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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 14 aprile 2021

Battlestar galactica - Ronald D. Moore

Avevo in animo da tempo di guardarmi Battlestar galactica, la famosa serie tv, e l’ho fatto nella sua versione più famosa, ossia il remake prodotto tra il 2004 e il 2009. Quanto al franchise in generale, esso è ben più ampio: una serie televisiva prodotta nel 1978-1979, una serie televisiva prodotta nel 1980, tre adattamenti cinematografici prodotti tra il 1978 e il 1980, una miniserie televisiva nel 2003, la serie prodotta tra il 2004 e il 2009, tre webserie prodotte per il web tra il  2006 e il 2009, un film per la televisione prodotto nel 2007 e un altro prodotto nel 2009.
Insomma, parecchia roba, col tutto che nella sua globalità è indirizzato soprattutto a un pubblico tecnologico-nerd… e infatti la serie è citata spesso in The Big Bang theory, serie ad ambientazione nerd per eccellenza.

Al di là del profilo storico, rimaniamo sulla sola serie del 2004-2009, creata da Ronald D. Moore e con interpreti principali Edward James Olmos (il Comandante William Adamo), Mary McDonnell (la Presidentessa Laura Roslin), Katee Sackhoff (il pilota Kara Thrace, detta Scorpion), Jamie Bamber (il Capitano Lee Adamo, detto Apollo), James Callis (il Dottor Gaius Baltar), Tricia Helfer (il cylone Numero Sei) e Grace Park (il cylone Numero Otto).

Ecco in grande sintesi la trama di Battlestar galactica: la guerra contro i Cyloni è finita da circa quarant’anni, e da tale data non se n’è visto neanche uno. I Cyloni sono dei robot creati dall’uomo in un lontano futuro, come manodopera, poi ribellatisi all’umanità.
Quarant’anni dopo, tuttavia, e qua comincia la serie televisiva, essi si rifanno vivi, e in modo eclatante: con un devastante attacco sincronizzato alle Dodici Colonie, i pianeti della Federazione in cui vive l’umanità, essi riescono quasi ad estinguere la razza umana, ora ridotta a poco meno di 50.000 persone, che prendono il volo sulla Flotta Coloniale, guidata militarmente dal Comandante Adamo. Politicamente, invece,  Laura Roslin assume la difficile carica di presidente essendo l’unica superstite dell’esecutivo in carica in quel momento.
Da qui comincia la lotta contro i Cyloni, una lotta che è sia ben visibile, basata su astronavi ed esplosioni, sia una lotta meno visibile, dal momento che in quei decenni di assenza, si scoprirà abbastanza presto, i Cyloni son riusciti a migliorare la loro tecnologia, e ora sono praticamente indistinguibili dagli esseri umani. Di più: alcuni di essi in forma umana non sanno di essere degli automi e sono dunque degli agenti dormienti, pronti ad attivarsi in certe condizioni. Non hanno però qualsivoglia aspetto, ma son stati costruiti secondo diversi modelli, otto per la precisione, ciascun modello in numero infinito e con sembianze identiche.
I principali personaggi umani, oltre ai due già elencati, sono Scorpion, donna pilota esuberante e volitiva, il Capitano Apollo, figlio del Comandante della flotta, e Gaius Baltar, geniale scienziato suo malgrado coinvolto nel genocidio perpetrato ai danni dell’umanità. Tra i Cyloni, invece, spiccano Numero Sei, che fu amante di Baltar, e Numero Otto… amante di svariati uomini.

La mia valutazione di Battlestar galactica è tiepida, per i motivi che ora andrò ad elencare.
La prima cosa da evidenziare è che non si tratta di un prodotto molto originale: nella sua componente da space opera deve molto alla fantascienza classica, tanto letteraria quanto cinematografica; nella contrapposizione tra umani e nemici deve molto a Visitors (e anzi il motore centrale della serie si basa proprio su creature aliene che si mimetizzano tra gli esseri umani allo scopo di annientarli); per non parlare di tre cliché fantascientifici che definire classici sarebbe riduttivo, ossia l’umanità che costruisce dei robot, i robot che si ribellano e l’umanità del futuro che cerca il pianeta Terra (tutti elementi presenti nella produzione di Isaac Asimov).
I cliché si sprecano non solo nella sceneggiatura di fondo, ma anche nei personaggi: abbiamo il comandante freddo e tutto d’un pezzo; abbiamo il figlio ribelle che desidera essere approvato dal padre ma trovando una sua strada; abbiamo la donna maschiaccio poco ligia alle regole; abbiamo l’intellettuale doppiogiochista; e via discorrendo.
Anche nei generi narrativi Battlestar galactica prende un po’ dappertutto: l’opera di fantascienza, il dramma sentimentale in stile soap opera, molta azione ma altrettanti spunti metafisico-esistenziali. Quest’ultimo punto è per me di particolare interesse: la serie ha avuto per forza dietro le quinte qualcuno interessato alle tematiche esistenziali… e non poteva essere altrimenti dal momento che come sigla iniziale è stato messo il gayatri mantra.

