Non conoscevo The arrival, film del 1996, e l’ho trovato di recente consigliato online, come film dai contenuti particolari.
Me lo sono dunque visto per quel motivo, laddove regista e attore principale, rispettivamente David Twohy (Pitch black, The chronicles of Riddick) e Charlie Sheen (Il replicante, tutta la saga di Scary movie, la sit-com Due uomini e mezzo) mi avrebbero tranquillamente consigliato di passare oltre.
Ecco la trama sommaria di The arrival, film di genere fantascientifico-cospirativo: Zane Zaminski (Charlie Sheen) lavora al SETI, il centro della NASA per la ricerca di vita extraterrestre, quando, insieme al collega Calvin, scopre un segnale inequivocabilmente alieno provenire da una stella distante una quindicina di milioni di anni luce. Sottopone la scoperta al suo superiore, Phil Gordian, il quale minimizza l’accaduto e in più con un pretesto licenzia Zane. Poco dopo, il suo collega muore in un incidente. Come se non bastasse, Zane si lascia con la fidanzata Char (Teri Polo; Ti presento i miei), stufa delle sue stranezze. Completamente libero, si mette così a indagare sul caso, e in Messico conosce Ilana Green (Lindsay Crouse; La casa dei giochi), una climatologa che sta studiando il riscaldamento globale.
Le due ricerche, sorprendentemente, convergono…
La trama di The arrival sarebbe anche interessante (è interessante, e per la cronaca vi sono ricercatori che ritengono sia esattamente quello che sta succedendo ora sul pianeta), se non fosse per due cose.
La prima è che praticamente la sceneggiatura è una riscrittura di Essi vivono, con la differenza che nel film più vecchio si pone l’accento su società e potere, mentre nel secondo si pone l’accento sul clima. A peggiorare la situazione, il finale è identico, identico: il protagonista fa conoscere la cospirazione collettiva a tutti quanti tramite il segnale delle parabole.
La seconda cosa è che The arrival è, semplicemente, pacchiano: regia pacchiana, recitazione pacchiana, scenografia pacchiana, effetti speciali pacchiani. Tutto nel film grida “mediocrità”, a cominciare dalla recitazione di Charlie Sheen, decisamente più portato per i ruoli comici che non per quelli drammatici… nonostante la presenza del pizzetto.
D’altronde, un film che parte scopiazzando allegramente un altro film non comincia certo bene, e il resto diciamo che è coerente con tale povertà originaria di idee.
Nonostante il tema di fondo del film sia originale e interessante, dunque, The arrival non è un film che merita di esser visto.
Fosco Del Nero
Titolo: The arrival (The arrival).
Genere: fantascienza, surreale.
Regista: David Twohy.
Attori: Charlie Sheen, Ron Silver, Teri Polo, Lindsay Crouse, Richard Schiff, Phyllis Applegate, Alan Coates, Leon Rippy, Buddy Joe Hooker, Javier Morga, Catalina Botello.
Anno: 1996.
Voto: 4.
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