachary Quinto, John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg, Karl Urban, Peter Weller, Anton Yelchin, Noel Clarke, Nolan North, Jason Matthew Smith.
Anno: 2012.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.
Genere: fantascienza, azione, commedia.
Regista: J.J. Abrams.
Attori: Chris Pine, Zoe Saldana, Zachary Quinto, John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg, Karl Urban, Peter Weller, Anton Yelchin, Noel Clarke, Nolan North, Jason Matthew Smith.
Anno: 2012.
Voto: 6.
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