A questo proposito, propongo qualche citazione interessante che mi sono segnato.

“Io comprendo l’universo, vedo oltre gli schemi, avverto l’esistenza ad ogni attimo della vita.
Ecco il punto: io ne ho coscienza e tu no.
Noi non siamo solo un involucro; la differenza tra di noi è che io so quello che significa mentre tu no.  So che c’è dell’altro oltre al corpo e alla coscienza. Una parte di me fluttua libera ma in realtà è lucida e non si perde mai nella corrente. 
Io sono più di quanto tu potresti immaginare. Io sono Dio. Tutti siamo Dio, tutti noi.
Vedo l’amore che riunisce tutti gli esseri viventi. Nel fiume della vita vedo le verità che tu ignori. La tua vita è la testimonianza del dolore, delle ferite, degli incidenti; alcuni inflitti ad altri, alcuni inflitti a te stesso. Sei come prigioniero di una bolla; ma non è reale, è solo qualcosa di cui ti hanno convinto, qualcosa in cui credi, e quindi sei tu il problema, e non il mondo in cui vivi.
Tutto quello che è successo prima accadrà nuovamente.
Implori gli dei e chiedi loro la via ma non sai capire che il tuo destino è già stato scritto. Ognuno di noi recita un ruolo, ogni volta un ruolo diverso. Le pedine cambiano, la storia resta la stessa.”

“Dio non prende posizione, vuole solo il tuo amore.
Aprigli il cuore e ti mostrerà la strada.
Devi ricordarti di mettere da parte il tuo ego.”

“La vita è una melodia. 
Il susseguirsi delle note è la tua esistenza che entra in armonia con i piani di Dio.
È il momento di fare la tua parte e compiere il tuo destino.”

“Siamo diventati ciò che guardavamo.”

“Così, invece di seguire il nostro destino e cercare la via che ci avrebbe portato all’illuminazione, abbiamo compromesso il vostro.”

“Stiamo tutti cercando di scoprire chi siamo.”

“Io voglio aiutarti.
Voglio che tu veda la verità nella tua vita; la ragione per cui soffri e lotti da così tanto.”

Tale vocazione è certamente meritoria… peccato però che non è la vocazione principale della serie, e che anzi tale fattore si perda nel calderone di ingredienti eterogenei e confusi che è Battlestar galactica, serie che peraltro è piena di incongruenze e di concessioni sceniche davvero pacchiane. Ne cito una tra tutte: per un terzo della storia ci sono scene di persone che bevono alcol, e questo all'interno di astronavi che hanno il problema del cibo e dell’acqua, altro che buttare litri e litri di alcol… peraltro comportandosi il più delle volte come dei bambini troppo cresciuti.

Tale pacchianeria di fondo, diventata via via più evidente nel corso della serie, parallelamente a comportamenti e scelte narrative a dir poco insensate, nonché a episodi davvero frivoli e senza contenuti, mi ha portato a interrompere la visione della serie dopo la terza stagione.
Non ho visto la quarta e ultima stagione, dunque… ma ne ho letto la trama e ho visto che la sceneggiatura è andata peggiorando ulteriormente, fino a scadere nel ridicolo.
Davvero un peccato: fin dall’avvio Battlestar galactica non è mai stata una produzione geniale, innovativa e brillante, ma sulle prime si presentava come un buon lavoro compilativo, arricchito peraltro da qualche spunto di buona profondità… elementi che poi son scaduti, come capita spesso alle serie di successo che pur di prolungare se stesse con fini commerciali abbassano il livello qualitativo, fino a che la chiusura arriva per manifesta decadenza e/o ascolti ridotti.

In questi casi, sarebbe molto meglio chiudere prima, con qualità e bellezza, e consegnare così alla storia un prodotto di valore…
… per poi dedicarsi a qualche nuova idea, senza al contrario trascinare la vecchia idea per più tempo possibile giusto per guadagnare la produzione di qualche episodio in più.

Fosco Del Nero



Titolo: Battlestar galactica (Battlestar galactica).
Genere: serie tv, fantascienza, drammatico, sentimentale, azione.
Creatore: Ronald D. Moore.
Attori: Edward James Olmos, Mary McDonnell, Katee Sackhoff, Jamie Bamber, James Callis, Tricia Helfer, Grace Park, Michael Hogan, Aaron Douglas, Tahmoh Penikett, Kandyse McClure, Alessandro Juliani.
Anno: 2004-2009.
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.



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